Pensiamo tutti di essere sempre sotto stress, ma esistono precisi sintomi che devono comparire per un certo periodo di tempo per affermarlo con certezza
“Dottore, sono stressato. Mi dia qualcosa”. Se un medico di base dovesse rispondere a un questionario sulla frequenza delle richieste che gli vengono poste dai pazienti, non abbiamo dubbi che questa sarebbe tra le prime. Del resto, siamo tutti convinti di vivere in un’epoca caratterizzata dallo stress, ma le cose non sono così semplici come sembrano.
In termini clinici, un certo grado di stress è una risposta fisiologica, quindi normale, messa in atto da un organismo di fronte a qualunque richiesta proveniente dall’ambiente. In quest'ottica si tratta di un meccanismo di adattamento che consente al soggetto di adeguare le proprie reazioni in funzione del variare delle situazioni esistenziali ed è quindi funzionale alla sua sopravvivenza. Hans Selye, medico austriaco noto per i suoi pionieristici studi sullo stress, definì questa attivazione dell’organismo "sindrome generale di adattamento" e identificò tre fasi fondamentali che si succedono durante ogni reazione da stress: allarme, resistenza o adattamento, esaurimento. Lo stress in tal senso si configura come un meccanismo difensivo, con cui l’organismo cerca di superare le difficoltà per poi tornare a uno stato di equilibrio (omeostasi). Lo stress non avrebbe dunque una connotazione negativa ma appunto un valore adattivo. Molto importante nella definizione dello stress è il ruolo e l'importanza degli stressor, gli agenti stressanti e il senso che ciascuno di noi vi attribuisce. Quando sono sfavorevoli e influenzano negativamente l’organismo, si parla di distress. Quando sono positivi, cioè stimolano costruttivamente l’organismo si parla di eustress (dal greco "eu" bene, quindi "stress buono").
Detto tutto questo, siamo sicuri di vivere nell’epoca più stressante della storia? O che lo stile di vita occidentale, i ritmi frenetici delle metropoli, i mille impegni quotidiani siano alla base di quel modo di vivere perennemente in affanno al quale tutti attribuiamo la nostra dose stress? Un fatto è certo: l’uomo non è mai stato completamente libero da questo meccanismo. Condizioni di stress sono state sempre presenti nella storia umana; la differenza sostanziale rispetto agli uomini del passato riguarda il fatto che quello di cui soffriamo oggi è uno stress molto mentale che tende facilmente a diventare cronico. Non è la modernità ad aver inventato lo stress, ma è la razionalità imperante ad averne fatto una caratteristica peculiare del vivere contemporaneo, fino a trasformarlo quasi in una moda, un obbligo sociale che porta tutti a correre dietro ai miti moderni dell'efficienza e del successo a ogni costo.
I sintomi dello stress possono investire la dimensione fisica, la sfera emotiva, la sfera cognitiva, o si possono osservare sul piano comportamentale. Naturalmente non è necessario averli tutti per essere stressati e occorre anche sapere che lo stress in sé non è una vera e propria patologia psichica, come ansia, panico o depressione. Conoscere la sintomatologia e valutarla nel tempo (comprendendo cioè se questi sintomi compaiano episodicamente o siano cronici) è però fondamentale per comprendere quando è necessario adottare cambiamenti significativi nel nostro stile di vita.
Sintomi emotivi dello stress |
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Sintomi fisici dello stress |
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Sintomi cognitivi dello stress |
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Sintomi comportamentali |
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Per affrontare in modo efficace lo stress e i suoi effetti nocivi é fondamentale arrivare alla consapevolezza che, quasi sempre, noi non possiamo agire sulle cause esterne che determinano uno stato di stress, ma solo sul modo con cui le affrontiamo. Se cambiamo dunque atteggiamento mentale e spostiamo lo sguardo, riduciamo automaticamente lo stress. Cerchiamo di comprendere come farlo per superare la condizione di tensione continua.
