Dimagrire in menopausa è facile, basta osservare poche regole alimentari e, soprattutto, evitare l'accumulo di grasso viscerale, per restare in forma e prevenire malattie cardiovascolari e degenerative
La menopausa è una condizione fisiologica nella vita di una donna e, contrariamente a quanto molti pensano, non è affatto vero che sia sempre correlata all'ingrassamento. In alcuni casi però l'associazione tra lo stress ormonale e uno stile di vita sbagliato può favorire un accumulo di grasso "malato" - il famigerato "grasso bianco" - attorno all'addome e alla fascia renale, anche senza che il peso complessivo aumenti. Per dimagrire in menopausa è sufficiente seguire qualche accorgimento nello stile di vita e nell’alimentazione.
I fattori che determinano l’aumento del grasso viscerale dopo la menopausa sono principalmente tre:
Durante la menopausa la produzione di estrogeni diminuisce, mentre il rapporto tra gli androgeni (ormoni maschili presenti in piccole quantità nelle donne) e gli estrogeni aumenta; questo cambiamento viene associato all’aumento di tessuto adiposo nella menopausa. Alcuni studi dimostrano anche che la diminuzione dei livelli di estrogeni durante la menopausa determina un aumento dei livelli di cortisolo, ormone che favorisce l’accumulo di grasso addominale.
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Nel nostro organismo esistono due tipi di grasso, quello bianco e quello bruno: il grasso bruno è costituito da piccoli gruppi di cellule, abbonda soprattutto nei bambini ed ha la funzione di fornire energia da spendere rapidamente, soprattutto per mantenere il calore corporeo, mentre il grasso bianco è fatto di cellule molto grandi a goccia, capaci di accumulare al proprio interno grandi quantità di trigliceridi. L'accumulo di grasso bianco a livello viscerale in menopausa è favorito dall'aumento di testosterone, l'ormone maschile presente in piccole quantità anche nelle donne fertili, che dopo la menopausa può aumentare notevolmente, soprattutto a causa dello stress e degli errori alimentari.
Il grasso viscerale che si deposita nella fascia addominale é particolarmente dannoso per la salute perché aumenta il rischio di malattie cardiovascolari, diabete e alcuni tipi di cancro, anche perché il grasso viscerale è tributario della vena porta, che convoglia tutto il grasso al fegato, favorendo la comparsa di unasindrome metabolica. Inoltre il grasso viscerale é collegato all’aumento del colesterolo "cattivo" LDL e alla diminuzione del colesterolo “buono” HDL, nonché alla resistenza all’insulina.
Uno studio a lungo termine condotto dagli oncologi del Nordic Bioscience and ProScion di Herlev (Danimarca), ha seguito per 12 anni oltre 8 mila donne dell'età media di 70 anni. Tramite un apposito esame è stata analizzata la distribuzione del grasso corporeo e la quantità di massa magra e grassa e i risultati sono stati incrociati con il registro tumori danese. Dalle analisi è emersa una particolare associazione tra il rischio di sviluppare tumori del polmone e gastrointestinali all'aumentare del grasso addominale, indipendentemente dal peso. Un sistema particolarmente efficace per risvegliare le cellule di grasso bruno sembra essere quello di fare attività sportiva al freddo. Una corsa all'aperto o anche solo una camminata veloce di mezzora al freddo permettono infatti sia di bruciare le calorie rilasciate dal grasso bianco che di attivare la funzionalità del grasso bruno.
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Uno stile di vita sano e una corretta alimentazione possono ridurre e prevenire tutte le alterazioni tipiche della menopausa, come le vampate, le sudorazioni notturne, la secchezza vaginale, la perdita di energia e di desiderio sessuale e i bruschi cambiamenti di umore. Inoltre possono prevenire l’osteoporosi, proteggere dal rischio di malattie cardiovascolari e insorgenza di tumori, ridurre la rigidità e il dolore delle articolazioni, controllare il peso corporeo e migliorare l'efficienza mentale, rallentando il processo di invecchiamento.
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