Più ti ripeti che devi dimagrire, più il desiderio di cibo aumenta. Per dimagrire non bisogna pensarci.
Secondo una recente ricerca inglese, chi ha in testa il pensiero di dimagrire, finisce per ingrassare sempre di più.
Giuliana, (40 anni) in una lettera spedita alla redazione di Dimagrire racconta:
«Tutti i giorni nella testa avevo un tarlo, una specie di pensiero che mi diceva, soprattutto al mattino: oggi devo mangiare solo cibi ipocalorici. Più questo pensiero si affacciava dentro di me e più scattava qualcosa che mi portava a divorare senza fame qualcosa di piacevole e di stimolante». Insomma, come scrive Giuliana, più pensiamo al cibo da non assumere, più il solo fatto di averci pensato ci porta automaticamente a desiderarlo e a mangiarlo.
Mentre ci diciamo: "Oggi devo evitare certi cibi", queste parole li evocano e ci spingono a mangiarli. Giuliana lo ha imparato sulla sua pelle.
Giuliana ha fatto, senza saperlo, quello che consigliava la ricerca anglosassone e cioè non pensare al cibo.
Lo stato di estraneità dal pensiero, dai ragionamenti, le ha fatto percepire di essere un'altra donna, non la solita che conosceva. È bastato cambiare l'atteggiamento mentale, uscire dai pensieri, per accorgersi che il suo femminile non aveva bisogno di cibo per realizzarsi.
Ogni volta che pensiamo al cibo, anche se per dirci "non devo mangiare", scatta automaticamente dal "centro della fame" posto nel cervello, lo stimolo ad assumere più alimenti.
Quindi, ogni volta che arriva il pensiero dobbiamo creare uno stato di estraneità interiore, come se ci affidassimo a una sensazione di vuoto. Come quando guardiamo un panorama: ci annulliamo nell'osservazione dell'insieme e perdiamo la sensazione dello spazio e del tempo.
Questo senso di estraneità, questa totale assenza di pensieri e obblighi è la premessa indispensabile per eliminare il sovrappeso.