È un disturbo fastidioso e imbarazzante, causato da molti fattori: ecco le piante e i rimedi naturali che lo risolvono
Il meteorismo è un disturbo fastidioso causato da un accumulo di gas nel tratto intestinale. con conseguente gonfiore addominale e tensione a livello gastro-enterico, spasmi dolorosi, eruttazioni e flatulenza che servono ad eliminare l’eccesso di gas. Spesso il disturbo si accompagna a stipsi ostinata o, al contrario, diarrea, eruttazioni, coliche, difficoltà digestive. Alla base del disturbo ci possono essere moltissime cause, ognuna delle quali va trattata in modo specifico, sia correggendo eventuali comportamenti sbagliati che intervenendo sul disturbo con i rimedi appropriati ad ogni singolo caso.
Le cause più frequenti del meteorismo intestinale comprendono i disturbi d'ansia - che aumentano la tendenza all'aerofagia - l'alimentazione inadeguata (con scarsità o eccesso di fibre, cibi saturi di conservanti ecc.), gli squilibri della flora batterica, l'ingestione d'aria legata al fumo e all'uso eccessivo di gomme da masticare, le infiammazioni del colon, l'abuso di eccitanti come caffeina e teina o alcolici, ma anche le malocclusioni dentarie ecc. La prima cosa da fare quindi è individuare l'origine del disturbo e porvi rimedio.
L'ansia è un disturbo dell'umore eminentemente infiammatorio perché determina l'aumento di catecolamine, in particolare adrenalina e noradrenalina, che infiammano l'intestino, vero e proprio cervello viscerale in continua comunicazione con il sistema nervoso cerebrale tramite una fitta rete di circa cinquecento milioni di neuroni distribuiti lungo tutto l'apparato digerente, oltre a cellule endocrine e immunitarie - una relazione cui partecipa anche la flora batterica intestinale, tramite la diretta comunicazione tra batteri e cellule del sistema nervoso addominale.
Un buon modo per sfiammarlo e disintossicarlo rapidamente in modo dolce ma efficace, e senza interferire col suo ecosistema è ricorrere a un impacco all'olio di ricino. L'acido ricinoleico di cui è ricco sfiamma le mucose enteriche, contrasta la proliferazione di virus, batteri e lieviti, aumenta la produzione di linfociti e ha un effetto diretto sulle aree di tessuto linfatico contenute nell'intestino tenue, determinando un aumento del flusso linfatico in tutto il corpo che accelera lo smaltimento delle tossine infiammatorie.
Come fare: scaldare a bagnomaria 200 grammi di olio di ricino spremuto a freddo, inzupparvi una pezza di flanella e applicarla sull'addome, tenendo l'impacco ben aderente al corpo con una fascia per circa un'ora. Rimuovere il tutto e massaggiare i residui oleosi sulla pelle per farli assorbire. Ripetere l'operazione una volta alla settimana per un mese. Agli impacchi settimanali si possono associare erbe rimedi omeopatici, da scegliere in base alla sintomatologia prevalente.
LEGGI ANCHEIntestino al riparo con malva e melissa
Ansiolitica, sedativa e antispasmodica, la melissa agisce direttamente sulla muscolatura liscia gastrointestinale rilassandola e contrastando il meteorismo le su base ansiosa. Inoltre stimola la produzione di bile, migliorando il metabolismo dei grassi, spesso compromesso nei disturbi d'ansia. Si assume in Tintura Madre: 30 gocce diluite in poca acqua due volte al giorno, lontano dai pasti: alle 10 e alle 17.
L'anice verde associa alle proprietà stimolanti quelle antispasmodiche e carminative, utili contro il gonfiore addominale e la fermentazione che produce squilibri nella flora intestinale. Si assume in tisana, una tazza di infuso di anice alla fine di ogni pasto.
Che le fibre facciano bene all'organismo e in particolare all'intestino è indubitabile, ma come in ogni cosa, non bisogna esagerare. In primo piano tra gli alimenti che favoriscono la comparsa del disturbo ci sono le leguminose, in particolare fagioli e fave, i cavoli, il grano duro ecc. Per contrastare l'infiammazione da fibre è meglio scegliere cereali poco fibrosi, come il riso, il miglio e il mais. Per garantirsi un apporto ottimale di fibre è meglio rivolgersi a verdure verdi, radici e frutta, che producono fibre solubili (che non fermentano) riducendo sensibilmente il rischio di infiammare le pareti enteriche.
No agli alimenti conservati contenenti additivi alimentari, lattosio, dolcificanti come il mannitolo o il sorbitolo, "cibi-spazzatura", fritti, caffè decaffeinato, bevande gassate e dolcificate, dolci industriali, che alterano la flora batterica intestinale fisiologica, promuovendo la di gas, stitichezza, e intolleranze alimentari. Proibiti anche i lassativi, che irritano le pareti intestinali e danneggiano la flora batterica.
Molto utile per prevenire e lenire l'infiammazione intestinale è consumare ogni sera una tisana a base di tarassaco, malva e matricaria, capace di prevenire gli squilibri enterici grazie alla sinergia dei suoi componenti: Il tarassaco, per disintossicare il fegato e abbattere la carica batterica prodotta dalla fermentazione intestinale, i fiori di malva per la loro azione lenitiva sulle mucose irritate, e soprattutto la camomilla matricaria.
Battericida, antispasmodica e antivirale, la matricaria è ricca di azulene, uno dei più potenti antinfiammatori naturali che, secondo studi di laboratorio, è in grado di contrastare i virus gastroenterici, lo stafilococco emolitico e il Proteus. Modo d'uso: farsi preparare in erboristeria una miscela delle tre erbe in parti uguali, porre in una tazza d’acqua bollente un cucchiaio della miscela di erbe, lasciare in infusione per 5-10 minuti, filtrare e berne una tazza la sera, prima di coricarsi.
LEGGI ANCHECome superare il meteorismo? Coi semi di finocchio