Un corpo intasato dai carboidrati fatica a tornare in linea: per sbarazzarsi di queste tossine dolci usa la linfa di un albero e un dolcificante 100% naturale
Ci scrive una lettrice di Dimagrire, Eleonora: “Salve: vorrei vedermi in forma e scattante prima possibile. Ho finalmente cominciato ad occuparmi di me, iniziando anche a fare sport. Il mio peso oscilla sempre intorno ai 67-68 kg. Devo ammettere che non seguo una dieta: vuoi per un motivo, vuoi per l’altro, vuoi perché spesso le situazioni sociali mi portano a cenare fuori. Inoltre, ho appena rotto con il mio fidanzato. Questo complica tutto e tendo a riempire con il cibo il vuoto lasciato da lui, concedendomi un dolcetto in più o uno snack fuori pasto. Come potrei fare dal punto di vista alimentare in questo periodo? Inoltre soffro di gonfiore a gambe e caviglie: ho provato la betulla ma ha un terribile sapore amaro. Esiste un’alternativa? Grazie in anticipo!”.
Il problema: il vuoto d’amore
Spesso dopo un trauma affettivo le donne cercano nel cibo la dolcezza perduta. Ma gli zuccheri raffinati, soprattutto se mangiati fuori pasto, hanno effetti deleteri sulla linea.
La soluzione: disintossicarsi dalle scorie del passato
Dal punto di vista alimentare, bisognerebbe approfondire quando e con che tipo di “dolce” Eleonora, tende a colmare il vuoto affettivo; se aggiunge un dolce alla sera converrebbe fare un pasto a base di sole verdure non condite con olio e proteine: carne magra o pesce magro, per esempio, oppure latticini magri o derivati della soia. Se il desiderio di dolce arriva lontano dai pasti, meglio fare uno spuntino ricorrendo a una barretta di soia ricoperta di un sottile strato di cioccolato, come quelle che usano gli sportivi. Non dimentichiamo un aspetto chiave: “il vuoto” ha anche la funzione di rinnovarci, di depurarci, di fare piazza pulita delle storie del passato. Se tendiamo a riempirlo di cibo, non solo le cose non cambieranno, ma ci sentiremo più appesantiti. La betulla andrebbe benissimo come rimedio di ricambio; puoi prenderla in tisana con un dolcificante a zero calorie o sotto forma di linfa (non ha quasi sapore): bastano 30 gocce 3 volte al giorno in un bicchiere d’acqua. Trovi tutto in erboristeria.
Betulla: la pianta che purifica in profondità
Di quest’albero originario delle selve russe si usano le foglie (in infuso) e la linfa, ottenuta incidendo i tronchi: ricca di betulina (ma anche di acidi organici, proteine, calcio, magnesio, potassio, manganese), la betulla è dotata di un’elevata attività antinfiammatoria e di straordinarie proprietà diuretiche e depurative.
La sua tisana ti sembra amara? Rendila dolce con la stevia
Puoi stemperare l’amarezza della tisana di betulla (o di qualunque altro infuso) con la stevia, una pianta dalle foglie dolcissime, conosciuta già anticamente dai popoli indigeni del Sud America per le sue doti curative e usata ancora oggi. Le sue foglie contengono lo stevioside, e il rebaudioside A, due principi attivi che hanno la caratteristica di essere molto più dolci del saccarosio (lo zucchero comune). La stenia è ottima per dolcificare le tisane in modo completamente naturale e senza calorie; basta aggiungere qualche foglia essiccata nell’acqua calda oppure usare la polvere reperibile in commercio.