In infuso o in tintura la liquirizia funziona come un antibiotico naturale, grazie ai flavonoidi, alle resine e ai minerali di cui è ricchissima
La liquirizia a scopo curativo è nota da tempo; gli estratti della radice della pianta, sotto forma di prodotti secchi o liquidi, come la tintura di liquirizia, si impiegano tradizionalmentecontro disturbi respiratori, come asma e bronchiti, e affezioni gastrointestinali, come gastriti e ulcere. Merito del contenuto di resine, minerali e flavonoidi della pianta, che le conferiscono proprietà antinfiammatorie, emollienti ed espettoranti.
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Proprio a due flavonoidi, chiamati isoliquiritigenina e liquiritigenina, si dovrebbero le virtù antibatteriche della liquirizia. Una sperimentazione pubblicata sulla rivista Phytotherapy Research ha dimostrato recentemente che gli estratti di liquirizia rendono più efficace l’azione di alcuni antibiotici e potrebbero perciò essere d’aiuto contro le infezioni causate da batteri resistenti ai farmaci.
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Contro le patologie respiratorie tipiche della stagione, è utile bere 1-2 volte al giorno un decotto preparato con un cucchiaino di liquirizia sminuzzata fatta sobbollire per 5 minuti. In caso di gastrite o infiammazione intestinale, invece, usa la tintura madre di liquirizia: 30 gocce sciolte in un bicchiere d’acqua, 2 volte al giorno, al bisogno.