Fiori di Bach proprietà e benefici: scopri come usarli
Fiori di Bach

Fiori di Bach proprietà e benefici: scopri come usarli

I fiori di Bach sono i rimedi naturali più utili per contrastare e risolvere moltissimi disagi e disturbi, specialmente quelli di natura emotiva

Fiori di Bach | Proprietà

Sui fiori di Bach esistono in circolazione una quantità di manuali, tutti quanti, più o meno, sono scritti col proposito di indirizzare il lettore all'uso delle essenze floreali in vista di una autogestione dell'eventuale problema di cui soffre, o di quello di cui soffrono altri, e a questo scopo offrono una serie di indizi psicologici o fisici in base ai quali dovrebbe essere possibile effettuare una scelta ad hoc.

Ma questa impostazione soffre di un difetto "a monte": per poter utilizzare efficacemente un fiore di Bach bisogna partire dalla natura del fiore stesso, non dai problemi delle persone, per non correre il rischio di ricadere in un uso allopatico della floriterapia che produce risultati mediocri, contraddittori, o nulli. Per evitare questo rischio, occorre ripercorrere i passi di Bach, nel suo percorso di medico.

Come nasce la floriterapia di Bach

Ad Edward Bach, medico, batteriologo e omeopata di origine gallese nato a Moseley, vicino a Birmingham, nel 1886, spetta il merito di essere il fondatore della floriterapia moderna. Dopo essersi laureato in medicina, nel 1912, Bach lavora per qualche tempo come responsabile del reparto di pronto soccorso presso l’ospedale dell’University College di Londra. Nascono qui le sue prime perplessità sulla medicina ufficiale quando, applicando i protocolli terapeutici secondo l’approccio allopatico canonico, scopre che non funzionano come previsto.

Scopre cioè che pazienti diversi affetti dalla stessa patologia, reagiscono diversamente allo stesso farmaco e, concentrandosi sulla personalità dei singoli malati, scopre che determinati tipi di pazienti reagiscono in determinati modi costanti. E a questo punto lo coglie un dubbio: che alla base della diversa risposta ai farmaci ci sia qualche cosa che riguarda le caratteristiche della persona, gli eventi della sua vita e il suo carattere, come sostiene da sempre la psicosomatica.

Passando al reparto di batteriologia e immunologia come assistente, Bach si concentra sulle connessioni tra i ceppi batterici dell’intestino umano, le conseguenti intossicazioni e la comparsa di malattie croniche, arrivando a identificare sette gruppi fondamentali di batteri, e sette tipi umani, classificati secondo il comportamento, gli atteggiamenti del corpo, l’espressione del viso, i caratteri mentali ecc. Da qui all’omeopatia il passo è breve.

Al termine di un lungo percorso che attraversa tutte le conoscenze mediche dell'epoca, tra cui i lavori di Freud sulle strutture della psiche, alla ricerca di un sistema terapeutico capace di raggiungere il cuore dei problemi, Bach approda al mondo vegetale, recuperando l'uso terapeutico della rugiada floreale di Ildegarda e Paracelso e ottiene le prime essenze che formeranno poi i fiori di Bach.

Non bisogna però pensare che Edward Bach fosse solo un mistico sognatore attratto dai miti del passato. All'epoca in cui iniziò il suo percorso di ricerca, Einstein aveva già pubblicato la sua teoria della relatività, dimostrando che la differenza tra energia e materia è solo una questione di "accelerazione", Groddeck applicava nella sua clinica di Baden Baden i principi della psicosomatica esposti nel "libro dell'Es", Jung studiava le trasformazioni dell'energia libidica e le teorie di Paracelso e Freud aveva costruito il suo solido edificio teorico. Il lavoro di Bach si inserisce quindi perfettamente nell'alveo di una rivoluzione scientifica che egli conosceva, come risulta dai suoi scritti, le cui fondamenta resistono tutt'oggi.

Come usare i fiori di Bach

Basta studiare le caratteristiche dei dodici guaritori, le essenze che Bach scoprì per prime, per rendersi conto che ognuno di essi corrisponde perfettamente alle fasi dello sviluppo neurofisiologico infantile, con le sue tappe psicofisiche, somatizzazioni tipiche comprese, e le sue manifestazioni emotivo-comportamentali, mentre le altre essenze ne rappresentano sia la naturale evoluzione che l'eventuale reazione agli accadimenti della vita. Diventa così facile scoprire nell'adulto le tracce della funzione che si è bloccata e seguirne il percorso, rintracciando per così dire il bandolo della matassa imbrogliata e sciogliendone via via i nodi. Per questo i fiori di Bach restano un irrinunciabile caposaldo delle composizioni floreali.

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La loro sfera d'azione specifica è il campo delle emozioni, centro di un sistema, quello neuro-endocrino, i cui effetti riverberano da un lato sul versante psicologico-comportamentale, dall'altro sul sistema neurovegetativo nonché su quello immunitario, traducendosi in somatizzazioni.

Usare i fiori di Bach per risolvere i propri disturbi presenta molti vantaggi, anche rispetto ad altri rimedi naturali: innanzitutto sono privi di tossicità, non presentano effetti collaterali di nessun tipo e sono compatibili con qualsiasi altra cura, omeopatica o allopatica che sia, perché contrariamente ai rimedi erboristici non interferiscono con i farmaci. Inoltre i fiori di Bach agiscono sulle cause profonde dei disturbi e su tutti i piani, rimettendo in moto la "metabolizzazione" degli eventi fisici e psichici anche molto remoti che li hanno originati, fino ad eliminarli. In questo articolo descriviamo due fiori di Bach come esempio.

