A volte la vita sembra un labirinto senza uscita, fra doveri e percorsi obbligati, ma la via di fuga dallo stress la suggerisce il nostro corpo: basta ascoltarlo!
Barbara scrive alla redazione di Riza Psicosomatica. “Ho 38 anni, una bella famiglia, un buon lavoro e mi sto specializzando all’Università. Ma lo stress aumenta e con lui i chili di troppo. La mia ambizione, sia privata che lavorativa, mi sta mettendo alle strette. A casa la mia assenza è giustificata solo per andare in ufficio, e come esco da lì corro per star dietro ai bambini. In ufficio sono carica di responsabilità, senza giusto compenso, ma resisto nella speranza che un giorno le cose possano cambiare. La specializzazione è un traguardo irrinunciabile, ma mi sto accorgendo che voglio sempre tutto al 100%, e questo volere ha il retrogusto del dovere.
Mi sento come un volo in overbooking, ma sono gli altri che vogliono salire sul mio volo, o piuttosto io che cerco posto su un volo già pieno? Assieme a tutte queste pressioni, sono aumentati anche i chili: ultimamente ho raggiunto il record, sono sempre a dieta ma sgarro spesso! Appena arriva il lunedì le tensioni si ripresentano puntuali, e con loro, il sudore, altro enorme disagio: arrivo in ufficio che già puzzo, proprio io che ci tengo a essere sempre impeccabile. Sono in imbarazzo tutto il tempo e poi, non appena esco, smetto di sudare e l'odore se ne va. Mi sembra che il mio corpo voglia mandarmi un messaggio."
Barbara sembra vivere fra due fuochi: da una parte l’ambizione, la volontà di raggiungere traguardi importanti, il volere tutto al 100%; dall’altra le responsabilità, le pressioni, il dover essere all'altezza delle attese, proprie e degli altri. Così, nella sua e-mail ci chiede: “Io chi sono? Quella che si sobbarca tutto perché vuole farlo o perché deve?”. Non occorrono grandi ragionamenti; la risposta è in quel che accade al suo corpo, come lei stessa ha intuito. La sudorazione eccessiva e l’aumento di peso rappresentano due precisi messaggi che il corpo le sta inviando: come spiegare altrimenti un sudore che sembra accendersi e spegnersi a comando e i chili che aumentano costantemente? Entrambi esprimono, pur in forma patologica, dei bisogni profondi, che devono essere percepiti.
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Il cattivo odore causato dalla sudorazione è analogico a quello che in natura alcuni animali emanano per proteggersi dai predatori e tenerli lontani, proprio come Barbara vorrebbe allontanare da sé le tensioni e lo stress. Anche con l'aumento di peso si "protegge", creando una sorta di cuscino protettivo attorno a sé. Barbara dice di essere sempre a dieta, ma ammette anche di sgarrare spesso: il cibo in eccesso che quindi assume, esprime il bisogno di compensare il troppo dovere con il piacere alimentare. Così, mentre Barbara si arrovella nelle domande e si chiede cosa voglia veramente, il suo corpo le invia gli unici messaggi che possano davvero aiutarla, messaggi provenienti dal profondo dell'anima.
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Ascoltarli è la sola strada per rispondere alla domanda con cui Barbara termina il suo racconto. Occorre percepire bene il disagio e smettere di cercare le risposte con la ragione, che crea solo un inutile rumore di fondo. Quello che deve sapere è già dentro di lei, e si sta esprimendo nel corpo: ha bisogno di più piacere e di fare chiarezza sul lavoro, dove non regge la pressione. Non può essere contemporaneamente super lavoratrice, super mamma e studentessa modello; prima ne avrà consapevolezza, prima smetterà di subire e di somatizzare.
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