Il potassio è un elemento essenziale per il nostro organismo: è importantissimo per il bilanciamento idrico delle cellule e una carenza di potassio può determinare diversi problemi, tra cui l'ipertensione
Si parla molto delle virtù salutari del cugino magnesio, ma poco dell’estrema importanza del potassio. Insieme al sodio è considerato uno dei più potenti riequilibratori del bilanciamento idrico dell’organismo a livello cellulare. Infatti, nella parte esterna della cellula si trova il sodio, mentre in quella interna il potassio. Se il sodio è presente in grandi quantità rispetto al potassio, la cellula si “gonfia” di acqua trattenendola all’interno, con il rischio di ritenzione idrica, edemi e cellulite. Per migliorare l’espulsione di sodio e acqua c’è pertanto bisogno di un elevato apporto di potassio. Ricordiamo che, secondo alcune teorie, il rapporto sodio/potassio dovrebbe essere uno a cinque.
Potremmo ribaltare il concetto del pericolo sodio e la sua relazione con le malattie cardiovascolari, con una dieta a basso di tenore di potassio e rischio ipertensione. Più sodio c’è, meno potassio abbiamo a disposizione: e se fosse questa la chiave dell’ipertensione? Secondo una ricerca condotta dall’Università del Texas, «minore è il livello di potassio nelle urine e minore il potassio nella dieta, maggiore è la pressione del sangue». Sembra che tale carenza nutrizionale non guardi in faccia nessuno: né a livello di età, di razza o stile di vita. Il principale responsabile sarebbe un gene denominato KNK1, che regola l’interazione tra potassio e pressione sanguigna.
Come detto, il sodio e il potassio duellano per l’equilibrio intracellulare ed extracellulare. Secondo quanto dichiarato dal medico inglese Krehl se si segue un’alimentazione corretta, ricca di frutta e verdura – e quindi anche di potassio – è possibile che diminuisca fortemente il nostro desiderio di cibi salati.
Perdite cospicue di potassio attraverso il sudore non sono affatto uno scherzo. Se la quantità è elevata si può arrivare persino a problemi cardiaci, debolezza muscolare e a conseguenze estreme come la morte. J. Rodale riporta in alcuni suoi testi un fatto avvenuto nel 1996 nella valle del Mississippi, nel mese di luglio. In quel periodo la temperatura rimase pressoché costante intorno ai 37 gradi Centigradi, con oltre 150 decessi. Solo un esame approfondito fece comprendere come la principale causa di morte fu la perdita abnorme di potassio a causa di una sudorazione elevata. Per tale motivo, durante i mesi estivi è fondamentale integrare del potassio o bere molti succhi di frutta che ne contengano in buone quantità.
I cibi che contengono maggior quantità di potassio sono le banane, le patate, le albicocche disidratate, i datteri e i legumi.
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