Cos'è l’ansia da prestazione? Scopri sintomi e rimedi
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Cos'è l’ansia da prestazione? Scopri sintomi e rimedi

Scopri come gestire l'ansia da prestazione: i sintomi, le cause, i diversi tipi e i rimedi efficaci per combatterla e migliorare la propria vita quotidiana

L’ansia da prestazione consiste in un’eccessiva e sproporzionata preoccupazione per una situazione futura in cui è richiesta una certa performance. Questa forma d’ansia abbraccia numerosi ambiti della nostra esistenza, ossia quelle situazioni in cui il forte desiderio di raggiungere un certo standard di risultati e riconoscimenti genera una tensione tale da compromettere l’esecuzione della performance.

L’ansia da prestazione si potrebbe quindi manifestare durante un’esibizione pubblica, un esame, un colloquio lavorativo o una gara sportiva competitiva. In tutti questi momenti l’ansia, invece di facilitarci il lavoro, ci conduce verso un autosabotaggio che procura fallimento e frustrazione.

Ma l’ansia da prestazione non è solo paura di una prova che si avvicina, ma nasconde dinamiche interne molto più profonde: è una spinta interna che cerca di scardinare i modelli di perfezione a cui aderiamo e farci recuperare la nostra spontaneità.

Indice dell'articolo

Quali sono i sintomi dell’ansia da prestazione?

In presenza di ansia da prestazione possono manifestarsi i sintomi fisici tipici delle forme ansiose. Per esempio: 

  • tremori
  • ipersudorazione
  • palpitazioni
  • nausea

I sintomi psicologici ed emotivi invece sono:

  • paura
  • nervosismo
  • preoccupazione eccessiva riguardo al giudizio degli altri

Questo genere di ansia può avere un impatto significativo sulle attività effettive di tutti i giorni, poiché può interferire negativamente con la capacità dell’individuo di concentrarsi e mettersi in campo al meglio delle sue abilità in diverse situazioni.

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Ansia da prestazione sessuale

Si tratta di un tipo di ansia che può compromettere pesantemente il rapporto con il partner. L’ansia da prestazione sessuale colpisce soprattutto gli uomini e compare specialmente quando si è all’inizio della relazione e l’uomo si sente chiamato a confermare la sua virilità. Ma proprio il sentirsi sottoposto al giudizio della partner spesso blocca le sue migliori intenzioni, specialmente se l’uomo teme di fallire e non essere all’altezza. Quindi la paura di un insuccesso diventa una previsione di fallimento che, alla fine, si avvera.

Ansia da prestazione lavorativa

L’ansia può presentarsi in relazione a presentazioni in pubblico, colloqui, riunioni importanti, quando si devono affrontare scadenze ristrette o quando si assume un nuovo ruolo. L’attenzione posta esclusivamente sui risultati prefissati e sulle aspettative tende a generare ansia. Il bisogno di accettazione e approvazione può alimentare questa preoccupazione.

Ansia da prestazione scolastica

Gli studenti possono sperimentare ansia da prestazione durante gli esami, oppure quando devono parlare o leggere di fronte alla classe, o ancora davanti a prove importanti. L’ansia può derivare dalla pressione per ottenere buoni esiti accademici e raggiungere determinati obiettivi, per evitare di deludere le proprie aspettative e quelle altrui.

Ansia da prestazione sportiva

Gli atleti possono avere ansia da prestazione prima di competizioni importanti o durante i momenti decisivi di una partita o di una gara. Sono sempre le alte aspettative e l’estremo perfezionismo a inficiare sulla qualità della performance.

Ansia da prestazione e ansia anticipatoria

L’ansia da prestazione è spesso associata all’ansia anticipatoria, una condizione di paura e inquietudine di fronte a un evento futuro. L’ansia anticipatoria si presenta riguardo a eventi futuri, situazioni o mansioni che devono essere affrontati molto prima che si verifichino effettivamente, spesso giorni, settimane o addirittura mesi.

