Molti ragazzi si comportano come se della scuola non importasse nulla, ma tutti sono portati ad apprendere: ecco come scoprire le vere cause del mal di scuola e dar loro gli stimoli giusti
Passa molte ore sui libri ma il rendimento è scarso; trascorre il pomeriggio su Facebook; fa mille attività e la sera crolla davanti al libro. Risultato: voti bruttini, professori che si lamentano e noi con una bel mal di pancia per la preoccupazione. Viene istintivo pensare di aver messo al mondo uno scansafatiche….
Una scuola spesso "lontana" dai ragazzi, ma non solo...
Tutti hanno una disposizione naturale a imparare, la loro mente è molto plastica e ricca di potenzialità, mai come a questa età vivono di passioni e tra le molte cose cui possono legarsi, può esserci anche una materia scolastica: la storia come la fisica. Per questo proviamo a resistere alla tentazione di colpevolizzare o criticare troppo un figlio che ha difficoltà a scuola, ma cerchiamo di andare più a fondo, fornendogli gli stimoli adatti. Spesso il ragazzo può sentire l’esperienza dello studio slegata dai suoi progetti di vita del momento. Oppure ha difficoltà a inserirsi nel gruppo dei compagni. Le ragioni possono essere davvero tante. Impariamo a conoscerle.
Il problema: scarso interesse
La scuola è sempre più lontana dalla realtà degli adolescenti: da un lato computer, videogiochi, sms, dall’altro libri zeppi di nozioni da memorizzare, materie vecchie e ostiche. Due mondi opposti che viaggiano a velocità diverse.
L'idea: condividi con lui le tue passioni
Spesso i programmi scolastici privilegiano la quantità alla qualità, trascurano talenti personali e capacità potenziali. Trasmettiamo allora noi ai nostri figli l’interesse per il sapere, stimoliamo la loro curiosità, accendiamo la scintilla dell’immaginazione. Come? Basta suggerirgli un pensiero che ci ha colpito, un bel libro che abbiamo letto, una musica o una canzone che abbiamo ascoltato con piacere, una mostra che ci ha emozionato. Ogni ragazzo è diverso, ha talenti diversi e come unico obiettivo ha di far germogliare la sua identità con tempi e modi suoi.
Il problema: aspettative eccessive
Se il ragazzo si sente investito da parte dei genitori di aspettative esagerate, di un interesse per lo studio eccessivo, può essere colto da ansia da prestazione, e la sua mente può ribellarsi.
L'idea: dialogo e bando alle prediche
Questo deve essere il messaggio per capire cosa gli frulla nella testa, per capire se ha delle difficoltà oggettive o se invece è emotivamente distaccato. La simpatia ma soprattutto la stima profonda del papà è una benedizione nei confronti del figlio adolescente. Per lui è terribile l’ombra di un padre che lo ridicolizza o non crede in lui.
Problema: ha paura del confronto con gli altri
Il desiderio di affermazione, che stimola l’apprendimento, è inibito dal senso di inferiorità o dal timore di conseguenze se entra in competizione con i compagni. Rifiutando il confronto, si sottrae alla delusione di una riuscita inferiore alle aspettative.
L'idea: fallo studiare con un compagno
Invitiamo compagni diversi a casa a studiare con lui e facciamo attenzione se c’è un brusco calo del rendimento scolastico. Potrebbe essere diventato vittima di un gruppo di compagni prevaricatori.