Non farlo solo a pranzo e cena, ma anche a colazione e persino a merenda: solo così si attivano gli ormoni della sazietà che aiutano il dimagrimento
Da tempo si sa che che le persone che mangiano in fretta finiscono con accumulare più grasso e scorie rispetto a chi consuma i pasti più lentamente. I frettolosi a tavola, coloro che pranzano in piedi al bar o mentre lavorano, bloccati davanti al desk con la testa concentrata sul lavoro e non sul piatto che hanno davanti a loro, sono quindi più a rischio-sovrappeso rispetto a chi centellina lentamente il cibo da seduto. Chi mangia di fretta, inoltre, col tempo non riesce più a percepire correttamente la fame e la sazietà e, per riempire lo stomaco, è costretto ad assumere quantitativi sempre più corposi di alimenti, con un conseguente eccesso calorico.
Consigli pratici per dimagrire senza dire addio al piacere
Sistema nervoso e apparato digerente sono in stretta connessione tra di loro, ed esiste un preciso meccanismo biochimico che regola il senso di fame e di sazietà: si tratta di una sorta di “sensore” collocato nell’ipotalamo, la parte più antica del cervello, che regola il peso, la temperatura corporea, il freddo, la sete e soprattutto la fame, e ha bisogno come minimo di 20 minuti prima di attivarsi e dare alla persona il segnale di “stop cibo”. È chiaro che, se in questo lasso temporale ingurgiti compulsivamente di tutto, oltre a non saziarti introdurrai nello stomaco una mole esagerata di cibo, che affaticherà la digestione facendo dilatare il punto vita e rallentando tutte le funzioni metaboliche.
Fai questa prova: metti un orologio nella zona in cui di solito consumi i tuoi pasti e inizia a mangiare al tuo solito ritmo. Se dopo 20 minuti non ti senti ancora sazia, vuol dire che effettivamente stai mangiando troppo in fretta. Per non cadere in questa trappola, l’unica cosa da fare, sempre tenendo d’occhio l’orologio, è seguire quattro semplici regole.
Non mangiare perché è arrivata l’ora, perché gli altri stanno mangiando, perché sei annoiata…Mangia solo quando percepisci che il tuo corpo ha bisogno di mangiare, scegliendo i cibi di cui senti veramente la necessità.
Per mangiare mettiti comoda, seduta, lontano da telefono, tivù, computer, giornali, tablet. I tuoi pasti sono dei riti speciali e, se li consumi in maniera distratta, non sei consapevole dei cibi che mangi e rischi di introdurne quantità esagerate.
Quante volte ti sei chiusa in ufficio per divorare una brioche con la crema, mezza tavoletta di cioccolata o una focaccia farcita? Condividere il pasto con altri ti aiuta a essere meno vorace e a controllare di più le tue scelte alimentari.
È una vecchia regola, ma sempre efficace. Masticare anche 50- 60 volte un boccone, oltre ad alleggerire la digestione e ad aiutare le funzioni dello stomaco, ti evita di ingurgitare aria e dilata il tempo del pasto.
Il tuo pasto comprende molte portate oppure un unico, enorme mono piatto perché hai sempre tanta fame? Non è detto che tu debba divorare tutto perché forse, a ben vedere, per te mangiare tanto è solo un’abitudine. Allora fai questa prova: mettiti davanti a una tavola imbandita, siediti, e stai ferma e in silenzio, con gli occhi socchiusi, per 1-2 minuti. Poi bevi a piccoli sorsi un grande bicchiere d’acqua e, vedrai, eviterai di lanciarti in maniera compulsiva sul cibo…