Chi ingrassa non è appagato da ciò che mangia e usa il cibo come un anti-stress
Che cosa mi piace? Questa è la domanda che ci dovrebbe accompagnare quando stiamo per sederci a tavola.
Pensate che invece più del 90% dei cibi che assumiamo vengono mangiati meccanicamente, di corsa, senza alcuna consapevolezza e senza gustarli per davvero.
Chi ingrassa non si gode ciò che mangia e dopo un po' abitua il cervello a considerare il cibo come un riempitivo, un calmante dello stress, qualcosa cui rivolgersi ogni volta che si sente insoddisfatto, frustrato, scontento.
Al contrario i sondaggi dicono che chi impara a godersi colazione, pranzo, cena e spuntino ha buone probabilità di dimagrire senza soffrire. Per quanto riguarda la cena, le donne sposate sembrano avere i maggiori problemi in tal senso: infatti più del 70% di loro non riesce a gustarsi come dovrebbe il pasto: il piacere è sopraffatto dalla necessità di servire marito e figli, di alzarsi da tavola per prendere le varie portate, di afffrettarsi poi a sparecchiare e sistemare la cucina.
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Bisogna ritagliarsi uno spazio ben preciso mentre si mangia. Poche regole ma importanti:
Maria, 43 anni, invia una lettera alla redazione di Dimagrire, mensile di Riza dedicato a chi vuole perdere peso e mantenersi in linea: «Mi sono accorta che non mi godevo mai veramente quello che mangiavo o perché dovevo alzarmi per guardare la cottura o per togliere le cose dal forno o per rispondere al telefono. A fine pranzo non ero mai soddisfatta». Maria si è accorta di assumere molti cibi anche senza provare alcun desiderio per loro. Anzi, spesso li mangiava addirittura con fastidio. La stessa Maria scrive che, osservandosi, ha imparato a sentire attrazione per certi cibi e repulsione per altri: «Ora a tavola mi metto comoda e gusto le pietanze, non mi alzo per nessun motivo. Mangio soltanto le cose che mi attraggono, mentre prima, sedendomi e alzandomi, finivo per mangiare tutto senza essere mai sazia.»
Per dimagrire dobbiamo diventare osservatori di noi stessi e aver cura dei nostri desideri. Imparare a mangiare ciò che desideriamo e a non subire il cibo è la via più importante per dimagrire. Mangiare quello che ci piace vuol dire prendersi cura di sé.
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A tavola bisogna diventare egoisti come i bambini. Fateci caso: i piccoli non vogliono che nessuno assaggi dai loro piatti. Sono capaci di fare capricci tremendi se qualcuno gli ruba il cibo. Noi dovremmo imitare il loro comportamento: sederci a tavola senza mai alzarci dalla sedia, gustarci quello che assumiamo e scegliere solo le pietanze che desideriamo davvero. E chiederci: stiamo mangiando qualcosa che ci piace? Se sì, siamo sulla strada giusta.