Le fibre e l’amido contenuti in fagioli, lenticchie e piselli sembrano svolgere anche un’azione vasodilatatoria e migliorano il metabolismo
I legumi sono alimenti che non conoscono stagionalità: li trovi tutto l’anno ed esistono moltissime ricette che ne esaltano il sapore e le proprietà nutritive. In molti paesi del resto i legumi rappresentano la principale fonte di sostentamento: si va, per fare qualche per esempio, dall’insalata di mais dolce con fagioli neri e pomodori di origine americana, all’hummus di ceci mediorientale, alla zuppa di fagioli italiana da gustare anche fredda. Ebbene, il fatto che convenga assumere spesso i legumi durante i nostri pasti è confermato anche alcuni studi.
Uno di questi studi, pubblicato sull’European Journal of Clinical Nutrition, condotto su pazienti diabetici, ha evidenziato che una dieta moderata in cui per tre volte alla settimana la carne rossa viene sostituita con legumi (ceci, fagioli, lenticchie e piselli…) risulta significativamente più efficace nel migliorare il quadro metabolico rispetto a quei soggetti nei quali a parità di dieta non veniva fatta questa sostituzione. Un altro studio, su Obesity Facts, condotto dall’IRCCS Istituto Auxologico Italiano, condotto su 448 bambini e adolescenti obesi, ha invece osservato che la salute cardio-metabolica dei ragazzi migliora all’aumentare del consumo di proteine vegetali (di cui i legumi sono ottime fonti) oltre che di cereali integrali. Cecilia Invitti, direttore del Dipartimento di Scienze mediche e riabilitative, coordinatore di questo studio conferma che le sostanze utili fornite dai legumi sono moltissime: potassio, magnesio, ferro, zinco, folati, polifenoli e soprattutto fibre e proteine vegetali.
Questo studio ha confermato che quanto era già emerso grazie ad altre ricerche: le fibre, insieme all’amido “resistente” (frazione dell’amido, particolarmente elevata nei legumi, non digeribile dai nostri enzimi) sono molto importanti perché modulano l’assorbimento degli zuccheri da parte delle cellule e quindi contribuiscono a controllare la glicemia. D’altro canto alcuni aminoacidi presenti esclusivamente nelle proteine vegetali (e non in quelle animali), sembrano avere un vero e proprio ruolo protettivo sul sistema cardiovascolare, in particolare sulla pressione arteriosa. L’ipotesi, ancora da confermare, è che l’azione benefica di questi aminoacidi sia dovuta al loro effetto vasodilatatorio, ossia alla capacità di mantenere elastici i vasi arteriosi. Da questo si deduce che nei soggetti a rischio per patologie metaboliche come il diabete o cardiovascolari l’indicazione a consumare legumi tre o quattro volte alla settimana, al posto della carne, si rivela sempre più fondata.