Le alghe placano la fame, migliorano la digestione, mantengono bassi gli zuccheri e prevengono la stitichezza
Le mucillagini sono delle fibre alimentari solubili presenti in molti alimenti vegetali che consentono di bruciare i chili di troppo, infatti placano la fame, migliorano la digestione, prevengono la stitichezza e mantengono regolato il tasso di zuccheri e di grassi nel sangue. Le mucillagini non solo aiutano a dimagrire, ma prevengono malattie cardiovascolari, infiammazioni e tumori intestinali. Dove trovarle "al naturale"? Soprattutto nelle alghe. Vediamo come usarle per riattivare il metabolismo e vincere la "pancetta".
Le alghe che aiutano la linea
Le alghe, facilmente reperibili in erboristeria o in negozi specializzati, possono essere consumate in zuppe, minestre o insalate oppure essere assunte sotto forma di integratore in capsule. Favoriscono l'attività di molti enzimi del fegato e del pancreas, sono ricche di iodio, che regolarizza il metabolismo generale, stimolano la lipolisi (effetto brucia grassi) e apportano sali minerali e vitamine.
Tra le alghe da usare in cucina ci sono:
- Kombu (laminaria), ottimo sostituto del sale da cucina, riduce il senso di fame.
- Kelp, stimolano il metabolismo e favoriscono la diuresi contrastando i ristagni.
- Hiziki, ricche di sali minerali (ferro, rame) e fibre, facilitano l'attività intestinale.
- Wakame, ricca di oligoelementi e di sostanze che aiutano a sciogliere gli accumuli adiposi.
Seguendo un regime alimentare privo di grassi in eccesso e assumendo in più alghe ogni giorno in zuppe, minestre o insalate, dopo due settimane potrai notare una riduzione della fame e del gonfiore addominale. Inoltre la pancia apparirà più piatta e tonica, digerirai meglio e la funzionalità dell'intestino sarà nettamente migliorata.
Le alghe come integratori
Se non ti va l'idea di mangiare alghe, usa l'alga bruna (Focus vesiculosus) sotto forma di integratore: è un vero e proprio brucia grassi naturale, grazie alla presenza di fucoxantina. Si assume l'estratto secco titolato (450 e 600 mg al giorno) in 2 somministrazioni (al mattino e nel primo pomeriggio). Per vedere qualche beneficio il trattamento deve essere di almeno due settimane. Sospendere il trattamento dopo 2-3 mesi dopo per non stimolare la tiroide.
Se poi il problema è la fame nervosa, usa l'agar-agar, un estratto di alcune alghe della famiglia delle Gelidiacee. Ingerito a piccole dosi (una capsula al dì con molta acqua), esso crea uno strato sottile che riveste la mucosa dello stomaco e del primo tratto di intestino, proteggendole da eventuali lesioni e favorendo la digestione. Se invece viene assunto a dosi maggiori (2-3 g al giorno), l'agar-agar ha un discreto effetto lassativo legato alla sua elevata capacità di assorbire acqua e gonfiarsi.