La febbre che sale improvvisa nei bambini piccoli può spaventare i genitori: in realtà questa febbre è un meccanismo di difesa del corpo del tutto naturale
La febbre nei bambini è un ottimo meccanismo di difesa
Intorno alla febbre, soprattutto quella dei bambini, circolano molte credenze imprecise o del tutto errate. Cominciamo da un principio base: la febbre è un meccanismo fisiologico che ha la funzione di proteggere l'organismo. Per questo l'abuso di farmaci che la fanno scendere drasticamente o di termometri "ultimo modello" non serve. Serve invece conoscere bene la febbre, per affrontarla nel modo giusto e senza troppa ansia.
Voler mandar via subito la febbre dei bambini è sbagliato
La febbre dei bambini è un fenomeno che "spaventa" e il desiderio di ogni genitore è che sparisca il più in fretta possibile. Eppure essa è il primo sistema che il corpo ha per difendersi da virus e batteri. È la medicina naturale del corpo malato. Oggi sono stati scoperti antibiotici, vaccinazioni, farmaci per sconfiggere la maggioranza delle malattie che hanno come sintomo la febbre. Quindi, in un certo senso, la febbre non ci "serve" più. Pensiamo quindi di poterci permettere il lusso di eliminarla, e così facendo dimentichiamo l'aiuto che ci potrebbe dare. La febbre, infatti, ha la preziosa funzione di "bruciare" virus e batteri e di fabbricare anticorpi. Per questo va fatta scendere coi farmaci solo quando è alta e non quando è appena comparsa. Analizziamo assieme alcune delle più diffuse credenze intorno alla febbre e scopriamo se sono vere o false.
Qualche domanda sulla febbre dei bambini
Per i bambini piccoli è "normale" avere la febbre più volte l'anno? VERO
Tra i due e i sei anni il corpo dei bambini è impegnato a costruire il suo sistema immunitario e comincia a stare a contatto con molti estranei al nucleo familiare. I motivi per cui possono avere la febbre sono molteplici. Non c'è motivo di allarme: la febbre "fabbrica" anticorpi.
Non tutti gli antipiretici sono efficaci? VERO
Ogni bambino, e ogni febbre, è un caso a sé, e non sempre i farmaci per abbassare la febbre sono efficaci su tutti i bambini e su tutti i tipi di febbre. Ma questo non è necessariamente un problema perché la febbre non va soppressa ad ogni costo.
Se non scende ci vuole per forza l'antibiotico? FALSO
L'antibiotico, fermo restando che va prescritto rigorosamente dal pediatra, è efficace solo se si tratta di una malattia trasmessa da batteri sensibili all'antibiotico. Considerati i moltissimi motivi per cui un bambino può avere la febbre, possiamo dire che nella maggioranza dei casi l'antibiotico è inefficace.
Con la febbre non può uscire di casa? FALSO
Se è necessario, per esempio per andare dai nonni che se ne prendono cura mentre i genitori lavorano, o per una visita dal pediatra (molto più accurata in studio che a casa!), non c'è alcun motivo di non uscire.
Se è alta può degenerare in meningite? FALSO
La meningite, nonostante appaiano periodicamente allarmi sui giornali, è una malattia rara (ci sono circa 800 casi l'anno in Italia), da cui si guarisce nella quasi totalità dei casi (4 decessi sul totale degli infettati). Tra le sue manifestazioni c'è la febbre molto alta, ma non è quest'ultima a provocare la meningite, essendo in prevalenza di origine batterica o virale.
La febbre alta dà le convulsioni? FALSO
Le convulsioni da febbre vengono soltanto a pochissimi bambini geneticamente predisposti perché hanno il sistema nervoso particolarmente eccitabile. E, anche in questo caso, non sono dovute alla febbre.
Esiste la febbre da dentizione nei bambini? FALSO
No, non esiste la febbre collegata allo spuntare del dentino. È vero però che nei primi due anni di vita i bambini hanno spesso la febbre, per vari motivi, e sono anche costantemente impegnati a mettere i denti. Due coincidenze, non causa ed effetto.
La febbre fa "allungare"? VERO
Anche se la crescita delle ossa è costante in tutta l'infanzia, la febbre stimola un po', sul momento, l'allungamento. Inoltre, se i bambini rimangono a letto, distesi per alcuni giorni, si ha un altro effetto-allungamento.
