Pianto dei bambini: ecco cosa significa
Crescita e sviluppo

Pianto dei bambini: ecco cosa significa

Nei primi mesi di vita dei bambini, pianti e lacrime sono il principale mezzo di comunicazione: impariamo a conoscerli e a non averne paura

Per i bambini piangere è un fatto sano e naturale

Il primo segnale di vita di un bambino è il pianto: in sala parto ci si preoccupa se il pianto del bambino appena nato è flebile o assente e ci si rassicura se è alto e squillante. Fino ai 6 mesi circa, il pianto è il solo modo con cui il bambino esprime le proprie sensazioni fisiche (sono bagnato, ho fame, sete, freddo/caldo, mi fa male qualcosa...) e richiama l'attenzione della mamma,

Dai 7 mesi in poi il pianto assume un significato più ampio, legato per esempio alla paura dell'abbandono e al rapporto con gli estranei. I genitori, specialmente la mamma, sviluppano in modo naturale la capacità e la sensibilità per riconoscere i vari tipi di pianto del bambino e per dare risposte adeguate. A volte però si fanno cogliere dal panico e si pongono mille interrogativi sulle possibili cause.

Come reagire ai pianti dei bambini

Nella stragrande maggioranza dei casi basta far sentire la propria presenza al bambino, coccolarlo e rispondere alle sue esigenze per veder passare il pianto. I pianti intensi e inconsolabili invece sottendono spesso un dolore (denti, orecchio, pancia). Ci sono alcuni bambini, poi, che piangono molto spesso: i genitori temono che siano infelici o abbiano qualcosa che non va a livello psicologico. Ma se si accoglie e si rispetta il pianto come un aspetto del carattere in quella fase della sua vita, anche questi bambini potranno crescere sani ed emotivamente felici.

Riconoscere i diversi pianti dei bambini

- Pianto da fame

Il pianto da fame compare a intervalli regolari dalle poppate e si placa quando il bambino viene alimentato. C'è poi il pianto dovuto agli "scatti di crescita", che si verificano attorno al 2° mese e al 4° mese, in cui attraverso il pianto il bimbo esprime l'esigenza di prendere più latte.

- Pianto da sete

Il pianto da sete si presenta soprattutto in giornate particolarmente calde e quando il bimbo ha avuto un pasto troppo calorico o concentrato (per esempio eccessivo numero di biscotti secchi nel latte). In questo caso, sarebbe un errore fornire al bimbo altro latte: il bimbo si tranquillizza somministrandogli dell'acqua col biberon.

- Pianto legato ad altri bisogni (caldo, freddo, sonno ecc.)

Vestiti troppo stretti, pannolino bagnato, caldo o freddo eccessivi, stanchezza, troppi stimoli ambientali: esclusa la fame o la sete, sono queste le altre situazioni più frequenti per cui il bambino si lamenta o piange.

- Pianto da dolore

La caratteristica distintiva del pianto da dolore acuto è che esso è più lungo del solito, più intenso del solito e tipicamente inconsolabile. Il bambino strilla e tra gli urli ci può essere una fase di silenzio della durata di pochissimi secondi oppure singhiozzi alternati a brevi inspirazioni; di solito il viso diventa paonazzo.

Pianto da dolore: tre principali cause

- Coliche

Sono le coliche gassose dei primi mesi, durante le quali il neonato emette urla acute, agita le braccia e le gambe e inarca la schiena, finché si calma all'improvviso. Il bambino scoppia a piangere di colpo e la crisi di pianto è più prolungata del solito (dura anche 10-15 minuti). Il bimbo piega le cosce sull'addome per ridurre la tensione sulla pancia e alla palpazione il pancino è piuttosto teso e dolente.

Il rimedio (in attesa che passino da sé...)

1 flaconcino di melissa, camomilla e finocchio disciolto nel biberon da assumere durante la colica.

- Dentizione

La dentizione comincia verso i 3 mesi, quando, di norma, il primo incisivo centrale taglia la gengiva inferiore. In genere il bimbo presenta abbondante salivazione. Spesso si verifica un piccolo aumento della febbre e talvolta in concomitanza con la dentizione si nota un aumento degli episodi di scariche diarroiche.

Il rimedio

Chamomilla 9CH, 5 granuli 1 o 2 volte al giorno, disciolti in poca acqua.

- Mal d'orecchio

Il dolore è continuo, intenso, compare spesso di notte. Allarma i genitori e porta quasi sempre a rivolgersi al medico. Il bimbo si porta la mano o le dita all'orecchio. Il pianto aumenta o è scatenato quando si tira leggermente il padiglione. Di solito nelle ore precedenti il bimbo era raffreddato.

Il rimedio

Aconitum napellus 9CH, 5 granuli e Capsicum annuum 9CH, 5 granuli, alternati fra loro ogni ora e diradando la frequenza in base al  miglioramento.

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