Scopri i cereali migliori per una colazione sana e nutriente: devono essere poveri di sodio, non troppo dolci e provenienti da agricoltura biologica
Sugli scaffali dei supermercati l’offerta dei cereali da colazione è vastissima. Solo alcuni di questi prodotti, però, sono semplici derivati dei cereali. La maggior parte sono arricchiti da altri ingredienti che ne fanno un alimento tutt’altro che “naturale”. Il rischio principale di questi prodotti è che siano ricchi di zucchero o altri dolcificanti. L’ideale è che ne contengano meno di 10 g per 100 g di prodotto. Anche il sale, utilizzato per rendere più appetibili i cereali, deve comparire in fondo alla lista degli ingredienti o non esserci affatto. Altre sostanze delle quali diffidare sono gli aromi non specificati e i vari conservanti, correttori di acidità o addensanti, che per quanto siano regolati da precise norme di sicurezza, vanno a sommarsi a quelli presenti in altri alimenti.
La scelta più salutare è quella di un prodotto che, in etichetta, presenti come unico ingrediente il cereale lavorato, quindi avena, orzo, frumento, mais, riso o farro, ma anche miglio, quinoa o amaranto. Tutt’al più, come nel caso del muesli, possono esservi anche frutta secca o essiccata, semi oleosi e vari tipi di cereali insieme, ma eventuali altri ingredienti devono comparire in percentuale minima o, meglio, essere del tutto assenti. Troppo spesso non è così: basti pensare che in alcuni prodotti pubblicizzati come “dietetici” il frumento può arrivare a rappresentare poco più del 70% della composizione totale, a vantaggio di zuccheri, aromi e conservanti.
Questa abbondanza di ingredienti aggiunti ai cereali da colazione fa sì che la scelta di prodotti biologici si riveli ancora una volta la migliore. Tra i prodotti a marchio verde, infatti, si riscontra una minore presenza di additivi e zuccheri e, anzi, è facile che l’ingrediente sia uno solo: il cereale di origine biologica. Inoltre, acquistando cereali integrali, prediligere il bio è ancora più importante perché garantisce l’assenza di residui chimici nella parte esterna del chicco, che è quella più esposta alle contaminazioni.
Nella scelta di un prodotto di qualità, oltre all’elenco degli ingredienti, è utile anche considerare la tecnica di lavorazione del cereale: la fioccatura, per esempio, è il metodo di produzione che meglio conserva le proprietà nutrizionali del chicco. Altre tecniche utilizzate, come la soffiatura e l’estrusione, sottopongono il cereale ad alte temperature e hanno un impatto più rilevante sul valore nutritivo.