La sindrome del colon irritabile, connotata da crampi, diarrea e stipsi, peggiora con lo stress di inizio primavera: la curano queste due erbe dei nostri prati
La sindrome del colon irritabile è un disturbo sempre più frequente: lo stress, l’ansia, i ritmi di vita incalzanti, associati a un consumo eccessivo di caffè, alcolici o bevande gassate, possono scatenare nel nostro intestino episodi di diarrea o stipsi, affiancati da crampi al basso ventre, a volte con presenza di muco nelle feci. Questo disturbo per fortuna può essere curato con rimedi naturali, per esempio con la malva, un erba dalle proprietà antinfiammatorie ed emollienti che le conferiscono una notevole azione lenitiva sulle mucose infiammate. Le mucose sono tutti quei tessuti che rivestono internamente gli organi cavi e i canali che collegano l’organismo con l’esterno, come bocca, naso, gola, intestino, vie urinarie. Le mucillagini della malva agiscono sull’intestino irritato con una duplice attività: sfiammano e nel contempo regolarizzano l’evacuazione. L’azione lassativa che esercita la malva non è aggressiva, e per questo la pianta può essere consigliata anche ad anziani e bambini.
Il decotto: per chi soffre di colon irritabile o di infiammazioni ricorrenti dovrebbe essere una sana abitudine preparare ogni sera un decotto di radici di malva. Si pongono in acqua fredda 30 g di radici, si porta a ebollizione per 7-8 minuti, si lascia in infusione per altri 10 minuti e si filtra quando ancora il decotto è caldo. Poi si degusta, dolcificando con un po’ di miele.
In salata: in cucina i germogli, le foglioline e i fiori freschi vengono utilizzati per la preparazione di gustose insalate depurative.
Se la sindrome del colon irritabile si presenta con spasmi e crampi dolorosi, alla malva può essere associata la melissa. Di questa pianticella si utilizzano prevalentemente le foglie, che sono ovali e dentellate e, se strofinate tra i polpastrelli, emanano un caratteristico odore di limone. Le foglie di melissa contengono olio essenziale, mucillagini e tannini, principi attivi che ne giustificano l’impiego nella sindrome del colon irritabile e in tutti i disturbi di origine psicosomatica. La melissa è un “tranquillante” naturale, riduce gli spasmi della muscolatura liscia (che si manifestano, per esempio, con i crampi addominali) e aiuta a rimuovere gli accumuli di gas nel tubo digerente, soprattutto quando si mangia in maniera pesante e frettolosa.
L’infuso: si pone per 10 minuti in una tazza di acqua bollente un cucchiaino di foglie e fiori essiccati di melissa e si beve 2 volte al giorno dopo i pasti. L’infuso di melissa è efficace anche contro la chinetosi (mal d’auto); infatti la sua attività rilassante e antispasmodica riduce al minimo i disturbi che ci rendono così odiosi gli spostamenti su ruote. Spesso questo stesso infuso si consiglia anche a chi deve affrontare un esame o una prova importante e non riesce a dormire per il mal di pancia.