Star bene con sé stessi dipende da noi e dalla sintonia con il nostro mondo interiore: ma proprio per questo la felicità è sempre a portata di mano
Ci sono momenti della vita in cui tutto va come deve andare, la felicità è con noi e i contrattempi risolti con facilità. Altre volte invece sembra che nulla vada per il verso giusto e ci sentiamo persi: la felicità sembra un miraggio. Perché tutto questo? La storia di Sonia può aiutarci a rispondere: “Per tanti anni ho creduto di avere una vita perfetta: un marito stupendo, un buon lavoro e una seconda mamma come suocera. Era tutto talmente bello che mi rifiutavo di ascoltare quella vocina dentro di me che mi metteva in guardia e che agitava le mie notti in cui alternavo insonnia e sonno senza sogni. Una sera a cena una mia amica mi racconta che dopo anni di crisi con il marito e voci maligne sui suoi tradimenti ha deciso di assumere un investigatore privato, scoprendo così che le voci erano vere. “Che avresti fatto al mio posto?” mi ha chiesto.
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“La domanda ha continuato a rimbalzarmi nella mente, come se la cosa riguardasse anche me. Un giorno, ruppi gli indugi decisi di piazzare una microspia nella macchina di mio marito, ripetendomi che era solo perché volevo fare un gioco innocente. Ecco però che il gioco si rivelò un incubo e scoprii che mio marito mi tradiva da anni, addirittura con la compiacenza di mia suocera. Ero a pezzi. Dopo qualche mese, anche grazie alla psicoterapia ho capito che quello che io non avevo voluto vedere, lo aveva visto la mia anima: quell’insonnia perenne, quelle voci interiori erano il suo tentativo di dirmi “Svegliati!”. Quell’assenza di sogni era la mancanza di contatto col mio inconscio. Decisi così che se era stato il mio istinto a farmi acquistare quella microspia, sarebbe stato il mio istinto a guidarmi nella mia nuova vita: mi tagliai i capelli, comprai abiti nuovi, cominciai a far sport. A poco a poco mi lasciai andare a quel cambiamento che, nato da dentro, mi regalava ogni giorno una felicità prima sconosciuta”.
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Che cosa ci rivela la storia di Sonia? Che l’anima sa e vede cose che noi non vediamo e, quando perdiamo il contatto con lei, ci manda dei messaggi: l’insonnia di Sonia, quell’insoddisfazione che sentiva nel profondo, quelle “voci” che tolgono il sorriso: Sono tutti stimoli che ci aiutano ad evolvere, che ci consentono di riprendere contatto con quelle tre funzioni della psiche che in questa nostra epoca sembrano dimenticate: