Cosa racconta l'ansia di testa
Psicosomatica

Cosa racconta l'ansia di testa

Pensi troppo, organizzi tutto e ogni cosa è passata al vaglio della ragione: così facendo, crei intorno a te una gabbia che l'ansia di testa cerca di rompere

Ansia di testa: perchè arriva, quali i sintomi principali

L'ansia di testa è quella che in genere si manifesta in associazione a una cefalea tensiva o a un attacco di emicrania pulsante. A volte sono presenti anche altri sintomi localizzati al capo, alle orecchie, agli occhi, alla bocca e all'articolazione del collo. Secondo la visione psicosomatica, questa tipologia di ansia cerca di richiamare la nostra attenzione su quelle pulsioni interiori che vorrebbero emergere (sfidare un'autorità, trasgredire una norma ecc.), ma che sono però bloccate dalla paura del giudizio o della punizione. Inoltre, l'ansia di testa è sintomo di uno stile di vita eccessivamente improntato alla cerebralità e al continuo rimuginare di pensieri che, intasando il cervello, cercano un canale di sfogo: l'attacco d'ansia di testa rappresenta proprio questa valvola di sicurezza.

I più a rischio ansia di testa? Gli iper razionali

La fattispecie ansiosa che si esprime con sintomi concentrati sulla testa e sul collo si riscontra nelle persone troppo controllate, che tendono a organizzare tutto e tutti, anche quando non è loro richiesto.

La paura di perdere potere

Rafforzare il controllo sulle cose e sulle persone è l'obiettivo fisso dei leader e in genere delle persone che non lasciano spazio all'istinto e all'improvvisazione: questi soggetti aspirano a una vita "perfetta", in cui nulla è lasciato al caso, ma a quale costo? Questa continua tensione per dominare, pianificare e prevedere strategie per ogni evenienza intasa la mente di elucubrazioni che da qualche parte devono trovare sfogo.

A rischio ansia di testa anche i genitori rigidi

L'ansia di testa colpisce spesso i genitori che credono sempre di sapere qual è il bene per i loro figli, il padre e la madre accentratori che non delegano mai nessuna incombenza e vogliono avere l'ultima parola su tutto: in questi soggetti l'ansia si manifesta quando affiora il timore di essere messi in discussione e quindi di perdere l'autorità.

Cosa fare contro l'ansia di testa? Il dubbio, prima medicina

In questi casi il malessere causato dall'ansiadi testa ha come ingrediente principale il dubbio, il confronto con ciò che è incerto: se impariamo ad accettare l'insicurezza, l'ansia finirà sullo sfondo.

Attenzione anche a questi sintomi

Oltre all'emicrania, alla cefalea muscolo tensiva, ai giramenti di tersta e al mal di collo, l'ansia di testa può "scaricarsi" sugli occhi, provocando cali di vista e indolenzimento delle palpebre; in alcuni casi si manifestano ronzii alle orecchie e vertigini, e afte nella bocca, dovute al calo delle difese immunitarie.

  • Occhi: l'ansia può dare dolore alle palpebre
  • Orecchie: la tensione favorisce ronzii e vertigini
  • Bocca: labbra e mucose orali si possono infiammare

Ansia di testa: anche la natura ti può aiutare

  • Escolzia placa il mal di testa
    È una papaveracea nota anche come "papavero della California" (Californian Poppy), utilizzata anticamente dagli indiani d'America come sedativo e antidolorifico. Queste proprietà tranquillanti e analgesiche sono state confermate dalla biochimica moderna che ha attribuito alla pianta anche la capacità di indurre il sonno e quella antispasmodica. Le sommità fiorite dell'escolzia sono quindi efficacemente impiegate oggi in caso di ansia, insonnia e cefalea e sembrano utili anche per smettere di fumare.

    Si usa in capsule o tintura: si consiglia di assumere l'escolzia in capsule, 250-500 mg di estratto secco (titolato in protopina allo 0.2%) da assumere alla sera, circa 30 minuti prima di andare a dormire, per 3-4 settimane e poi al bisogno, evitando però i trattamenti prolungati (massimo 3 mesi).

    Un'alternativa è la tintura madre: 3 gocce ogni 10 chili di peso corporeo da assumere in mezzo bicchiere d'acqua 3 volte al giorno. A queste dosi, l'escolzia non provoca effetti tossici. La dose di capsule o di tintura andrebbe però ridotta in caso di assunzione di altre erbe sedative. È sconsigliata durante la gravidanza e l'allattamento.
     
  • Salice bianco e giuggiolo placano l'agitazione
    La cura di fondo contro l'ansiadi testa, da effettuare a cicli (3 mesi di terapia e 1-3 mesi di pausa), comprende l'uso del macerato glicerico di salice bianco (Salix alba) associato a quello di giuggiolo (Ziziphus jujuba). Il primo ha un'azione sedativa e cura l'insonnia; il secondo è utile in caso di sonno disturbato e dolori muscolari. Posologia: 10-15 gocce di ogni rimedio ogni 10 chili di peso corporeo in mezzo bicchiere d'acqua, da assumere a stomaco vuoto e suddivise in 2-3 somministrazioni giornaliere.

L'oligoterapia: ideale per prevenire

Gli oligoelementi sono integratori che possono essere associati ai gemmoderivati per ridurre alcuni sintomi legati all'ansia. In particolare, per la cura e la prevenzione degli stati ansiosi associati a cefalee, emicranie, insonnia, i rimedi più indicati sono:

  • Manganese-Cobalto: il manganese agisce prevalentemente sulla componente reattiva responsabile dell'ansietà, mentre il Cobalto è un regolatore di tutti i processi neurovegetativi; se ne assume una fiala 3 volte alla settimana.
     
  • - Litio: indicato nelle manifestazioni dolorose muscolari associate all'ansia e alla depressione; una fiala 3 volte alla settimana.
     
  • Magnesio: utile per riequilibrare l'ipereccitabilità nervosa e muscolare e ridurre la tensione a testa e collo; una fiala al giorno.

Il trattamento va proseguito per 3 mesi.

I fiori di Bach: Vervain e Clematis ti tranquillizzano

Vervain è il fiore di Bach ideale per coloro che si credono inappuntabili, mirano alla perfezione esteriore e desiderano che tutto appaia impeccabile. Sono soggetti ambiziosi, che tendono a imporre agli altri le proprie idee. Ciò che li caratterizza è uno stato di ansia interiore continuo che li porta a sovraccaricarsi di lavori e di attività mentale, per cui non riescono mai a rilassarsi. Clematis è il rimedio degli idealisti che sognano a occhi aperti. La loro mente è sempre rivolta altrove e verso il futuro. Sono quindi poco calati nel presente e nella realtà, sbadati e distratti nei confronti delle cose pratiche (cadono, inciampano, si dimenticano le cose ecc.).

Come si assumono: poni 3 gocce di ciascun fiore in un flacone con 30 ml di acqua minerale naturale e 2 cucchiaini di brandy e assumine 4 gocce 4 volte al dì, lontano dai pasti, per 3 settimane.

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