Elenco dei fiori di Bach

Come si acquistano i fiori di Bach

I fiori di Bach sono disponibili, in diverse formulazioni, in farmacie, parafarmacie ed erboristerie. Ecco come li puoi trovare.

  • Bottigliette stock: sono fl aconcini con la singola essenza ricavata dalla tintura madre, da cui poi preparare la diluizione da usare
  • Boccette pronte all’uso: sono quelle preparate dall’erborista che ha già fatto la diluizione e la miscela
  • Essenze combinate: sono miscele già pronte per la cura di un problema specifico. A queste appartengono anche i rimedi di pronto soccorso, il più noto dei quali è il Rescue Remedy, elaborato dallo stesso Bach
  • Creme: i rimedi floreali di emergenza sono disponibili anche in crema per uso topico
  • Spray: fiori o miscele sono disponibili in spray

Fiore di Bach Rock Rose (Helianthemum nummularium)

Dal punto di vista funzionale, il fiore di Bach Rock Rose corrisponde al periodo che va dalla nascita, parto compreso, alla prima maturazione del sistema nervoso che, come è noto, nell'uomo si completa durante il primo anno/anno e mezzo di vita. Questa caratteristica specificamente umana rappresenta, dal punto di vista evolutivo, un grande vantaggio, perché la gamma di stimoli presenti nell'ambiente entra in rapporto dialettico con le strutture nervose in via di maturazione, ampliando la quantità e la qualità delle connessioni in fieri e connotando in modo unico e irripetibile l'individuo.

Ma questa medaglia possiede ovviamente un rovescio: se le esperienze del neonato in questa fase della vita sono letteralmente "intessute" nel suo sistema nervoso, va da sé che deprivazioni ed esperienze traumatiche o dolorose vissute in questo periodo sensibile possono condizionarne il funzionamento. In questo caso avremo un sistema nervoso congenitamente debole. Nelle fasi acute la personalità affine al fiore di Bach  Rock rose è l’annientamento che nasce dal terrore, il panico. È la paura che viene da dentro, che “taglia le gambe” e blocca il respiro. Uno stato d’ansia estrema che può esprimersi attraverso tremori, pallore, senso di soffocamento, paralisi momentanea dei movimenti, disturbi della parola e dell’udito. Il sistema nervoso sarà particolarmente eccitabile, così come il plesso solare, vera e propria porta d’accesso delle energie e delle emozioni.

Naturalmente è possibile trovarsi in uno stato Rock Rose, a prescindere dalle esperienze della primissima infanzia, quando un evento traumatico abbia prodotto uno stato di shock. È importante ricordare tuttavia, che per produrre uno stress di tipo Rock Rose l'esperienza deve aver generato, anche solo per un breve momento, un intenso stato di terrore o la paura di morire. Non è quindi tanto la gravità dell'evento, quanto la sua percezione soggettiva a chiamare in causa questo fiore.

Fiore di Bach Mimulus (Mimulus guttatus)

Dal punto di vista funzionale questo fiore di Bach corrisponde alla fase evolutiva in cui il bambino, terminato il periodo della simbiosi, comincia ad interessarsi al mondo esterno, ad esplorarlo, a farne esperienza. Una fase che dura per tutta la vita, con modalità diverse, perché non viene mai meno l'occasione e la necessità di affrontare nuove esperienze, di cimentarsi con il nuovo. Nel bambino, la funzione Mimulus si sviluppa in una progressiva maturazione delle funzioni fisiologiche e psicologiche attraverso la relazione dialettica con il mondo esterno, affrontato ogni volta con trepida alternanza tra attrazione e timore della novità.

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Uno stile genitoriale iperprotettivo o eccessivamente autoritario o esperienze ripetutamente frustranti o dolorose possono causare una situazione di stallo in questo processo di crescita, producendo nella personalità isole di immaturità che si manifestano da adulti con timidezza sociale, alternanza tra atteggiamenti velleitari e fughe precipitose, bassa autostima, paura del nuovo, somatizzazioni varie. Se la paura di Rock Rose si esprime con la paralisi, quella di Mimulus si estrinseca nella fuga regressiva.

Le persone con una personalità affine al fiore di bach Mimulus presentano fragilità a livello della circolazione, del sistema urinario, della sessualità e dell’intestino crasso. Tipicamente da stress emozionale sono i suoi disturbi: cefalea, difficoltà digestive, tensioni muscolari, insonnia. Mimulus sarà anche esposto alle allergie, in cui l’organismo mobilita le difese immunitarie contro un agente esterno, l’allergene, vissuto come minaccioso e pericoloso. In particolar modo sono di marca Mimulus le allergie della prima infanzia che dipendono da una immaturità intestinale e che di norma scompaiono da sole verso i 5 anni, come la tendenza ad ammalarsi in prossimità di un evento emotivamente significativo o che implica un cambiamento di stato o di luogo. Comuni anche le patologie a carico della pelle, con eritemi, irritazioni e dermatiti esprimono la difficoltà di Mimulus ad entrare in contatto con oggetti e persone, vissuti come potenziali fonti di pericolo.

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