Contro le fermentazioni, largo a questi cibi
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Contro le fermentazioni, largo a questi cibi

Kiwi, pomodori, parmigiano, lenticchie decorticate, riso selvaggio: ecco gli alimenti da preferire per ridurre le fermentazioni, vere nemiche della linea

Scegliere i cibi giusti è il vero segreto per vincere le fermentazioni perché, componendo correttamente i propri pasti, si evita che l’eccesso di processi fermentativi, favoriti in primo luogo dalla presenza degli zuccheri, abbia luogo. Se la regola d’oro è dunque quella di evitare o ridurre sensibilmente saccarosio e dolci, altri zuccheri ad alta fermentabilità sono presenti in cibi sanissimi e per questo insospettabili. Molti sono vegetali, frutta, verdura, ma anche cereali e legumi, che contengono oligosaccaridi, disaccaridi, monosaccaridi e polioli: si tratta di zuccheri a catena corta che sono facilmente attaccabili dai batteri intestinali e velocemente sottoposti a fermentazione. Sono dunque cibi da ridurre o da evitare, almeno per un po’ quando si vogliono ridurre le fermentazioni. Vediamo ora quali cibi evitare e quali preferire.

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Ok ai kiwi, evita pere e mele

Sono davvero molti i frutti che, per la loro natura zuccherina, fermentano. Evita mele, pere, prugne, susine e i succhi di frutta. Promosso il kiwiche, nonostante sia ricco di fibre, non ha un’alta fermentabilità. Sì a mirtilli, ribes e lamponi. Approvati papaia e ananas, che aiutano a digerire le proteine. Via libera agli agrumi (pompelmo, arance, mandarini e limone) e alle banane. Ammessa l’uva. Da evitare la frutta essiccata e disidratata che contiene troppi zuccheri.

Sì alle lenticchie ma decorticate

Tutti i legumi (fagioli, piselli, ma anche soia) sono causa di fermentazioni intestinali. Sono però alimenti utili nella dieta. Una o due volte la settimana puoi ricorrere allelenticchie decorticate, che sono più facilmente digeribili: per migliorarne ulteriormente l’assimilabilità, contrastando i gonfiori, cucinale con dell’alloro e gustale in forma di passato, oppure ridotte in purea come base per delle crocchette vegetali.

Promossi i pomodori, no ai cavoli

Alcune verdure favoriscono la formazione di gas intestinali per la presenza di oligosaccaridi. Si tratta di broccoli, cavoli, melanzane, finocchi, carciofi, cipolla, aglio e porri, che sono dunque da evitare. Meglio allora scegliere pomodori, erbette, biete, carote, fagiolini e spinaci. Anche le patate possono essere consumate, ricordando però che sono da considerare alla stregua dei cereali e non della verdura.

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Fra i cereali l'ideale è il riso selvaggio

I cereali migliori sono quelli definiti “pseudo-cereali” come il riso selvaggio, dai chicchi scuri e allungati, che è ricco di oligoelementi preziosi per la salute intestinale. Ammessi anche amaranto, quinoa e il normale riso, che hanno anche il vantaggio di essere privi di glutine, anch’esso facilmente associato ai gonfiori. Andrebbero evitati frumento (quindi pasta e pane di grano), segale e orzo, poiché contengono fruttani e galattani, ovvero zuccheri fermentabili.

Concessi parmigiano e yogurt

Anche i latticini fermentano, colpa dello zucchero del latte, il lattosio. No dunque a mozzarelle e formaggi freschi (i meno indicati per chi soffre di gonfiori). Sono ammessi però i formaggi stagionati, come il parmigiano. Di solito anche lo yogurt è ben tollerato, grazie alla presenza di batteri che “predigeriscono” l’alimento, rendendolo di più facile assimilazione.

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