L'olio novello, il tuo scudo anti adipe
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L'olio novello, il tuo scudo anti adipe

Arriverà a inizio novembre sulle nostre tavole l'olio nuovo,  una miniera di vitamine e agenti antiossidanti che sciolgono i cuscinetti "sul nascere"...

L’olio d’oliva è un alimento indispensabile al buon funzionamento dell’organismo ma solo se rispetta certe caratteristiche: deve essere extravergine, spremuto a freddo e di provenienza biologica. Negli oli trattati industrialmente e ottenuti attraverso il calore si ha di fatto una perdita sostanziale di tutte le proprietà benefiche: lignani, polifenoli, vitamine (A ed E): la vitamina A in particolare aiuta a mantenere soda la pelle, la vitamina E contrasta i cedimenti.

Fa bene proprio a tutti

L’olio d’oliva è un condimento consentito anche ai diabetici perché innalza solo minimamente la glicemia (rispetto per esempio al burro): nei soggetti non diabetici aiuta comunque a tenere sotto controllo la produzione di insulina, causa di infiammazioni e depositi di adipe. E ancora: l’olio extravergine d’oliva protegge la salute delle arterie evitando l’accumulo del colesterolo cattivo ed è un ottimo alleato in caso di stipsi e di tendenza al gonfiore addominale: in questi casi va sempre assunto a crudo, per condire i cibi o come integratore (ne basta un cucchiaino) da prendere la mattina a digiuno, per lubrificare e disinfiammare la mucosa addominale e migliorare l’evacuazione delle scorie.     

Se lo mescoli a erbe, aceto e salsa di soia non esageri in quantità

L’olio d’oliva è ricco di calorie (100 grammi di olio valgono ben 900 kcal): per questo, complessivamente, la quantità giornaliera consigliata è di due cucchiaini da tè. Come limitarne il consumo? Procuriamoci uno spruzzatore d’olio, nel quale travaseremo quello della bottiglia: così eviteremo di irrorare i nostri cibi con troppo condimento. Per condire verdure, pesce o insalate, mescoliamo una minima quantità di olio d’oliva con aceto di mele, salsa di soia (sojo o tamari) e un battuto di prezzemolo, basilico, cerfoglio, finocchietto, menta… In questo modo la pietanza sarà più gustosa e potrai anche evitare di usare il sale.

Cercalo biologico

Occorre ricordare che l’etichetta “olio d’oliva” denomina un olio che non è extravergine: è bene non acquistarlo perché non è nutrizionalmente completo. Se poi in etichetta non è indicato che le olive sono state spremute a freddo significa che l’olio è stato ottenuto da procedimenti che hanno utilizzato il calore. A novembre, poi, chiedi sempre l’olio novello: ha un gusto fruttato, quasi piccante e “condisce” da solo, senza bisogno di aggiungere altro.

Privilegia quello italiano

Tra gli oli di provenienza italiana certificata, si dovranno sempre scegliere quelli biologici: sono più nutrienti e hanno anche un sapore più robusto, che consente di ridurne le quantità. Tra gli oli italiani bio, spiccano quelli aromatizzati: all’arancio, limone, ginepro, rosmarino, peperoncino… Sono perfetti su pesce crudo e cotto, su paste fredde e carni.

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