Come reagire alle provocazioni
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Come reagire alle provocazioni

Reagire alle provocazioni: c'è un modo giusto di farlo e uno sbagliat. La psicologia ti insegna la strada per rispondere alle provocazioni senza cascare nella trappola

Provocatore: identikit psicologico

Sa tirare fuori il peggio dalle persone con cui si relaziona, sa farle arrabbiare e irritare come nessun altro, riesce a creare discussioni e litigi dal nulla, è insuperabile nel farle restare male, nel disorientare e nel mettere in imbarazzo. È il provocatore: una persona comune, che però in alcuni momenti utilizza una modalità comunicativa finalizzata a colpire sul vivo l’interlocutore per vedere se e come reagisce. Di solito il provocatore lo fa in modo consapevole e al contempo automatico, cioè identifica da tempo nella provocazione un “valore aggiunto”, uno strumento per affermarsi. A volte, più di rado, il provocatore non se ne accorge: parole maldestre gli scappano di bocca come guidate da intenzioni inconsce. In ogni caso tutto ciò gli riesce in modo magistrale, riuscendo talora a tirare fuori dai gangheri persone dotate di notevole self-control e di ottima autostima.

Difendersi dai provocatori: cosa occorre sapere

Il provocatore può agire in tre modi: 1) pungola; 2) spiazza; 3) mette in difficoltà. Ma perché lo fa? In genere vuole prendere un vantaggio nella relazione per gestirla come vuole lui. Ma è possibile che questo sia anche un modo per attirare l’attenzione, per emergere dall’anonimato. In altri casi è una forma di difesa: attacca per prevenire critiche e per spostare l’attenzione sull’altro. A volte fa di tutto per tirare fuori la parte più aggressiva e scomposta di una persona per metterlo alla prova e vedere quanto resiste (come una sorta di nevrotica “prova d’amore”), per dimostrare che “in realtà è fatta così” e poter dire: "Ecco cosa c’è dietro la maschera, lo sapevo!". In effetti chi ci casca può reagire così scompostamente da finire poi per chiedergli pure scusa. Reagire alle provocazioni in modo sano però è possibile e significa migliorare notevolmente la qualità della propria vita.

Reagire alle provocazioni: prima di rispondere, sappi che...

  • I provocatori inseriscono nelle conversazioni critiche gratuite e letture della realtà faziose
  • Scherzano in modo pesante, rivolti al lato debole dell’altro
  • Tentano sempre di esprimere “verità scomode” che feriscono
  • Banalizzano gli sforzi, i risultati e l’aiuto di chi hanno di fronte
  • Fanno del sarcasmo o danno soprannomi che contengono elementi svilenti

Una risata disarma i provocatori: riconosci le tue reazioni

Guarda nel tuo passato per individuare il tuo stile nel reagire alle provocazioni: è sempre ugualei? Ci sono tematiche specifiche? Metti in atto uno “schema fisso” di risposta? Conoscerlo ti permette di agire su di esso.

le regole per reagire in modo sano alle provocazioni

  • Non reagire come lui
    Non rispondere alle provocazioni con altre provocazioni o finirà nella litigata che lui tanto auspica. Non cercare di giustificarti, non sentirti in dovere di spiegare e di chiarire. Lui è in mala fede e non ti ascolterà.
     
  • Respira e trattieniti
    Quando ti senti provocato, colpito sul vivo, è la grande occasione per cambiare: trattieniti dal reagire come al solito, ferma la tua azione “riflessa” e osservati. Poi comincia a osservare anche lui.
     
  • Spezza l’automatismo
    Il provocatore si aspetta qualcosa da te: un’arrabbiatura, una chiusura, uno sguardo ferito, un insulto. Sorprendilo con un gesto inaspettato: ridi, oppure simula indifferenza, o stai in silenzio guardandolo con distacco. E non cedere: in breve non saprà più cosa fare e capirà che con te “non attacca”.
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