Fibromialgia: alleviala con iperico, rodio e magnesio
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Fibromialgia: alleviala con iperico, rodio e magnesio

La fibromialgia è la seconda malattia reumatica più diffusa, ma con i rimedi naturali giusti puoi attenuare i sintomi più intensi: come e quando assumerli

Sconosciuta fino a pochi anni fa, la fibromialgia è oggi la seconda malattia reumatica più diffusa dopo l’artrosi. Si stima che in Italia ne soffrano circa quattro milioni di persone, prevalentemente donne tra i 40 e i 60 anni. Chi è affetto da fibromialgia presenta una sintomatologia varia: dolore diffuso, bruciore o rigidità muscolare di varia intensità, in genere a spalle, schiena, zona lombare e glutei.

Fibromialgia: una malattia dalle cause sconosciute

Le cause di questa patologia non sono note, così come ci sono solo ipotesi, al momento, sulle cause della sua recente e notevole diffusione. Si suppone che la fibromialgia possa essere scatenata dalla compresenza di più fattori: sembra legata alla sindrome da fatica cronica, ma non si escludono una predisposizione genetica e alterazioni nei recettori della serotonina e della noradrenalina, sostanze coinvolte nei meccanismi di percezione del dolore e della regolazione dell’umore. Non è raro che il paziente che ne soffre presenti un quadro ansiosodepressivo, che può intensificare i sintomi.

Fibromialgia: come usare al meglio gli alleati verdi

In questo articolo ti proponiamo tre rimedi naturali utili a contrastare la fibromialgia, ma la loro assunzione dipende dai sintomi che hai. L'associazione tra magnesio pidolato e rodiola è utile soprattutto a chi accusa forti dolori muscolari. L'iperico è invece una scelta più adatta a chi vive la malattia più che altro con un malessere psicologico, con ansia e tristezza.

Il magnesio pidolato penetra le cellule muscolari e le rilassa

Il magnesio è un minerale efficace quando si tratta di agire sulla muscolatura. Una sua integrazione può essere d’aiuto nel trattamento della fibromialgia: il minerale riesce a penetrare nelle cellule muscolari distendendole e attenuando il dolore. La formula più indicata è il magnesio pidolato, cioè il sale di magnesio dell’acido pidolico o acido piroglutammico, che è ben tollerato a livello gastrointestinale e viene assorbito molto rapidamente, entrando velocemente nelle cellule. Anche il magnesio bisglicinato è una formulazione alternativa e indicata in questi casi: in questa variante il magnesio è in forma chelata ed è legato a due molecole di glicina. A parte ciò, l’azione che svolge è la stessa: l’unica differenza è nella maggiore biodisponibilità. Gli integratori di magnesio pidolato e bisglicinato si trovano in genere in capsule o compresse: se ne assumono almeno 2 al giorno, ma dipende dal singolo prodotto che acquisti e dal parere del tuo medico.

La rodiola migliora i livelli di serotonina

Agendo direttamente sui meccanismi organici che influenzano la percezione del dolore, la rodiola si rivela un rimedio particolarmente utile per attenuare i sintomi della fibromialgia. I principi attivi di questa radice che cresce nelle zone più fredde del mondo stimolano il rilascio della serotonina, un neurotrasmettitore che è implicato nella regolazione del dolore e dell’umore e che in caso di fibromialgia si comporta in modo poco efficiente. Si pensa sia proprio questa “anomalia” della serotonina a causare, in parte, la sindrome fibromialgica. Si trova sotto forma di estratto secco in capsule e se ne possono assumere 300 mg tre volte al giorno. La rodiola può essere assunta contemporaneamente al magnesio.

L'iperico combatte la tristezza che amplifica il dolore

La fibromialgia può essere accentuata da ansia e tristezza, che amplificano la percezione del dolore. Se è il tuo caso, potresti trarre beneficio dall'assunzione dell’iperico (insieme al magnesio) al posto della rodiola. L'iperico è una soluzione più adatta a chi sente il bisogno di attenuare i sintomi della fibromialgia soprattutto dal punto di vista del benessere psicologico, perché accusa un importante calo dell'umore. Questa pianta, detta anche erba di San Giovanni, agisce infatti sulla psiche. Grazie all’ipericina che contiene, contrasta le depressioni lievi, attenua il dolore e favorisce il buon riposo. Si può assumere come estratto secco, tre dosi da 300 mg al giorno. Essendo un rimedio potente, la sua assunzione va preventivamente discussa con il medico: è controindicato in associazione con i farmaci chimici e può ridurre l’efficacia della pillola contraccettiva.

Fibromialgia: perché non esiste ancora un trattamento risolutivo

Nonostante un numero crescente di studi si stia occupando di indagare la natura della fibromialgia, molti aspetti della sindrome non sono ancora stati chiariti del tutto. Per questo non c’è ancora un trattamento definitivo e risolutivo: i consigli per trattare la malattia vengono dati in genere sulla base di evidenze che si sono rivelate efficaci e vincenti nella stragrande maggioranza dei casi. Ad esempio portano benefici i trattamenti di agopuntura e le sedute di massaggio.

Alimentazione sana e attività fisica aiutano

Per ridurre l’intensità dei sintomi può essere utile anche ridurre il livello di infiammazione dall’interno, cioè attraverso l’alimentazione. La dieta dovrebbe escludere i cibi che favoriscono l’infiammazione e danneggiano la flora intestinale: riduci carboidrati raffinati e zuccheri, facendo maggiore spazio a fibre e farine integrali. È soprattutto l’attività fisica aerobica, però, a rivelarsi un trattamento non farmacologico di grande aiuto: migliora la funzionalità muscolare e riduce stress e sintomi depressivi. Le attività migliori sono camminare, andare in bicicletta o fare esercizi in acqua; 2-3 volte a settimana per 40-60 minuti a sessione. Durante l’esercizio la frequenza cardiaca dovrebbe rientrare tra il 40% e l’80% di quella massima attesa. Per trovare la frequenza cardiaca massima attesa basta sottrarre la propria età a 220. Esempio: 220 meno 46 (anni) fa 174. Il 40% di 174 è 69,6, l’80% di 174 è 139: la frequenza cardiaca deve restare entro questo range. Tra le attività aerobiche utili, la camminata nordica (nordic walking) occupa un posto di rilievo. Va praticata con delle bacchette che accompagnano il passo: il suo vantaggio, quindi, è quello di stimolare la muscolatura di tutto il corpo, e non solo quella delle gambe.

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