Mangia insalate di semi, germogli e agrumi purificati con le gemme di rosmarino, liberati dalle scorie con lo zolfo e questo prezioso organo ringrazierà
In primavera è sempre consigliabile una pulizia profonda del fegato e della cistifellea, che migliora anche l’attività di pancreas, intestino, reni e aumenta il benessere di tutto l’organismo. Ecco i suggerimenti fondamentali da seguire per una settimana: prevede l’assunzione di gemmoderivati, di oligoelementi e delle verdure di primavera, le più ricche di vitamine utili al fegato.
È preparato con i germogli di rosmarino ed è il miglior “antiage” per disintossicare il fegato stanco. I giovani getti di rosmarino che si nutrono ora del sole primaverile sono dotati di un’azione specifica sul fegato. La posologia è di 50 gocce in mezzo litro d’acqua, da assumere a sorsi durante la giornata oppure in un bicchiere d’acqua prima di colazione, per i 7 giorni di cura depurativa e, se vuoi, per tutto il mese.
Zolfo è l’oligoelemento detossificante epatico generale, utile come trattamento di base: prendine una fiala al giorno per una settimana (se stai seguendo il trattamento depurativo da 7 giorni) oppure assumine una fiala 3 volta la settimana per 4 settimane (per esempio, lunedì, mercoledì e giovedì).
Tra tutti i colori della primavera, quello predominante è il verde, che non dovrebbe mai mancare nelle pietanze, mentre il sapore che in primavera risveglia la digestione e il metabolismo del fegato è l’aspro. Ecco allora un breve elenco degli alimenti da portare in tavola ogni giorno, in particolare se si sta seguendo la dieta disintossicante da una settimana. Il limone, in particolare la scorza interna: va grattugiata sulle insalate o usata per la preparazione di decotti e infusi.
Le insalate verdi, come la lattuga, ma soprattutto la rucola, che è riscaldante e riattivante della digestione, vanno gustate come antipasto insieme a olive (energetiche) e sedano (rinfrescante e drenante) condite con una spruzzata di aceto di miele, con il succo del limone e un pizzico di cipolla rossa (disinfettante), rinunciando all’olio d’oliva per 7 giorni.
Nelle insalate non devono mancare semi e/o germogli, per esempio quelli di alfa alfa o erba medica (Medicago sativa), erba drenante che risolve i gonfiori addominali. Utili anche i suoi semi. Meglio metterli in ammollo per qualche ora prima di consumarli; oppure si usano i semi di sesamo. Particolarmente indicati in questo periodo sono anche i germogli di soia verde capaci di neutralizzare le tossine dell’alcol e del primo calore primaverile, che si depositano proprio a livello epatico.