Il lino è una pianta sfruttata sin dai tempi più antichi, non soltanto per la tessitura ma anche per le sue preziose virtù medicinali: Scopri quali!
Del linum usitatissimum, non si buttava via niente. I suoi semi, la sua farina e persino il suo olio venivano considerati preziosi alimenti e medicinali. In particolare, da sempre la pianta gode di grande fama come potente emolliente naturale.
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A contatto con sostanze acquose, i semi di lino rilasciano mucillagini. E sono proprio tali componenti che aiutano il corpo a ridurre le infiammazioni. In particolare, vengono adoperati per i disturbi gastrointestinali: il suo infuso è ottimo in caso di epatopatie, stitichezza, gastralgie, emorroidi e malattie infiammatorie intestinali. La loro regolare assunzione sembra prevenire anche disturbi infiammatori dell’apparato urinario come le cistiti e dell’apparato respiratorio.
I semi di lino contengono ottime quantità di omega-3 e omega-6, egregiamente bilanciate. Tali componenti sono implicati nella prevenzione del rischio cardiovascolare e nella riduzione dell’ansia. Ma non solo. Studi recenti ritengono che la donna che assume semi di lino durante la gravidanza favorisca la crescita della corteccia cerebrale del bambino in età fetale.
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Alcuni studi statunitensi mostrano che i semi di lino possono essere considerati una naturale arma preventiva per il tumore al colon, al seno e alla prostata.
I semi di lino, contenendo mucillagini, provocano un rigonfiamento di tipo meccanico una volta posti in acqua. Se si prepara un decotto da bere mattina e sera, si ottiene un effetto purgante (leggero).
In molti ormai sanno come si usano i semi di lino, ma forse pochi conoscono l’uso della farina all’epoca dei nostri nonni, poco più di mezzo secolo fa. Utilizzavano sempre farine appena macinate: quelle vecchie infatti potrebbero nuocere alla pelle. E con queste preparavano un cataplasma sciogliendo la farina in acqua fredda fino a ottenere una pasta semi-densa. Dopo di che la scaldavano a fuoco lentissimo e l’applicavano sulla cute tra una garza e l’altra, in maniera che rimanesse a contatto con la pelle. Il rimedio era utile in caso di piaghe, ulcere, dermatosi, contusioni e dolori addominali. La stessa farina, miscelata con un po’ di farina di senape e applicata sul petto, veniva usata per le malattie bronchiali.
Oggi i semi di lino cotti in acqua bollente per una decina di minuti si utilizzano come gel modellante per capelli, naturale al 100%. I semi di lino devono essere chiusi in sfere metalliche da tisana in modo da evitare – da tisana – per far cuocere i semi. In questo modo si evita che essi rimangano intrappolati nel gel e poi di ritrovarseli sulla chioma.
Le dosi medie di semi di lino sono di 10-20 grammi per litro di acqua. Generalmente l’infusione non va protratta per più di cinque minuti. In caso contrario, si formerà un gel molto spesso, non particolarmente gradito durante l’ingestione. Chi preferisce, può assumere l’olio di semi di lino tal quale: un cucchiaio la mattina a digiuno. Va detto, però, che è necessario porre attenzione che sia i semi che il suo olio siano perfettamente conservanti e non presentino segni di rancidità. In questi casi potrebbero nuocere alla salute anziché far bene.