I semi di lino e l'olio che ne si ricava, contengono grassi buoni e lignani: rinforzano il cuore e riducono l’incidenza di neoplasie al seno, alla prostata e al retto
In ogni piccolo seme di linosi nasconde un concentrato di nutrienti preziosi per la nostra salute. Proprio per questo l’antica medicina popolare da sempre ha utilizzato la pianta del lino a scopi terapeutici e non solo per ricavarne fibre tessili: in particolare la mucillagine che si forma lasciando i semi di lino in ammollo per una notte, assunta per via orale, si dimostra un lenitivo eccezionale sulle infiammazioni interne, soprattutto quelle del tratto gastrico-intestinale e dell’apparato urinario.
Usato come cataplasma, invece, lo stesso liquido è un efficace cicatrizzante sulle ferite e un calmante sulle escoriazioni e i pruriti. Ancora oggi la mucillagine derivante dai semi di lino è uno dei rinfrescanti intestinali più utilizzati. Se assunta regolarmente favorisce il transito intestinale ed evita la stipsi. Ma i semi di lino non hanno solo questa funzione: le loro qualità organolettiche sono tali da prevenire e curare molte patologie in aumento nella nostra epoca. I semi di lino sono ricchi di lignani, fitoestrogeni che abbassano il rischio di tumore alla mammella, alla prostata e al colon retto.
Inoltre i semi e l’olio di lino sono una fonte eccezionale di acido alfa-linolenico, un acido grasso della famiglia degli Omega 3 che ha un potente effetto antinfiammatorio. L’alimentazione industriale è troppo ricca di Omega 6 (che, pur presenti anche nel lino pur in misura molto minore, sono però pro-infiammatori) contenuti nelle carni, nei formaggi e negli oli. È quindi necessario riportare in equilibrio le quantità di questi acidi grassi, aumentando il consumo degli Omega 3.
A febbraio e in genere ai cambi di stagione ti consigliamo di aumentare l’assunzione di olio di semi di lino, un potente rimedio per chi soffre di disturbi digestivi, colite e dissenteria. Basta assumerne un cucchiaino a colazione tutti i giorni, ma puoi aggiungerlo come condimento nelle insalate, sulle verdure al vapore e nelle minestre. Il suo sapore ricorda quello delle nocciole: usalo a crudo, in quanto il calore ne altera le proprietà. L’olio di lino, se mal conservato, tende a irrancidire: la bottiglia, una volta aperta, si tiene in frigorifero per non più di un mese.
Abbiamo visto che i semi di lino vengono annoverati tra le migliori fonti di Omega 3, i famosi “grassi buoni” che aiutano ad abbassare il colesterolo, a mantenere in salute il sistema ormonale e quello neurovegetativo e a prevenire l’insorgere di disturbi cardiocircolatori e della maggior parte delle manifestazioni infiammatorie, dall’artrite alla cellulite. I semi di lino sono inoltre fonte di calcio, ferro, niacina, fosforo e vitamina E. Si possono tritare in un macinacaffè e aggiungere alle insalate o alle zuppe. Ne bastano 2 cucchiai al giorno: macinandoli al momento si favorisce l’assorbimento degli Omega 3. Se vuoi inserirli nella tua dieta, ecco due ricette semplici e gustose.
Ingredienti per 2 persone
Preparazione
Fai lessare il cavolfiore a cimette, il porro a rondelle e la patata; a parte, fai imbiondire l’aglio nell’olio, unisci le verdure cotte e aggiungi del brodo vegetale; porta a bollore, regola di sale e pepe, frulla con un frullatore a immersione. Macina leggermente i semi di lino e versali sulla vellutata prima di servire
Ingredienti per 4 frittatine
Preparazione
Lava e affetta le zucchine e lasciale ammorbidire in una padella con l’olio (e uno spicchio d’aglio, se gradito). Quando sono cotte (ma non troppo), aggiungile alle 4 uova che avrai sbattuto e amalgamato con il pecorino, i semi di girasole e i semi di lino macinati. Regola di sale e pepe e cuoci le frittatine.