Dopo il lieto evento, la depressione può colpire non solo la madre, ma entrambi i genitori, tra calo del desiderio e litigi: come fare per salvare la coppia
Viene giustamente prestata molta attenzione alla depressione post-partum, ma esiste un'altra forma di disagio ancora poco riconosciuta: è quella depressione che colpisce la coppia di neo-genitori. Naturalmente, qui non si intende il fisiologico e transitorio squilibrio che la relazione vive nei primi tempi dalla nascita del figlio, ma la crisi che può condurre i due partner - innamorati fino a poco prima, sull’orlo della separazione. I dati sociologici parlano chiaro: vi è un netto aumento delle separazioni poco dopo la nascita del primo figlio, o spesso, del secondo. Nel giro di poche settimane inizia un palpabile nervosismo: lei inizia a vedere lui come incapace di esserle di aiuto; lui accusa lei di essere troppo pressante nelle richieste, critica e incontentabile. Lei percepisce che dedicarsi totalmente al bimbo crea malumore nel partner, che si sente trascurato; lui si sente esattamente così e accumula rabbia. Lei ha meno voglia di fare l’amore, mentre lui cerca conferme con insistenza, ma poiché entrambi non riescono a spiegarsi e capirsi, la tensione sale fino a diventare esplosiva. la depressione di coppia è in agguato...
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In molti casi c’è dell’altro. La coppia chiede aiuto in modo eccessivo alle famiglie di origine, che invadono l’atmosfera familiare e la relazione, e i due partner si ritrovano di nuovo nella condizione di “figli che vengono accuditi dai genitori”. Una situazione psicologica paradossale: c’è una nuova famiglia che ha per genitori i nonni e, per figli, i due partner più il figlio neonato. In questo contesto la coppia perde la sua connotazione passionale, erotica e adulta e il rapporto, quando va bene, diventa fraterno. Inevitabilmente iniziano a fioccare i conflitti, più o meno dichiarati o trattenuti, dovuti alle modalità educative e all’intromissione eccessiva dei nonni che non si trattengono dal consigliare, criticare o imporre. Un contesto nel quale la coppia rischia di scivolare sempre più in una depressione dalla quale, in molti casi, è difficile uscire. Ma non certo impossibile: ecco cosa si deve fare.
Non trasformare il partner nel capro espiatorio.Il problema principale di questa forma di depressione è la perdita della dimensione di coppia: è nato il figlio e i due innamorati rischiano di morire. Niente di più sbagliato. Al contrario, è il momento di stare uniti, di non perdersi ma di prendersi dei momenti in cui dialogare per individuare le cause del malessere e i provvedimenti da prendere per ristabilire una buona situazione.
Tenere alla giusta distanza amici e parenti. In un periodo a così alto tasso di emotività, tutti sono in fibrillazione e sentono di dover dire e fare qualsiasi cosa, ma questo non servirà che a peggiorare la situazione. Chiedere aiuto pratico ai genitori non significa lasciarsi invadere dai loro consigli e dalle critiche che spesso portano con sé.
Non cercate compensazioni. La frustrazione affettiva ed erotica che in questa fase la coppia produce non deve indurre a cercare, di riflesso, una reazione compensativa all’esterno. Si tratta di una difficoltà transitoria che non ha certo bisogno di essere complicata dal coinvolgimento di altre persone: è meglio concentrarsi sulla situazione a casa.