Rivedi la tua organizzazione | Lo stress cronico spegne la nostra lucidità e ci impedisce di cambiare le cose, peggiorando ulteriormente lo stress. Spezza questo circolo vizioso, rivalutando l’organizzazione del tuo tempo. Tieni presente, in questa revisione, che deve esserci spazio per un tempo completamente libero, non finalizzato a niente, non occupato da niente, dedicato all’improvvisazione. |
Riattiva il senso del piacere | Tra i circoli viziosi indotti dallo stress cronico c’è quello che riguarda il senso del piacere, che viene progressivamente eliminato per mancanza di energie. Con fermezza fai il possibile per riprenderti le cose che ti piacciono. Attenzione però: non devono essere “incastonate” tra mille impegni, ma avere un loro spazio legittimo e, per l’appunto, non stressato. |
Annota i tuoi sogni | Se la mente e il corpo sono sovraccarichi e non se ne accorgono, l’inconscio lo sente benissimo e manifesta attraverso i sogni non solo il suo disappunto, ma anche i pericoli che stai correndo e le indicazioni per sottrarti da questa schiavitù. Prendine nota, osservali e, eventualmente con l’aiuto di uno psicologo del profondo, segui le loro indicazioni. |
Accetta le tue contraddizioni | Non dare agli eventi una sola lettura: tutto ciò che accade ha un significato più ampio di quello che gli attribuiamo. Un insuccesso non è solo fallimento: è anche una tappa evolutiva che in qualche modo si doveva percorrere. |
Affidati all'immaginazione | Nel corso della giornata, ritagliati un piccolo spazio per te stesso, chiudi gli occhi e lasciati andare alle fantasie, accogliendo le immagini che si formano senza commento. L'immaginazione, quando è svincolata dai sogni preconfezionati (tipo il principe azzurro, o diventare ricchi e famosi), ti darà suggerimenti preziosi, provenienti da una prospettiva inedita. |
Non lottare con gli eventi | Ogni tanto lascia che le cose seguano il loro corso senza cercare di controllarle. Lascia fare al caso, o attendi e stai a vedere cosa accade. |
Non importi di capire | Non ostinarti a trovare un senso logico o una causa materiale a ogni cosa: la vita non è razionale. Se non la costringi nei tuoi schemi, ti svelerà risvolti inattesi. |
Scaccia i preconcetti | Prova a osservare le tue convinzioni come fossi un'altra persona: ti sorprenderai di scoprire quante idee, ben radicate in te, siano in realtà prive di fondamento o non più valide nel momento che stai vivendo. Ricordiamo che le nostre convinzioni sono sempre frutto di apprendimento: non sono mai del tutto "nostre". |
Pratica tecniche di meditazione e di respirazione | Tali tecniche aiutano a prendersi del tempo per ritrovare se stessi, sviluppare una maggiore consapevolezza del proprio Io, con il proposito di recuperare la propria forza e la propria energia vitale che una condizione di stress perenne altera. |
Lo stress in genere provoca mancanza di energia, stanchezza eccessiva e continua, difficoltà nella capacità di attenzione e concentrazione, apatia e difficoltà a recuperare le forze. In una condizione di forte stress, andranno esclusi i cibi ricchi di zuccheri e dolcificanti, bevande zuccherate, alcol, caffeina. L’alimentazione dovrà essere naturale e alcalinizzante. Sono consigliati cibi ricchi di elementi antiossidanti (vitamine del gruppo B, Omega 3 e acido Folico): cereali integrali, legumi, pesce, semi oleosi, olio extravergine di oliva, verdura e frutta di stagione di produzione biologica, in modo da fornire all’organismo tutti i nutrienti, le vitamine e i sali minerali che gli sono necessari per recuperare le energie. Importante è il magnesio, un minerale essenziale per il rilassamento mentale e muscolare; la vitamina D, che regola il nostro umore.