Uncaria disinfiamma scacciando virus e batteri
Erbe e fitoterapia

Uncaria disinfiamma scacciando virus e batteri

L'estratto secco o liquido di uncaria ha una tripla azione: elimina i microrganismi, spegne l'infiammazione e riattiva gli anticorpi

A scatenare l’infiammazione può essere talvolta l’attacco di microrganismi esterni. Virus e batteri, proprio perché rappresentano una minaccia per il nostro organismo, innescano le difese anche attraverso l’attivazione di un processo infiammatorio. In questo caso serve dunque un rimedio naturale che abbini virtù antinfiammatorie e proprietà antivirali e immunomodulanti, cioè in grado di bloccare l’azione dei virus e di favorire l’attività del sistema immunitario. L’Uncaria tomentosa, arbusto peruviano, racchiude tutte queste qualità. L’estratto della sua corteccia è molto usato in fitoterapia per trattare sia le infiammazioni, croniche e non, sia le infezioni virali, ad esempio febbre e malattie da raffreddamento.

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Uncaria allevia i dolori di ogni genere

L’uncaria è una liana rampicante che cresce nelle foreste del Perù “aggrappandosi” alle altre piante grazie alle sue spine uncinate, motivo per cui l’arbusto è chiamato anche “unghia di gatto”. Produce fiori gialli e ha foglie coperte di lanugine ma è la corteccia la parte ricca di principi attivi. L’uncaria faceva parte già anticamente della tradizione medica dei popoli delle Ande. I curanderos, i guaritori del Sud America, la usavano per favorire la guarigione di ulcere, ferite e per alleviare dolori di ogni genere.

L'uncaria agisce contro i microrganismi esterni

I principi attivi dell’uncaria sono un mix prezioso che aiuta a rinforzare il sistema immunitario e, nel caso virus e batteri dovessero riuscire ad innescare un’infezione, a debellare il problema. Gli alcaloidi presenti nel fitocomplesso dell'uncaria sono responsabili delle proprietà immunomodulanti della pianta. Queste sostanze regolano indirettamente la proliferazione di alcuni linfociti coinvolti nella risposta del sistema immunitario ai microrganismi esterni. L’azione antinfiammatoria è dei glicosidi dell’acido quinovico, che inibiscono l’attività delle molecole che aggravano l’infiammazione e che contribuiscono a placare il dolore.L’estratto ha anche azione antiossidante. La pianta è controindicata in caso di gravidanza e allattamento, nei pazienti con patologie autoimmuni.

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Estratto secco, liquido oppure idroalcolico

L’uncaria viene usata per trattare l’indebolimento del sistema immunitario, le infiammazioni alle vie respiratorie, all’apparato gastrointestinale e a quello osteoarticolare; è apprezzata anche per debellare infezioni virali, tosse, mal di gola e malattie da raffreddamento. L’estratto secco in capsule dovrebbe essere standardizzato, titolato al 3% di alcaloidi ossindolici e al 15% di fenoli. La posologia varia in base alla concentrazione di principi attivi e al disturbo da trattare. Esiste anche l’estratto liquido concentrato: se ne assumono in genere 10 ml diluiti in acqua, da una a tre volte al giorno (ma non per periodi prolungati) per rinforzare il sistema immunitario o prevenire infezioni virali. L’estratto idroalcolico, infine, si assume in gocce: in genere ne bastano 20-40 gocce un paio di volte al giorno, in acqua, lontano dai pasti.

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