Liquirizia fitoterapica: modi d’uso, benefici, controindicazioni
Erbe e fitoterapia

Liquirizia fitoterapica: modi d’uso, benefici, controindicazioni

Le radici di liquirizia sono utilizzate da millenni per curare tosse, disturbi al fegato, intossicazioni alimentari: scopri tutte le sue proprietà

Liquirizia: cos'è

La liquirizia (Glycyrrhiza glabra, dal greco glykys = dolce e rhiza = radice) è una pianta erbacea delle Fabacee originaria dell'Asia sudoccidentale e delle regioni mediterranee, usata da millenni nella medicina popolare di molte culture. Nei testi antichi di Medicina Tradizionale Cinese le sue radici dal gusto gradevole sono raccomandate per curare numerosi disturbi, dalla tosse ai disturbi epatici e alle intossicazioni alimentari, ma la pianta compare anche nei testi medici Assiro-Babilonesi, in quelli Latini e Greci e in quelli Induisti. In Europa l'uso erboristico della liquirizia è arrivato solo nel 1400, ad opera dei frati Domenicani, che avevano scoperto le qualità terapeutiche delle sue radici durante i viaggi intrapresi per catechizzare le genti. Di questa bella pianta erbacea dalle infiorescenze a spiga violetti si utilizzano le radici e i fusti sotterranei.

I principi attivi della liquirizia

Ricca di flavonoidi, in particolare glicirizzina, un glicoside antinfiammatorio, antivirale e gastroprotettore usato in farmacologia contro l'ulcera peptica, la liquirizia contiene vitamine del gruppo B (tiamina, riboflavina, niacina e acido pantotenico), vitamina E, beta-carotene e colina, sali minerali (calcio, ferro, fosforo, magnesio, potassio, selenio, silicio, zinco), glabridina, timolo, fenolo, acido ferulico e quercetina che le conferiscono numerose qualità terapeutiche.

Liquirizia: antiinfiammatoria

La liquirizia è un ottimo rimedio naturale contro le infiammazioni cutanee: i suoi effetti inibitori sul rilascio di istamina a livello dei mastociti aiutano a risolvere rapidamente patologie cutanee come dermatiti ed eczemi e a ridurre la psoriasi. L'azione antinfiammatoria della liquirizia è utile anche in caso di asma, e psoriasi, eczemi, e artriti reumatoidi. In commercio sono reperibili numerosi preparati per pelli sensibili a base di estratti di liquirizia, ad azione protettiva, lenitiva e antibatterica.

Digestiva

La liquirizia ha un'azione lenitiva sulle mucose gastro-enteriche, utile in tutti i casi di bruciori di stomaco, gastriti, ulcera gastrica, stitichezza e coliche. Inoltre favorisce la disintossicazione del colon, per questo è il rimedio più adatto quando i sintomi dominanti sono nausea, emicranie digestive e dispepsia.

Ottima in caso di intolleranze alimentari, la liquirizia agisce su due livelli del problema: da una parte stimola la produzione di bile e la funzionalità epatica di smaltimento delle tossine, dall'altra avrebbe, secondo numerosi studi, la capacità di ridurre i sintomi allergici e un effetto di potenziamento sui livelli di cortisolo, l'ormone dello stress.

Antivirale

Numerosi studi condotti in vitro hanno dimostrato che la glicirizzina contenuta nella liquirizia esercita un'efficace attività antivirale, in grado di inibire la replicazione in vitro del virus della varicella e dell'herpes zoster. Studi di laboratorio condotti in Giappone, hanno dimostrato l’efficacia della glicirrizina anche nel trattamento delle epatiti virali di tipo A, B e C.

Epatoprotettrice

L'azione antiossidante della liquirizia migliora sensibilmente l'attività epatica: studi clinici hanno osservato che l'assunzione di estratto secco di liquirizia per un mese ha prodotto un aumento del glicogeno epatico e una riduzione dei trigliceridi e transaminasi, stabilizzando le normali funzioni del fegato.

Immunostimolante

La liquirizia aiuta a migliorare l'efficienza delle difese immunitarie, perché aumenta i livelli di interferone, un agente antivirale che, insieme all'acido glicirizzico, stimola l'azione delle cellule del sistema immunitario, contrastando sia virus infettivi come l’influenza e le infezioni batteriche.

Antitumorale

Studi condotti su animali e colture cellulari hanno dimostrato che la glicirrizina e l’acido glicirretinico hanno attività inibitoria contro certi tipi di tumore. Inoltre gli studi condotti su animali hanno dimostrano che la somministrazione orale di glicirrizina risulta protettiva contro i tumori della pelle indotti da sostanze tossiche come il benzopirene e gli esteri forbolici.

La liquirizia protegge il sistema cardiovascolare

Numerosi composti isolati dalle radici di liquirizia (in particolare la glabridina) si sono mostrati efficaci contro il colesterolo e l’arteriosclerosi. L'effetto protettivo è dovuto in particolare all'inibizione degli enzimi ciclossigenasi e lipossigenasi.

Espettorante

La liquirizia è un ottimo espettorante contro il muco che intasa le vie respiratorie efficace in tutti i casi di tosse e raffreddore congestizio. L'effetto lenitivo degli estratti di liquirizia fa sì che vengano usati come eccipienti nelle compresse per curare le affezioni del cavo orale, in particolare quelle mucose della gola e dell'esofago.

Come assumere la liquirizia fitoterapica

La liquirizia può essere assunta in decotto in caso di tosse, virus respiratori o mal di stomaco. Nelle patologie è invece preferibile ricorrere alle formulazioni fitoterapiche come la Tintura madre, da assumere sotto controllo medico.

  • Per preparare il decotto versa in una tazza d'acqua fredda un cucchiaio da tavola di radice di liquirizia, poni il pentolino sul fuoco e porta ad ebollizione. Lascia bollire per 5 minuti, poi spegni e lascia in infusione per circa 10 minuti. Filtra l’infuso e bevi.
  • La formulazione in tintura madre è assunta generalmente nella posologia di 30 gocce in mezzo bicchiere d'acqua di tintura madre in poca acqua due volte al giorno.

Liquirizia: controindicazioni

Data la potenza dei suoi principi attivi, la liquirizia e i suoi estratti vanno usati in quantità moderata e per periodi limitati, soprattutto in caso di:

Gravidanza e allattamento

L'uso erboristico della liquirizia e il consumo dei suoi estratti sotto qualsiasi forma vanno evitati in gravidanza e allattamento: secondo numerosi studi, oltre ad aumentare il rischio di parto prematuro o aborto spontaneo, la glicirrizina può avere effetti nocivi a lungo termine sullo sviluppo del feto, danneggiando il sistema cognitivo e il QI, o favorendo la comparsa di disturbi della memoria o il Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività (A.D.H.D.).

Disturbi cardiovascolari

Chi soffre di disturbi cardiovascolari e ipertensione deve consumare la liquirizia con parsimonia: l'uso elevato di liquirizia può portare a complicazioni come aritmia cardiaca e insufficienza cardiaca congestizia in alcune persone. La riduzione del metabolismo dei corticosteroidi indotta da un'elevata assunzione di liquirizia aumenta infatti l’attività del cortisolo a livello renale e abbassa i livelli di potassio nel sangue, causando pericolosi effetti ipertensivi.

Patologie ormonali

Dato il suo effetto estrogenico, la liquirizia e i suoi estratti possono peggiorare patologie ormono-sensibili come i tumori al seno e alle ovaie o i fibromi uterini. Nell'uomo, l'elevato consumo di liquirizia può influenzare negativamente i livelli di testosterone e ridurre l'interesse per il sesso.

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