Amori malati: ecco come uscirne
Coppia e amore

Amori malati: ecco come uscirne

Troppe persone, soprattutto donne, vivono per anni imprigionate in amori malati: ma allontanarsi da queste relazioni sbagliate non è difficile se sai come fare

Cosa ci trattiene in un rapporto di coppia che ci fa soffrire? Prima di tutto l’idea romantica che la felicità non possa che venire da qualcuno e da qualcosa. Il vero amore ha un altro scopo: serve a incontrare se stessi. Quando impariamo a farlo, senza cercare di migliorare o cambiare i lati di noi che non ci piacciono, allora ogni cosa si sistema da sé, amori malati compresi. Sia di esempio la lettera di Alessandra, una lettrice di Riza Psicosomatica, che scrive alla redazione. Ed ecco la nostra risposta.

"Soffro da molto tempo a causa di una relazione tormentata: sto male perché lui mi tradisce, sto male perché lui non mi capisce, sto male perché continuo a voler far funzionare questa relazione ma non ottengo niente. So che dovrei mollare, ma lo amo e vorrei tanto essere felice con lui. So che potremmo riuscirci. Ma come?"

Lo sguardo sbagliato rende eterni gli amori malati

Quando qualcuno afferma che sta male perché vive un amore malato, perché è stato tradito, o perché il partner non lo capisce, o per i mille altri “perché” della coppia, la verità è una cosa sola: guarda le cose con un occhio esterno. L’occhio esterno è quello che si fissa solo su ciò che accade al di fuori, che vive nel pensiero collettivo, che vive in balìa del mondo. È l’occhio che dipende, che subisce proprio per questo cronicizza il dolore degli amori malati. Ed è l’occhio più lontano dal mondo interiore, dal cervello antico...

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Non resistere, cedi al dolore e poi rinasci

Nel bosco, pur tra migliaia di piante, ognuna lavora da sola: salda sulle proprie radici, accoglie l’acqua, la luce e il nutrimento, non fa domande, non commenta ciò che accade: così una pianta cresce bene. Impara anche tu a fare lo stesso: niente domande, niente commenti, solo percepisci bene ciò che accade dentro di te. Qualcosa ti fa star male? Non combatterlo. Sta svolgendo una funzione: quella di separarti dalle tue convinzioni, di staccarti dalla tua idea romantica di felicità legata a un rapporto. Se fai resistenza rendi inutile tutto il processo. Se invece fai spazio e smetti di dibatterti tra i soliti tentativi inutili come una farfalla intorno alla candela, il dolore che ora accogli ti porterà oltre l’Alessandra che sei, ti regalerà un’Alessandra nuova. Perché la vera partita sei tu, non è lui!

Apri altre porte al nuovo: così dai l'addio agli amori malati

Se pensi che la felicità ti venga da qualcuno o da qualcosa (come un rapporto di coppia) stai sbagliando tutta la partita, stai preparando la strada ad altri amori malati. Quando una relazione è da chiudere? Quando è giunto il momento di abbandonare qualcosa di te, che prima vedevi in lui o in lei, ma che ormai non è più funzionale al tuo sviluppo. Come gli alberi che in inverno perdono le foglie. Non siamo fatti “per stare con qualcuno”: siamo fatti per incontrare noi stessi. Nella tua vita devono aprirsi porte verso nuove occasioni, nuove evoluzioni, nuovi incontri. I compagni di viaggio e di vita sono certo importanti, ma l’unica figura con cui dobbiamo stare bene siamo noi stessi. Stare con se stessi nel modo giusto è la sola partita che conti davvero nella vita.

Lo sguardo attento fa tramontare gli amori malati

Il modo giusto di farlo, il modo giusto di stare con se stessi consiste nello svuotare, non nel riempire. Serve un’Alessandra vuota, sempre più vuota. "Oggi sono stata vuota? Bene. È una buona giornata".
"Vuota" vuol dire che non hai più un giudizio, un parere da darti, un commento da fare su quello che affiora in te. Non combatti più contro i tuoi stati interni, non vuoi correggere le cose, non vuoi dirigerti. Quello che fanno gli altri non ti interessa. L’occhio è attento al mondo interno. Questo è il modo giusto di stare con se stessi. Nessuno, Alessandra, ti può rendere felice, nessuno al mondo. E d’altro canto nessuno può renderti infelice, se non temporaneamente. La domanda da farsi è un’altra: "Sto realizzando me stessa?". Perché puoi avere l’uomo dei tuoi sogni, ma se non sai riposare dentro di te, non puoi realizzare il tuo destino. E non puoi liberarti degli amori malati, perché tu stessa li trattieni e li rafforzi. Al contrario, uno sguardo aperto, lucido e consapevole li fa sfumare all'orizzonte in pochissimo tempo.

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