Poco conosciuti, i nosodi di Bach sono rimedi omeopatici efficacissimi contro i disturbi intestinali: quando e come assumerli
Se milioni di persone conoscono il dottor Edward Bach come il medico gallese che ha inventato la floriterapia, pochissimi conoscono la sua brillante carriera come microbiologo, anatomo-patologo e omeopata, e soprattutto come creatore dei nosodi intestinali, messi a punto per contrastare la proliferazione disordinata dei batteri che colonizzano l'intestino umano, dando luogo a patologie croniche e degenerative. A oscurare questo importante aspetto della sua carriera di medico-ricercatore fu probabilmente proprio la celebrità raggiunta con la scoperta della floriterapia, ma i nosodi di Bach sono ancor oggi usati con successo da milioni di persone in tutto il mondo per la loro straordinaria efficacia.
Agli inizi della sua carriera professionale, lavorando come responsabile del reparto di pronto soccorso presso l’ospedale dell’University College di Londra, Bach si accorse che pazienti diversi con sintomi analoghi reagivano diversamente allo stesso farmaco e che determinati tipi di pazienti reagivano in determinati modi costanti. Passando poi al reparto di batteriologia e immunologia come assistente, Bach si concentrò sulle connessioni tra i ceppi batterici dell’intestino umano, le conseguenti intossicazioni e la comparsa di malattie croniche, arrivando a identificare sette gruppi fondamentali di bacilli, e sette tipi umani, classificati secondo il comportamento, gli atteggiamenti del corpo, l’espressione del viso, i caratteri mentali ecc.
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Da qui all’omeopatia il passo è breve. Nel 1918 lo troviamo al London Homeopatic Hospital, impegnato a studiare l’Organon di Hahneman e il suo concetto di “psora”, in cui riconosce la tossiemia intestinale da lui studiata. Su questa base, con la collaborazione del dottor Paterson, elabora sette nosodi, auto-vaccini ricavati dai batteri patogeni intestinali trattati omeopaticamente, che sono tuttora usati per la loro efficacia in numerose malattie croniche, come le cistiti batteriche ricorrenti che si ripresentano puntualmente dopo le terapie convenzionali a base di antibiotici.
Sono una sorta di "vaccini autogeni" omeopatici, ricavati da colture microbiotiche devitalizzate preparate a partire dal tipo di batterio predominate nel soggetto malato, che vengono somministrate con una iniezione intramuscolare e arrivano a eradicare totalmente il disturbo. A provocare la cistite ad esempio, è di solito la migrazione verso le vie urinarie di batteri della flora intestinale come l'Escherichia coli o il Proteus e a innescarla può contribuire un'improvvisa caduta di difese dell'organismo, causata da stress, stanchezza fisica o anche solo dal freddo intenso. Anche la disbiosi può danneggiare la parete intestinale, lasciando filtrare sostanze tossiche nel sangue e generando squilibri a livello neurovegetativo e a livello immunitario, fino a dar luogo nel tempo patologie importanti. I nosodi di Bach sono preparati a partire dai batteri:
I sette ceppi batterici corrispondono alle sette personalità costituzionali individuate da Bach e ai corrispondenti stati emotivi, comportamenti e tipo di personalità, e la loro somministrazione promuove un effetto molto profondo, stimolando immunologicamente il sistema immunitario ed eradicando definitivamente la batteriosi patologica. Per questo i Nosodi di Bach-Paterson, vengono ancora utilizzati in tutto il mondo in omeopatia ed omotossicologia.