Se i tuoi fianchi sono ingrossati da gonfiore, adipe e ritenzione, prova queste tisane bruciagrassi: bevile per una settimana e smaltirai fino a due taglie
Ci sono casi in cui non è possibile identificare in modo chiaro qual è il problema all'origine dei fianchi ingrossati: a volte il punto vita si allarga dopo un periodo di stravizi alimentari, in altre ipotesi alla base dell'ingrassamento c'è una debolezza dei reni, che non riescono a smaltire tutte le tossine e provocano un rallentamento circolatorio; in altri casi, infine, i fianchi aumentano a causa di uno squilibrio del fegato che non "elabora" al meglio i cibi, genera un surplus di scorie e le accumula nella parte bassa del corpo. Per risolvere questi problemi e dimagrire nel punto desiderato esistono tre erbe specifiche da assumere sotto forma di infuso.
Erba sgonfiante per eccellenza, il tarassaco agisce soprattutto come diuretico, depurativo e blando lassativo. Inoltre, favorisce la funzione del fegato e la digestione dei cibi, aiutando anche a tenere regolati i livelli di glucosio, colesterolo e trigliceridi nel sangue. È consigliato specialmente dopo periodi in cui si è un po' esagerato a tavola, e non solo...
Come fare - Fai bollire per 10 minuti un cucchiaio di radici di tarassaco in 250 ml di acqua. In alternativa, si può ricorrere all'estratto liofilizzato (500-750 mg al giorno di estratto titolato in inulina min. 5%) da assumere lontano dai pasti. Con questi preparati, se necessario, si possono effettuare cicli di trattamento di 2 mesi, intervallati da un mese di pausa. Da evitare in caso di calcoli alle vie biliari, ulcera gastrica e duodenale.
È una miscela di foglie e di steli di diverse piante del genere Orthosiphonis. È un efficace rimedio depurativo del fegato e soprattutto dei reni, utile per contrastare i gonfiori della zona-fianchi, il senso di pesantezza e i ristagni.
Come fare - Si assume come infuso oppure in compresse (o estratto secco titolato in sinensetina 0.3%, 150 mg al giorno lontano dai pasti, suddivisi in 2-3 somministrazioni).
L'ortosiphon è controindicato in gravidanza e durante l'allattamento, nell'insufficienza cardiaca e nell'insufficienza renale. In caso di trattamento con ortosiphon, è bene compensare gli effetti diuretici assumendo molta acqua durante il giorno.
Detto anche caglio asprello (Gallium aparine), è una pianta spontanea dalle proprietà diuretiche, depurative, antinfiammatorie e stimolanti linfatiche. Esso aumenta l'escrezione acquosa favorendo il drenaggio delle scorie attraverso i reni e risolve i ristagni periferici attivando il drenaggio linfatico. Ha anche un leggero effetto sulla funzione del fegato, favorendo l'attività disintossicante.
Come fare - Il gallio si assume come estratto secco liofilizzato (200 mg) titolato in fenoli totali calcolati come acido gallico al 3%. In alternativa, può essere consumato anche come infuso preparato con le parti aeree essiccate (un cucchiaino in una tazza d'acqua).