Se alterni abbuffate a digiuni potresti anche avere dei disturbi digestivi che non ti permettono di alimentarti regolarmente: l'omeopatia ti viene in soccorso
In certi momenti particolarmente stressanti della vita può capitare che la fame aumenti in modo incontrollabile; così, per sopperire, dopo le abbuffate scattano i digiuni. Naturalmente, in questo modo si fatica a tenere sotto controllo il peso. Succede anche a Sarah, che ha scritto alla redazione di Dimagrire. “Da qualche mese alterno momenti in cui ho talmente fame che apro il frigo e mi abbuffo divorando qualunque cosa, ad altri in cui sono inappetente e quasi mi dimentico di mangiare. Le mie giornate sono costantemente piene di impegni, lavorativi e non solo, ma li affronto sempre con grinta e positività. Eppure in questi ultimi tempi mi capita di sentirmi affaticata mentalmente (a volte ho anche forti mal di testa), ho difficoltà a digerire correttamente, a volte mi sento appesantita e la sera fatico ad addormentarmi. Come ritrovare un appetito regolare?”.
LEGGI ANCHEAbbuffate notturne? Così smetti
L’appetito incostante e capriccioso, spesso associato a disturbi digestivi, può avere cause diverse e portare alleabbuffate. Escludendo problematiche di natura psicologica (bulimia, anoressia...) che andrebbero comunque indagate, è bene sapere che esistono diversi rimedi omeopatici per affrontare e risolvere il problema e la scelta di quale prediligere dipende dal soggetto e dalla sua situazione. In base a ciò che scrive Sarah, il consiglio è assumere Nux vomica. Si tratta di un rimedio omeopatico derivante da un vegetale che appartiene alla famiglia delle Loganiacee: regolarizza l’appetito ed è adatto soprattutto a persone dinamiche, con spiccato senso del dovere. Questo rimedio omeopatico è utile anche quando si accusano cefalee e disturbi del sonno, in particolare risvegli precoci e insonnia, a causa di flussi di idee, come se la “coda” della giornata che volge al termine continuasse a disturbarti, senza farti addormentare. Prendi il rimedio alla 9 CH, da cinque a dieci granuli una volta alla settimana.
LEGGI ANCHECome prevenire le abbuffate da stress
Tra i rimedi omeopatici utili per questo caso c’è anche Ignatia amara. Questa pianta, che fa sempre parte della famiglia delle Loganiacee, è conosciuta anche come fava di Sant’Ignazio: aiuta a ritrovare l’appetito regolare, ma è indicata soprattutto se alla “fame intermittente” e al mal di testa si aggiungono anche gli sbalzi d’umore, dovuti alla situazione stressante. Il rimedio si prende sempre nella diluizione alla 9 CH, da cinque a dieci granuli, una sola volta alla settimana.