L’artrosi è un disturbo conseguenza di molti fattori, come errori alimentari e abusi di farmaci: previenila con rimedi verdi e omeopatici
Come tutti i tessuti, anche quelli che compongono il sistema muscolo scheletrico sono soggetti all'usura del tempo, ma assai meno di quanto si creda: una sana alimentazione e una vita attiva sono in genere sufficienti a mantenerlo in buone condizioni. Traumi, posture sbagliate, infezioni, squilibri alimentari e metabolici sono le prime cause dei suoi malanni, in primo luogo l’artrosi ma anche lo stress, le fluttuazioni ormonali e quelle dell’umore concorrono a danneggiare il sistema, sia perché inducono stati infiammatori, sia perché la crescita e il metabolismo osseo sono regolati dall’ipofisi, la “centralina” del sistema neuro-endocrino.
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L'artrosi è la conseguenza di una alterazione del metabolismo cellulare dei condrociti - le cellule che costituiscono il tessuto cartilagineo - che può essere dovuta a numerosi fattori: dai traumi più o meno importanti all'abuso di farmaci e agli errori alimentari, o a stati infiammatori che a lungo andare determinano la distruzione delle fibre di collagene che compongono le cartilagini. Ecco i consigli naturali per prevenirla.
Tra i rimedi di base contro l’artrosi ci sono gli oligoelementi, che esercitano un'azione terapeutica "di terreno" bonificando e riequilibrando l'organismo. Il più indicato in questo tipo di disturbi è il Manganese-Rame: il rame potenzia le difese immunitarie ed esercita una potente azione antisettica e antinfiammatoria utile contro tutti i dolori articolari o reumatici e negli stati spastici muscolari. Inoltre aumenta la produzione di elastina e la formazione del collagene. Il manganese contrasta i processi degenerativi dell’invecchiamento, favorendo il normale sviluppo dell’apparato scheletrico e il coordinamento muscolare. Posologia: assumere una fiala di Manganese - Rame a giorni alterni, per cicli di 2 o 3 mesi.
Nelle artriti croniche l'oligoelemento consigliato è il composto Rame-oro-argento, per stimolare la capacità di recupero di un organismo caratterizzato dalla mancanza di vitalità, utile anche nelle artriti da trauma recente o remoto, o conseguenti a stati infiammatori cronici, depressione psicofisica. Posologia: una fiala al giorno per un mese, poi una fiala al giorno di oligoelementi Potassio, Magnesio e Silicio, per sei mesi.
Per mantenere in forma il sistema muscolo-scheletrico è importante introdurre nella dieta cibi ricchi di vitamine A , B, E, C, sali minerali come magnesio, fosforo, calcio, zinco, selenio e soprattutto acidi grassi essenziali, necessari per il rinnovamento cellulare. Molto utile allo scopo è assumere un integratore di Omega 3, che oltre ad esercitare un’efficace azione antinfiammatoria naturale è un antiossidante capace di rallentare l’invecchiamento delle cartilagini. Se ne assume una capsula due volte al giorno, ai pasti principali.
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Chi soffre di artrosi dovrebbe sempre tenere a portata di mano alcuni rimedi di pronto intervento, per intervenire rapidamente quando il dolore si risveglia.
Uncaria (Uncaria tomentosa) e Boswellia (Boswellia serrata) bloccano l'infiammazione
Le radici e la corteccia dell'uncaria, una flessibile liana di origine andina, sono usate da secoli dai curanderos contro i dolori di natura infiammatoria, in particolare quelli a carico di ossa, legamenti e articolazioni. Questa capacità è stata confermata da numerose ricerche moderne, che la consigliano in tutti i casi di dolore articolare e nelle sindromi legamentose acute come quella del tunnel carpale. Posologia: una capsula da due mg. di estratto secco di uncaria titolato in alcaloidi pentaciclici una o due volte al giorno, lontano dai pasti.
La boswellia è invece il rimedio da scegliere nelle artriti acute per la sua elevata capacità di contrastare il dolore e la distruzione dei tessuti osteoarticolari. Posologia: una compressa da 300 mg. di estratto secco di Boswellia titolato al 65% in acidi boswellici, da assumere subito dopo i due pasti principali.
Vite rossacontrol'artrosi alle mani
L'artrosi della mano è una patologia degenerativa delle cartilagini causata da fattori genetici, che colpisce prevalentemente il sesso femminile. Si manifesta con la comparsa di piccole protuberanze, i cosiddetti noduli di Heberden, all’altezza delle articolazioni delle dita, che spesso compaiono dopo la menopausa e nel tempo possono assumere grandi dimensioni, provocando dolori acuti e scarsa sensibilità alle dita. Per ridurre il dolore infiammatorio è utile il macerato glicerico di vite rossa, nella dose di 50 gocce diluite in poca acqua naturale, 15 minuti prima di cena. Tra i rimedi floriterapici è indicata una diluizione di Willow, Rock Water e Wild rose, elasticizzanti e antiinfiammatori, da assumere nella dose di 4 gocce quattro volte al giorno, lontano dai pasti.
