Una pianta dei prati, conosciuta come verga d’oro guarisce dalle infezioni urinarie da caldo e ci fa smaltire renella e acidi urici
Con l’arrivo dell’estate è piuttosto frequente sentirsi fiacchi e con le “pile scariche”: questa stanchezza strisciante è spesso dovuta al surplus di tossine che si depositano nei tessuti, rendendo difficoltoso il metabolismo cellulare. Per eliminare questi “rifiuti” è essenziale sottoporre tutti gli organi emuntori, ma soprattutto i reni, a una depurazione profonda, utilizzando un prezioso vegetale dei prati: la Solidago virga aurea, comunemente detta verga d’oro per i suoi vistosi fiori giallo-dorati.
Conosciuta anche dagli antichi per i suoi effetti diuretici, questa pianta, di cui vengono usate prevalentemente le sommità fiorite (ma talvolta anche le foglie e le radici), è molto adatta a una cura detossinante. I principi attivi in essa contenuti permettono di incrementare la diuresi, favorendo, contemporaneamente, l’eliminazione di azoto e acidi urici, sostanze molto acide e infiammanti che sono fisiologicamente generate dai processi metabolici e dall’assimilazione dei nutrienti. Gli organi deputati al loro smaltimento (detti organi “emuntori”) sono i reni, che ogni giorno ne rimuovono gran parte diluendole all’interno delle urine. La verga d’oro può essere utilissima per ristabilire l’equilibrio del sistema di filtraggio dell’organismo e per far tornare i reni vitali ed efficienti; inoltre la pianta contribuisce così anche a eliminare i ristagni d’acqua (compresi quelli accompagnati da edemi) e i gonfiori diffusi. E non è tutto: l’azione protettiva sugli organi “spazzini” svolta dalla Solidago riguarda anche la prevenzione della renella e dei calcoli, di cui i suoi principi attivi ostacolano la formazione e favoriscono l’espulsione.
Per la tua cura depurativa, ti consigliamo di assumere 20-40 gocce di tintura diluite in poca acqua, oppure 3 capsule al dì di estratto, 3 volte al giorno, prima dei pasti principali. La pianta è ben tollerata e di solito non ha effetti indesiderati, ma è meglio non assumerla in caso di terapia già in corso con farmaci diuretici, per non acuirne gli effetti.
I fiori di Solidago virga aurea, se associati ad altre erbe drenanti come la gramigna e la betulla, o antinfiammatorie come la liquirizia, possono essere ancora più efficaci per la depurazione. Ecco una tisana da gustare fresca quando inizia a far caldo. Preparala mettendo in infusione, in un litro d’acqua bollente, 10 g di sommità fiorite di verga d’oro, 10 g di radice di gramigna, 10 g di foglie di betulla e 10 g di radice di liquirizia.