Chi soffre di ansia anticipatoria può avvertire i sintomi fisici dell’ansia, come tremori e disturbi gastrointestinali, e psicologici, come preoccupazione, nervosismo, irritabilità e difficoltà a concentrarsi.

Cause dell’ansia da prestazione

All’origine dell’ansia da prestazione ci sono diversi fattori, variabili a seconda della persona:

  • Perfezionismo: alla base dell’ansia da prestazione molto spesso ci sono il perfezionismo e modelli di perfezione irraggiungibili. L’iper perfezionismo è infatti un fattore che gioca un ruolo centrale nella sua comparsa e cronicizzazione. Le persone costantemente orientate alla perfezione possono sperimentare un’elevata ansia da prestazione e paura del fallimento perché vogliono eseguire tutto sempre in modo impeccabile. Il perfezionismo può inoltre rendere difficile accettare errori o imprevisti, reiterando il circolo vizioso dell’ansia e allontanando dal risultato sperato.
  • Paura del giudizio e atteggiamento autocritico: la paura del giudizio degli altri e uno sguardo eccessivamente critico su di sé possono aumentare ansia e preoccupazione. Le aspettative sociali, sia effettive che introiettate, tendono a mettere a dura prova l’individuo.
  • Paura del fallimento: non essere in grado di soddisfare i propri desideri personali o quelli degli altri favorisce l’ansia da prestazione. Questa paura può anche derivare da esperienze passate negative o da aspettative o obiettivi irrealistici riguardo alla proprie possibilità.
  • Bassa autostima: la mancanza di stima di sé e di fiducia nelle proprie capacità può condurre a un’impennata dell’ansia quando si affrontano situazioni in cui si viene messi alla prova.
  • Stress: stili di vita stressanti possono contribuire all’ansia da prestazione. Per esempio, un cambiamento improvviso sul lavoro può alzare i livelli d’ansia nel tentativo di eseguire bene la prestazione e, nel contempo, di adeguarsi alla nuova realtà.

Ansia da prestazione: rimedi e come combatterla

Esistono dei rimedi contro l’ansia da prestazione da utilizzare quando quest’ultima inficia le nostre attività. Ecco alcuni consigli:

  • Distrarsi: il primo consiglio è quello di distrarsi, lasciarsi coinvolgere da attività che distolgono il pensiero dal compito che genera ansia. Questo, oltre a placare l’ansia da prestazione, aiuta a suscitare piacere e benessere, emozioni che aiuteranno ad affrontare meglio i compiti che ci preoccupano.
  • Accoglierla: di fronte all’ansia da prestazione è importante non combattere la sensazione ma provare ad accoglierla nel corpo. Prendiamoci un momento per fare un profondo respiro e percepire bene in quale punto l'agitazione è più forte. Chiudiamo gli occhi e sostiamo semplicemente con la sensazione, senza dirci nulla, ma aspettando che la sensazione si palchi.
  • Accettare sé stessi: incontrare e accogliere dentro di sé, per esempio attraverso esercizi immaginativi, le nostre parti timorose e imperfette ci aiuta a stemperare il perfezionismo e i modelli di perfezione che spesso ci privano della nostra spontaneità e suscitano ansia. Accettare le nostre fragilità ci rende più forti.
  • Evitare l’autocritica: essere gentili con sé stessi e accettare che la perfezione non esiste può diminuire la pressione e l’ansia collegata alla paura di fallire. Sbagliare fa parte del processo di apprendimento e di crescita personale.
  • Rimanere nel presente: se rimaniamo ancorati nel presente, anziché anticipare la situazione futura che provocherà ansia, limitiamo il malessere al solo istante che la scatena, per esempio al tempo di durata dell’esame, della gara, della presentazione. Dobbiamo dire a noi stessi che “adesso” va tutto bene e quando sarà il momento di avere paura di sbagliare ce ne occuperemo. Altrimenti l’attesa dell’ansia diventa già ora un’ansia.

Michael Morelli
Psicologo e autore, laureato in Sociologia presso l'Università Sorbona di Parigi. Collabora con l'Istituto Riza di Medicina Psicosomatica e con le riviste Riza Psicosomatica e Riza Relax.
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