Il cervello non è fatto per pensare troppo, ma per agire nel modo che ti contraddistingue: solo così si concentra
Capitano a tutti delle giornate nelle quali la nostra attenzione sembra essere risucchiata altrove, come quando rileggiamo più e più volte la stessa frase di un libro e non ci resta in mente. Che cosa sta succedendo? Semplice: la nostra capacità di concentrazione sta latitando.
Perché succede? I motivi possono essere diversi: forse ci sono troppe distrazioni, troppi rumori, oppure la mente è occupata da qualche pensiero o problema da risolvere. Ma può anche essere che quel che stiamo leggendo in realtà non ci interessa; come che sia, sappiamo che la concentrazione è fondamentale per qualsiasi attività lavorativa o di studio e che la sua mancanza è un grosso problema. Del resto, la concentrazione è fondamentale a evitare errori o per riuscire a immagazzinare informazioni utili, ci permette di focalizzarci su un compito, ignorando gli avvenimenti esterni. Da qualche anno però, i continui stimoli e i vari input provenienti da tutti i sistemi tecnologici di cui ci attorniamo, pc, telefoni cellulari, tablet non fanno altro che infierire sulla nostra attenzione mettendo sotto pressione il nostro sistema conscio e subconscio.
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Della miriade di stimoli, informazioni e segnali provenienti dal mondo esterno, che noi percepiamo attraverso i nostri organi sensoriali, solo una piccolissima parte raggiunge la nostra consapevolezza; il nostro cervello le filtra operando una selezione naturale di tutte le informazioni che sono a noi utili e funzionali alla nostra vita. Attraverso un processo selettivo, il sistema conscio-inconscio focalizza la nostra attenzione solo su alcune informazioni o segnali permettendoci di concentrarci solo su ciò che è importante e lasciando nello sfondo il resto.
I bambini, come aveva già dimostrato la celebre pedagogista Maria Montessori, già a poche settimane manifestano la capacità di concentrarsi su stimoli esterni come i movimenti di un oggetto nelle vicinanze della culla e quando sono più grandi, riescono a svolgere giochi "in moto perpetuo", essendo completamente assorbiti dall’attività; né i rumori esterni né i richiami delle maestre o dei genitori riescono a distoglierli dal lavoro.
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In realtà per il nostro cervello risolvere i problemi e assolvere agli impegni è la normalità, è ciò che sa fare davvero bene. Quando noi abbiamo delle difficoltà di concentrazione quindi, possiamo affermare che queste provengono sempre dal modo in cui noi affrontiamo i nostri impegni e non dal funzionamento della mente. Affrontare i nostri impegni con eccessivi pensieri, attese, obblighi o proibizioni spesso producono degli input contraddittori, delle resistenze e dei conflitti interiori che affaticano il nostro cervello, lo stressano, causando una scarsissima concentrazione.
ATTENZIONE AL RESPIRO | Concentrarsi sul respiro è una delle soluzioni più rapide ed efficaci per ritrovare la concentrazione. Prova a chiudere gli occhi e respira profondamente, cerca di rilassarti e prova a pensare alla sola aria che piano piano entra ed esce dalle tue narici. Pochi minuti basteranno: poi, torna all'attività che stavi eseguendo. |
IMMAGINA UN LUOGO DEL CUORE | Prova a immaginarti in un posto che i piace, che ti trasmette pace e serenità, magari in un posto isolato dove ami solitamente passare del tempo in solitudine. Visualizza e "perditi" in quel luogo; in breve, noterai che la concentrazione migliora. |
CONCEDITI DELLE PAUSE | Prova a fare una camminata, fai due chiacchere con i colleghi, allontananti dall’attività che stai svolgendo e fai altro: staccare ogni tanto è necessario. Alcuni psicologi dell’Università dell’Illinois hanno dimostrato che le performances di chi lavora senza pause sono più scadenti di coloro che si concedono anche solo dei piccoli break. |
PERDITI E VAGA CON LO SGUARDO | Concentrazione non vuol dire essere ossessionati da un problema; anzi per paradosso lo sguardo deve diventare disattento, si deve perdere nelle cose come se fossero un immenso panorama. Per quanto sembri strano, la concentrazione aumenta se la distrazione è "ammessa". |
ASCOLTA IL CORPO | Siediti e chiudi gli occhi, concentrati sul tuo corpo, ascoltalo, punto per punto, arto per arto. Concentrati prima su una gamba, cercando di percepirla, poi prova a visualizzarla, sentirla, ascolta le sensazioni che provengono da li. Se arrivano pensieri, non scacciarli ma continua a mantenere la tua attenzione sulla gamba. Passa poi ad un’altra parte del corpo fino a quando non percepirai il tuo corpo nella sua totalità, infine apri gli occhi. La percezione corporea crea automaticamente le basi di una concentrazione davvero spontanea. |