Così limiti le fermentazioni
Intolleranze

Così limiti le fermentazioni

Vediamo quali sono i rimedi naturali più indicati per trattare una tra le intolleranze in costante aumento: quella ai lieviti

Quando si parla di “lieviti”, il pensiero va immediatamente a quelli usati nella panificazione e nell’industria dolciaria per far lievitare pane, torte ecc. Ma la famiglia dei lieviti è molto ampia e presente in moltissimi alimenti, tra i più comuni e frequenti sulle nostre tavole: dagli amidacei ai cibi zuccherini o fermentati, dagli alcolici - in particolare vino e birra - ai latticini (yogurt compreso). Non è raro quindi che, alla lunga, si crei nell’organismo un sovraccarico di sostanze fermentanti, che intasa e intossica l’intestino. I sintomi con cui generalmente si manifesta questa intolleranza sono tutti collegati all’apparato gastrointestinale e comprendono in particolare: gonfi ore e pesantezza addominale, digestione lenta e difficile, spesso accompagnata da un senso di sonnolenza subito successivo al pasto, stitichezza e infezioni delle vie genito-urinarie.

Dieta “a esclusione” e cocktail omeopatico per vincere i disagi

 L’intolleranza alimentare al latte e ai suoi derivati è ogni anno sempre più in crescita e sono sempre di più le persone che incontrano difficoltà a digerire alimenti tanto nutrienti quanto pesanti. Anche in questo caso i sintomi più frequenti sono quelli a carico dell’apparato digestivo e intestinale, a causa dell’alterazione della flora batterica, la prima a risentire dell’abuso di latticini. La prima cosa da fare, quando compare una reazione anomala dell’intestino ai cibi contenenti il lattosio, è seguire una dieta a esclusione, eliminando dal proprio programma alimentare il latte e tutti i suoi derivati. Nella maggior parte dei casi, un periodo di 4-6 settimane è sufficiente per far scomparire i principali disturbi. Per un risultato più rapido e duraturo, possiamo contare sull’aiuto di quattro rimedi omeopatici. Ecco quali:

  • Allium cepa e Allium sativum 5 CH, 3 granuli 3 volte al dì per 1-3 mesi, efficace per ridurre coliche e dissenteria.
  • Calcium carbonicum 30 CH, 3 granuli una volta al giorno per un mese riducendo in base al miglioramento, per facilitare la digestione.
  • Guaiacum 7 CH, 3 granuli, 3 volte al giorno, per “sgonfiare” l’addome.

Così sedi i disordini da lievito

 I macerati glicerici utili ad alleviare i sintomi tipici dell’intolleranza al lievito sono quelli ricavati dalle gemme del mirtillo nero (Vaccinium myrtillus) e del noce (Juglans regia), in associazione tra loro. In particolare, il macerato glicerico di mirtillo nero contrasta il meteorismo causato dell’eccessiva fermentazione intestinale e favorisce il processo digestivo. Mentre il macerato glicerico di noce stimola e regolarizza l’attività intestinale, ripristinando la normale flora batterica e la distensione addominale. La posologia suggerita è di 30-50 gocce di ciascun rimedio, diluite in mezzo bicchiere d’acqua minerale naturale, da assumere 3 volte al giorno, un quarto d’ora prima dei pasti principali.

La thuja allevia la sindrome del colon irritabile

 Il rimedio più utilizzato contro i disturbi legati all’intolleranza al lievito è Thuja, capace di ridurre le infiammazioni digestive croniche, come la sindrome del colon irritabile. È indicato per ripristinare la normale peristalsi intestinale, eliminando l’alternanza di stitichezza e diarrea. Il rimedio omeopatico va assunto in diluizione alla 30 CH, 5 granuli due o tre volte al giorno per almeno un mese, riducendo progressivamente le somministrazioni in base al miglioramento dei sintomi.

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