Le allergie alimentari dei più piccoli
Una fra le allergie alimentari più diffuse nei bambini molto piccoli è quella al latte e derivati, dopo l'assunzione di questi alimenti neonati o lattanti possono presentare reazioni come orticaria, coliche, diarrea e disturbi respiratori. Questa è un'allergia che spesso si presenta in soggetti minori di due anni e poi scompare con la crescita. Sono molti però gli alimenti che possono scatenare reazioni allergiche, anche in bambini più grandi e adolescenti.
Alimenti più a rischio per le allergie
Ecco gli alimenti più a rischio, che andrebbero somministrati gradualmente e a piccole dosi al bambino soprattutto nel periodo dello svezzamento (a partire dai 4-5 mesi), momento più delicato per l'instaurarsi delle allergie:
- Uova, arachidi e noci, pesci (merluzzo) e crostacei
- Fragole, pomodori, patate, agrumi, legumi (fave, fagioli, ecc.)
- Nei soggetti predisposti anche la soia può dare allergia
- Tra le carni il pollo (per chi è allergico alle uova), il manzo (per chi è allergico al latte), la carne di maiale e i salumi
- Il frumento e i derivati (pane, pasta): contengono glutine.
Consigli dietetici per evitare le allergie alimentari
- Assumere periodicamente fermenti lattici (per cicli di due settimane) oppure un vasetto di yogurt al giomo per regolare la risposta immunitaria e conservare l'intestino attivo e "pulito" da batteri ed eventuali focolai. Questo è consigliato non solo in presenza di intolleranze ma anche in caso di allergia
- Ridurre o evitare tutti i cibi conservati, colorati artificialmente, precotti o troppo conditi, soprattutto se con grassi animali, per prevenire una ipersensibilizzazione dell'organismo. Meglio non dare al bambino troppe patate, salumi, le creme spalmabili e gli alimenti che contengono soia, arachidi, noci e nocciole. Attenzione anche ai cibi ricchi di istamina e a quelli che ne favoriscono il rilascio, come pomodori, formaggi fermentati. cioccolato, banane.