Vite canadesecontro l’artrosi al ginocchio
L’articolazione del ginocchio è, assieme a quella dell'anca, tra quelle a maggio rischio di artrosi, soprattutto nelle persone piuttosto "robuste", in quanto sostiene il peso di tutto il corpo. Si manifesta con rigidità, gonfiore e dolore al movimento, rendendo difficile camminare e soprattutto salire le scale, sedersi o alzarsi ecc. Quando il ginocchio "protesta" è il momento di ricorrere al macerato glicerico di vite canadese, indicato in tutte le sindromi infiammatorie articolari, in particolare in quelle che evolvono rapidamente. Modo d'uso: Macerato glicerico di Ampelopsis weitchii, 30 gocce, 2 o 3 volte al dì, in un po' di acqua, un quarto d'ora prima dei pasti. Tra i rimedi floriterapici è indicata una diluizione di Vine, rimedio che promuove la flessibilità fisica e psicologica, e Oak, che rilassa i muscoli e aiuta a prendere la vita con più distacco.
Pino montano nell’artrosi dell’anca
Quella che colpisce l'anca è tra le forme artrosiche più invalidanti, perché può arrivare a compromettere la deambulazione e la possibilità di piegarsi, limitando fortemente l'autonomia della persona. Al primo segnale d'allarme è bene quindi ricorrere al macerato glicerico di pinomontano, un rimedio antinfiammatorio e antidegenerativo che contrasta il dolore e stimola la rigenerazione del tessuto osseo e di quello cartilagineo: se ne assumono 50 gocce in acqua alla mattina, un quarto d'ora prima di colazione. Nei momenti acuti al pino montano si associa l'omeopatico Causticum alla 9 CH, da assumere nella dose di 5 granuli due volte al giorno, fino a miglioramento. Tra i rimedi floreali è consigliata una diluizione di Centaury, Chicory e il californiano Penstemon, per favorire l'autonomia psicofisica e incoraggiare il desiderio di rimettersi in gioco.
Il salice biancosfiammala cervicale
Usato fin dall'antichità per calmare i dolori e combattere la febbre, il salice bianco è ancora oggi considerato sia dalla farmacologia che dalla fitoterapia uno dei più efficaci rimedi analgesici, antipiretici e antinfiammatori contro i dolori artrosici, in particolare quando si accompagnano a cefalea o rialzi febbrili. Posologia: tintura madre di Salix Alba, 30 gocce in poca acqua tre volte al giorno, prima dei pasti. NB. Non usare in gravidanza e nei bambini sotto i 12 anniNegli episodi di riacutizzazione dell'artrosi cervicale l'omeopatia suggerisce di associare due rimedi omeopatici d'emergenza: Arnica e Hypericum, da assumere entrambi alla diluizione 200 CH monodose, una sola dose di ognuno, una volta sola.
Natrum muriaticum
Quando il dolore si estende all’intera colonna vertebrale, con ipersensibilità al toccamento della parte e alla pressione, sensazione di estrema debolezza, scosse muscolari, diffusa sensazione di tremolìo e difficoltà a tener ferme le gambe. Il dolore migliora ponendo un cuscino sotto la regione lombare, peggiora tossendo e muovendosi. Posologia: Natrum muriaticum 5 CH, tre granuli ogni mezz'ora fino a miglioramento
Actea racemosa.
Dolori alla colonna cervicale che investono le prime 3 vertebre dorsali, che appaiono doloranti al tatto, con muscolatura rigida e contratta. È il rimedio più indicato per i dolori da postura sbagliata e per quelli che compaiono dopo essere stati seduti troppo a lungo davanti ad uno schermo, a un tavolo o a una scrivania, tanto da essere definito il “rimedio dell’impiegato”. Posologia: Actea 7 CH, tre granuli ogni mezz’ora, fino a miglioramento.
Sulla nostra colonna vertebrale scarichiamo, senza rendercene conto, tutti i "pesi" di cui ci carichiamo - da quelli fisici a quelli psicologici ed emotivi- col risultato di mantenere una contrazione muscolare costante che infiamma i tessuti, danneggiandoli. Non a caso a soffrirne di più sono le persone centrate sul senso del dovere, che concedono poco spazio alle esigenze personali. A questi soggetti può essere utile assumere per un paio di mesi una diluizione di fiori di Bach composta da Oak, Centaury, RockWater e Water Violet: rilassa i muscoli e aiuta a prendere la vita con più distacco.