Arnica, il fiore estivo che spegne le infiammazioni
Erbe e fitoterapia

Arnica, il fiore estivo che spegne le infiammazioni

I fiori gialli dell'arnica eliminano contusioni, lividi e vene varicose. Scopri la pomata antinfiammatoria fai da te

L'arnica

Conosciuta da secoli, l’arnica dona ai prati di montagna delle splendide macchie color giallastro. Dioscoride, medico e farmacista vissuto ai tempi di Nerone, la chiamava alcimos, termine greco che significa “salutare”. Oggi è una delle piante più conosciute, grazie alla sua eccezionale attività antinfiammatoria.

L'erba delle cadute

L’arnica è anche conosciuta come l’erba della cadute, è infatti uno dei rimedi più importanti contro botte e contusioni. Guarisce ecchimosi, lividi, contratture e contribuisce a guarire più velocemente le fratture, specie se usata in combinazione con consolida ed equiseto. È adatta anche gli sportivi: applicata esternamente riduce tendiniti, talloniti, borsite, strappi e dolori muscolari.

Tonifica cuore e circolo

L’arnica è anche considerata un rimedio tonificante di cuore e circolazione. Grazie alla presenza di glucosidi flavonici stimola l’attività cardiaca e la pressione sanguigna. Particolarmente utile per i cali di pressione tipici della calda stagione. Applicata per via esterna o assunta per via interna è particolarmente efficace per prevenire flebiti e vene varicose.

Pomata, prova con quella fai da te

In commercio esistono ottime pomate all’arnica dall’azione antinfiammatoria, per chi ama il fai da te, tuttavia, è possibile preparane una con le proprie mani. Il procedimento è semplicissimo: si mettono a scaldare a bagnomaria 100gr di oleolito di arnica insieme a 15 grammi di cera d’api. Quando la cera sarà completamente fusa si versa il tutto in un barattolino di vetro – meglio se scuro – e si uniscono 7-10 ml di tintura di arnica. Si gira bene il tutto con un cucchiaino in legno e si attende il rassodamento completo. Per potenziare l’effetto antinfiammatorio si possono aggiungere alcune gocce di olio essenziale di maggiorana.

Se hai i fiori freschi prepara la tintura o l'oleolito

Se si hanno a disposizione i fiori freschi si può preparare una tintura madre miscelando la droga con alcol a 60 gradi, nella misura di 1:10 (10 grammi di fiori per 100ml di alcol). La tintura è pronta quindici giorni dopo, previa filtrazione dei fiori. L’oleolito si prepara allo stesso modo sostituendo l’alcol con olio vegetale e lasciandolo al sole per un paio di settimane prima di filtrare il tutto.

Per via orale scegli sempre l'arnica omeopatica

I fiori o gli estratti fitoterapici di arnica non dovrebbero mai essere assunti per via orale. Ottimi, invece, quelli omeopatici che non necessitano di prescrizione medica e sono privi di effetti collaterali. I dosaggi possono variare a seconda del disturbo e dell’età. Un dosaggio “medio” è quello dell’arnica alla diluizione alla 9CH, 3-5 granuli tre volte al giorno.

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