Ipertensione significa che la pressione sanguigna nelle arterie è troppo alta: oltre a un'alimentazione sana e ad una regolare attività fisica, alcuni cibi possono aiutare a regolarizzare la pressione arteriosa
Si definisce patologica una condizione in cui la pressione del sangue all’interno delle arterie è pari o superiore a 140/90 mmHg. Popolarmente si parla di minima o massima, ovvero due rilevazioni che comprendono la contrazione (sistolica) e il rilassamento (diastolica) del muscolo cardiaco. Un’alimentazione sana e uno stile di vita corretto che comprenda una buona attività fisica – non eccessiva – può contribuire alla prevenzione o al controllo della malattia. Ecco i cibi da portare sempre in tavola.
A quanto pare non scaccia via solo streghe e vampiri, ma anche molte patologie cardiovascolari. I suoi principi attivi, infatti, contribuiscono a rendere il sangue più fluido, a scongiurare il rischio di trombosi e a ridurre l’ipertensione. Secondo una ricerca condotta dall’Università di Adelaide in Australia l’aglio invecchiato sarebbe ancora più efficace di quello fresco. Durante lo studio, della durata di 12 settimane, l’autrice principale dottoressa Ried ha dichiarato: «Quando abbiamo dato loro questo supplemento di aglio siamo riusciti a ridurre in media la loro pressione del sangue sotto la soglia di ipertensione: così l’aglio potrebbe essere una buona opzione di trattamento complementare per controllare l'ipertensione». Masticare spicchi di aglio fresco, unitamente alla cipolla, aiuta a liberare allicina partendo dall’alliina, il componente che sviluppa il caratteristico odore. Ma non solo: gli ajoeni sembrano ridurre la pressione, il colesterolo e fungono da antiaggregante piastrinico. A tale scopo si possono consumare 3 bulbi al giorno.
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Spesso l’ipertensione è aggravata da uno squilibrio sodio-potassio. Se quest’ultimo minerale è inferiore o uguale al sodio, potrebbero insorgere vari disturbi tra cui anche l’ipertensione. È perciò fondamentale integrare il potassio con il cibo. Tra gli alimenti che ne sono più ricchi ricordiamo la banana, meglio se unita a un po’ di mandorle, ricche anche di magnesio. In alternativa si può optare per un maggior consumo di patate che aiutano a drenare il sistema linfatico e ad aumentare l’apporto di potassio.
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Il gambo di sedano, o meglio la parte bassa (la radice) è tra i migliori ipotensivanti naturali. Puoi provare una merenda alternativa a base di sedano tagliato a pezzettini, un po’ di olio extravergine di oliva e polvere di curcuma – due noti antinfiammatori. È noto, infatti, che l’infiammazione è alla base della maggior parte dei disturbi cardiovascolari.