Quando vediamo la sua stanza e ci arrabbiamo per il “macello”, dobbiamo pensare che si tratta di una fase passeggera che può precedere una grande precisione
Pile di vestiti buttati sulla sedia, scarpe ovunque, riviste sparse a terra un po’ dappertutto… Le stanze di molti adolescenti sono così. E i genitori si disperano: “Adesso gli butto tutto, così finalmente diventerà più ordinato”. In realtà, gli adolescenti disordinati sono figli sani, anzi sanissimi. La confusione di oggetti in cui la maggior parte degli adolescenti è immersa corrisponde al caos interiore e psichico tipico di questa età, oltre che essere un modo loro, molto orgoglioso, di affermazione e differenziazione da mamma e papà, spesso molto ordinati. Non è raro che il caos dei nostri adolescenti annunci un futuro diverso, un ordine che si produrrà solo nel tempo. E che gli adolescenti più disordinati diventino poi crescendo di un ordine meticoloso, quasi ossessivo, come se il disordine nell’età dell’adolescenza servisse solo a “tener lontana “ ancora per un po’ quella mentalità iper-ordinata e perfezionista che sarebbe decisamente prematura.
Il perfezionismo fa male alla fantasia
Quello che noi chiamiamo disordine, il più delle volte, è una distribuzione tattica degli oggetti che noi non riusciamo a cogliere. E questo non solo nell’adolescenza ma già dall’infanzia: il bambolotto sta bene qui per terra perché mi protegge dai mostri, le scarpe vanno messe là, potrebbero servirmi per uscire, i giornalini li voglio tutti per terra perché leggere distesi è un po’ come sognare, i giochi li metto tutti in cerchio attorno a me perché “sa” di magico o lungo la strada, come i sassolini di Pollicino… Sono questi, per esempio, i pensieri del nostro bambino mentre noi gli urliamo di mettere in ordine la cameretta perché in tutto quel caos non sappiamo più come muoverci!
Per tuo figlio caos è vita
In Natura caos è sinonimo di vita, mentre ordine è qualcosa di meno vitale, che tende a scorrere sempre negli stessi binari. Si dovrebbe parlare di caos “intelligente”, di una confusione che ha un senso. Biologicamente, tutti i processi organici nascenti hanno un che di caotico e quando si “inquadrano” perdono moltissime variabili vitali.
La stanza come tana: specchio del cuore e della mente
Caos “fuori” e caos “dentro”: da un lato il disordine nella stanza, vita e giornate sregolate, orari sballati, molto rumore, musica ad alto volume. Dall’altro un cervello in via di crescita rigogliosa e arruffata, senza un disegno già completato, che necessita di considerare, nel suo stato nascente, infinite variabili. L’adolescente, non è in grado di riordinare i “cassetti della sua mente”, figuriamoci quelli dell’armadio!
Cosa fare in pratica
- Cercare degli accordi di massima con nostro figlio per evitare che l’accumulo superi la soglia di guardia con il rischio di venire travolti da ogni sorta di oggetto non appena apriamo la porta della sua camera. Per esempio, prevedendo cicliche operazioni di riordino e pulizia e poi, per il resto, chiudiamoci gli occhi e tappiamoci la bocca.
- Evitare, se possibile, di colpevolizzare e bloccare questa fase: è impegnativo per noi ma utile per loro. E per rincuorarci pensiamo che è soltanto un periodo, passerà.
- Evitare di sollecitare l’ordine a tutti i costi ricorrendo anche a minacce estreme tipo: “Ti faccio sparire tutto…”. Così si rischia di scatenare una reazione ancora peggiore.
Quante volte avremmo voluto chiedere un consiglio a Raffaele Morelli sui prob...