Via gastriti e virus con l'achillea, uncaria e matè
Erbe e fitoterapia

Via gastriti e virus con l'achillea, uncaria e matè

lo stress autunnale infiamma spesso stomaco e intestino e ci rende più soggetti alle infezioni: ecco come evitarlo con le erbe e rimedi naturali giusti

Non avevi proprio voglia di tornare al lavoro e in città, e non riesci a “digerire” la tua amarezza per la fine delle vacanze: questo tuo malessere si è trasformato in una specie di veleno che non riesci a mandare giù... Per questo ora hai spesso mal di stomaco, soffri di dispepsia e acidità e l’intestino è diventato irregolare, alternando meteorismo e gonfiori a episodi di stipsi e colite. Ma un apparato digerente infiammato, apre la strada ad altri disturbi; per esempio accade di frequente alla fine dell’estate e all’inizio dell’autunno che si cominci subito ad ammalarsi d’influenza: può trattarsi il più delle volte di virus gastrointestinali ma anche di disturbi dell’albero respiratorio, di dolori diffusi, di nevralgie e cefalee ricorrenti che si possono trascinare anche per più settimane, mettendo a dura prova la risposta immunitaria. Nei soggetti più sensibili, infine, si verifica anche un peggioramento delle allergie, spesso scatenate dalle alternanze termiche e dalla fioritura tardiva dei pollini.

L’achillea spegne fuoco gastrico e reflusso

La fitoterapia raccomanda per questi disturbi l’achillea, la generosa pianta dei prati già nota agli antichi Romani per le sue virtù curative, antinfiammatorie e cicatrizzanti. Gli oli essenziali presenti nei fiori e nelle foglie di achillea, infatti, contengono azulene, una sostanza ad azione antinfiammatoria e anti spastica che spegne il “fuoco” gastrico e placa l’irritazione delle mucose di tutto il tratto digerente. Con l’olio essenziale di achillea puoi anche fare un efficace massaggio dopo i pasti per calmare i bruciori di stomaco e favorire la digestione: così eviti l’antipatica pesantezza post prandiale che ti assale nel pomeriggio soprattutto nei primi giorni di rientro al lavoro. Diluisci 3 gocce di olio essenziale di achillea in un cucchiaino di olio di mandorle dolci e massaggialo tra sterno e ombelico, fino ad assorbimento. Ti consigliamo di bere, prima dei pasti, un infuso di achillea tiepido: preparalo facendo sobbollire per 10 minuti tre pizzichi di pianta essiccata (fiori e foglie), filtra e bevi con un cucchiaino di miele di trifoglio, ricostituente, depurativo e calmante.

Bevi l’infuso di matè, eviti “fiacca” e sonnolenza

Per dare una mano ai tuoi anticorpi, bevi al posto del caffè l’infuso di matè: anche questa è una pianta sudamericana ricca di minerali e vitamine del gruppo B, quindi svolge un’azione ricostituente in vista di momenti di super lavoro o di sonnolenza dopo il rientro dalle ferie. È ottima anche per abbreviare la convalescenza. Inoltre contribuisce a controllare l’appetito, soprattutto nei momenti di noia in ufficio, quando ti assale la voglia matta di sgranocchiare qualcosa. Bevi una tazza di infuso di matè (3-4 pizzichi da far sobbollire 15 minuti in una grande tazza di acqua) 2 volte al giorno, al mattino e al pomeriggio.

L’uncaria combatte le prime bronchiti e le allergie tardive

Se già a settembre sei colpita da gastroenteriti virali, bronchiti, infezioni ricorrenti, candida e cistiti d’origine batterica, l’Uncaria tomentosa è la pianta che fa per te. Questa pianta sudamericana dalle spiccate doti terapeutiche calmanti e rivitalizzanti, originaria di Brasile, Bolivia e Perù, rinforza il sistema immunitario grazie al suo contenuto di alcaloidi, glicosidi, acido oleanolico, triterpeni e flavonoidi. Ha anche una rapida azione antidolorifica e cicatrizzante. Ti ricordiamo che puoi assumere l’uncaria anche in caso di attacchi allergici. La posologia media è di una capsula di estratto secco di uncaria 3 volte al giorno, a digiuno e con acqua, fino alla scomparsa dei sintomi.

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