È un tonico naturale che migliora la concentrazione, il metabolismo e l'umore senza indurre nervosismo e insonnia. Assumilo in capsule o come tisana mattutina
Noto nella medicina cinese col nome di “corteccia dei cinque supplementi”, proprio per indicare la sua equilibrata azione ricostituente su tutti gli organi, l’eleuterococco è usato da secoli come tonico, energetico, regolatore del sonno e immunostimolante. Vediamo di cosa si tratta.
L’eleuterococco senticosus è un arbusto che cresce spontaneo nella taiga, soprattutto in Mongolia e Siberia. Per questo è chiamato anche “ginseng siberiano”. Con il ginseng ha in comune molte proprietà tonificanti, ma decisamente più leggero. Ha fiori di colore giallo-viola e bacche carnose nero-rossastre. Ma i principi attivi dell’eleuterococco sono contenuti nelle sue radici che, quindi, sono utilizzate a scopi terapeutici in fitoterapia.
Conosciuto soprattutto per le sue capacità di migliorare la lucidità mentale, l’eleuterococco è usato soprattutto per la concentrazione e l’attenzione, nello studio e anche nel lavoro. È un adattogeno, ovvero migliora la risposta dell’organismo in relazione alla fatica. Utile in caso di stress psico-fisico e sovraffaticamento, poiché combatte la stanchezza, risollevando le energie. Questo rimedio è utilizzato in caso di debolezza e astenia, oppure per riprendere le forze in convalescenza dopo un’influenza. Inoltre, grazie alle sue proprietà rinvigorenti, è utile come rimedio naturale se si soffre di pressione bassa.
Ricco in polisaccaridi, l’eleuterococco rinforza il sistema immunitario: rinvigorisce i globuli bianchi e aumenta il numero di linfociti T; inoltre è in grado di migliorare la circolazione sanguigna. Ottimizza così la resistenza dell’organismo agli attacchi esterni e di adattamento a cambiamenti climatici e stagionali, aumentando la resistenza al freddo. È indicato, quindi, per prevenire le influenze e per contrastare le malattie infettive.
L’eleuterococco, oltre a stimolare il metabolismo, ha un’azione defaticante sulla muscolatura e aumenta la capacità di resistere agli sforzi fisici, migliorando così la performance sportiva. Per questo motivo veniva utilizzato nell’ex Unione Sovietica come integratore alimentare per gli astronauti, nei lunghi periodi di permanenza nello spazio, e per gli atleti russi, famosi per le loro imprese sportive. Questa pianta può essere usato da chi pratica sport, prima o durante un allenamento o una gara.
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L’estratto di radice di eleuterococco favorisce il recupero psicofisico nei periodi di ridotta capacità di rendimento e di concentrazione e nei cambi di stagione, quando lo stress si fa sentire maggiormente.
Particolarmente adatto alle donne, per la sua azione anti-stress e di riequilibrio dell’energia, in caso di ansia o depressione, l’eleuterococco agisce come tonico “gentile”, migliorando l’assetto corpo-mente, senza però aumentare l’agitazione o disturbare il sonno. Il risultato è un miglioramento del tono dell’umore. È anche un afrodisiaco, poiché stimola le ghiandole sessuali, favorendo la secrezione degli ormoni. Attenzione: diminuisce l’effetto dei contracettivi assunti per via orale.
L’estratto di eleuterococco si trova in erboristeria e negozi specializzati in prodotti naturali, ma anche in farmacia, in varie composizioni. La preparazione più comune è quella in fialette. L’eleuterococco può essere assunto anche in estratto secco standardizzato a base di eleuterosidi B ed E, al dosaggio di 300-400 mg al giorno (2 capsule al dì). In alternativa si può anche prendere in forma di tintura madre (40 gocce due volte al giorno, meglio in soluzione idroalcolica). O ancora come tisana appena svegli (fare bollire un cucchiaino di radice in acqua per 5 minuti e poi lasciare riposare altri 5; filtrare e bere). È preferibile assumere il rimedio al mattino, per non interferire con il sonno. L’integrazione va continuata per due mesi, poi interrotta per due settimane e, se necessario, ripetuta. In ogni caso, per una posologia personalizzata in base alle proprie esigenze, interpellare un esperto di fitoterapia, che può essere un erborista, un naturopata o un medico che conosca le proprietà delle piante.
È preferibile evitare l’assunzione di eleuterococco, se si soffre di insonnia, ipertensione, tachicardia e mal di testa. È bene non farne uso per le donne in gravidanza, o che stanno allattando, e anche per bambini. In caso di diabete, se si assume insulina, è necessario confrontarsi con il medico. Interferisce anche con altri farmaci, come antibiotici, diuretici, barbiturici, ansiolitici e psicofarmaci.