Usa la frutta con indice glicemico basso o medio: così il corpo non s'intasa di zuccheri, la pancia resta sgonfia e l'organismo brucia da solo i chili in più
Rassicuriamo subito tutti gli estimatori della frutta che hanno la necessità di dimagrire: è possibile smaltire i chili in eccesso, in modo sano e definitivo anche raddoppiando i quantitativi di frutta indicati dalle diete dimagranti, a patto di organizzare il menu in modo equilibrato e di fare un minio di attività fisica.
È indispensabile creare un deficit energetico efficace tra l'apporto calorico dei cibi assunti quotidianamente e i consumi metabolici aumentando un poco l'attività fisica e alzando di conseguenza il metabolismo. Per esempio, ipotizziamo un consumo di 850 calorie al giorno: inserendo ogni giorno una passeggiata di un'ora a passo spedito (anche a 2-3 riprese) il metabolismo supera le 2000 calorie. Con le passeggiate e un'alimentazione equilibrata da 1500 calorie al giorno si crea un deficit quotidiano di 500 calorie che si traduce in un dimagrimento settimanale di mezzo chilo.
Il menu quotidiano di 1500 calorie è equilibrato se apporta tutti i principi nutritivi (carboidrati, proteine, grassi, vitamine, elementi minerali, acqua) nella giusta quantità. In particolare, se poniamo uguale a 100 il fabbisogno calorico giornaliero l'ideale, in base all'esperienza, è che sia soddisfatto per il 55% dai carboidrati, per il 25-30% dai grassi e per il 15-20% dalle proteine.
Un'altra variabile di cui tenere conto per scegliere la frutta meno ingrassante è il cosiddetto Indice Glicemico, valore che indica la rapidità con la quale lo zucchero entra nel circolo sanguigno, fa alzare la glicemia e di conseguenza aumenta la fame e i depositi di adipe. L'Indice Glicemico (I.G.) di un alimento si considera "basso" se inferiore a 55 I.G.; medio se compreso tra 55 e 70 I.G.; elevato se superiore a 70 I.G.
Oggi sappiamo che gli zuccheri semplici non fanno salire la glicemia più rapidamente di quanto non facciamo gli zuccheri complessi: tuttavia è importante saper distinguere tra gli zuccheri semplici contenuti naturalmente ad esempio nella frutta che danno nutrienti fondamentali per l'organismo (vitamine, oligoelementi, enzimi), e gli zuccheri semplici (saccarosio, glucosio) aggiunti per dolcificare bevande e dolciumi che apportano calorie "vuote" ossia prive di nutrienti importanti: questi ultimi vanno comunque ridotti. Per questo tra i vari tipi di frutta andranno privilegiati i tipi con I.G. medio o basso, come indica l'elenco qui sotto riferita a 100 grammi di frutti estivi.
In linea generale, per ridurre senza penalizzare il gusto l'indice glicemico nella dieta, si può spaziare tra varie ricette con frutta di stagione e non solo.