Proprietà e benefici della noce moscata
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Proprietà e benefici della noce moscata

Molto utilizzata in cucina, se presa nel giusto dosaggio vanta diverse proprietà benefiche. In passato era l’ingrediente di una formula d’amore, poiché veniva considerata un potente afrodisiaco

La noce moscata è una spezia molto aromatica, largamente usata in ambito culinario, ma che può avere anche un utilizzo a scopo terapeutico in erboristeria e fitoterapia. Si tratta del seme decorticato del frutto della Mirstica fragrans. Un albero sempreverde, alto fino a 20 metri, originario dell’Isola di Banda, nell’arcipelago delle Molucche, in Indonesia. Si trova anche in Nuova Guinea, nelle Antille e in Malesia, nelle zone pluviali a clima sub-tropicale. Il frutto della Mirstica fragrans è molto simile a una grossa albicocca. Contiene un piccolo nocciolo ovoidale, che essiccato diventa la noce moscata, e il macis, il rivestimento carnoso a forma di rete, dalla cui essicazione si ricava una spezia pregiata simile, ma dal sapore più delicato. Il frutto maturo è giallo, il macis è rosso e la noce moscata è di color marrone scuro, lucido e molto duro, all’interno invece risulta grigio-beige e più morbido. Il nome noce moscata deriva da Mascate, ovvero il luogo da cui essa cominciò a essere commercializzata. Ai giorni nostri, oltre che in Indonesia, viene prodotto in Brasile, Madagascar e India. Conosciuta fin dall’antichità per il suo particolare aroma, ne facevano uso già gli antichi Greci e Romani, per le sue proprietà stimolanti delle capacità intellettive. Diffusa in Medio Oriente nell’anno Mille per aromatizzare la birra, i mercanti Arabi iniziarono a commercializzarla anche in Europa. In seguito i navigatori portoghesi intensificarono il commercio della noce moscata, tanto che nel XVI secolo aggiudicarsene il monopolio creò motivo di ostilità tra gli Stati. Nel Medio Evo veniva conservata in piccoli contenitori d’argento oppure di legno, per conservarne inalterato l’aroma. Nel XVIII, in Inghilterra soprattutto, era abitudine portare con sé una noce moscata, in tasca o in un sacchettino con una piccola grattugia, in modo da poterla usare all’occorrenza in situazioni conviviali improvvisate, per poterla aggiungere alle vivande e al vino. Nell’Ottocento la noce moscata era considerata un potente afrodisiaco, tanto che era parte degli ingredienti per una “pillola d’amore”, oppure veniva cosparsa sul collo per sprigionarne l’aroma. Nel Novecento, poi, la noce moscata venne usata anche come sostanza stupefacente di facile utilizzo, per questo motivo era chiamata “droga dei poveri”, poiché a dosi elevate ha effetto allucinogeno, simile alle anfetamine. A scopo terapeutico, invece, veniva utilizzata nell’antica scienza medica indiana dell’Ayurveda e nella medicina tradizionale cinese per curare malattie dell’apparato digerente e del sistema nervoso, come pure infiammazioni di varia natura. La noce moscata vanta numerose proprietà.

 

Proprietà e benefici

La noce moscata vanta numerose proprietà benefiche e curative. Contiene diverse sostanze che ne determinano il suo uso terapeutico. Contiene sali minerali importanti per il nostro benessere come ferro, potassio, rame, zinco, sodio, calcio, fosforo, manganese, selenio e magnesio. Inoltre, è ricca di vitamine del gruppo B, vitamina C e A, acido folico; flavonoidi come il betacarotene, con proprietà antiossidanti. Altri principi attivi presenti nella noce moscata sono miristicina ed elemicina, che stimolano il sistema nervoso centrale, con un effetto preventivo su malattie neurodegenerative come l’Alzheimer. A livello cerebrale, inoltre, ha anche effetto calmante in caso di ansia e stress, nel riequilibrare lo stato psico-fisico e aiutare contro l’insonnia, oltre a migliorare la concentrazione in caso di affaticamento mentale. Contiene eugenolo, utile contro il mal di denti, tanto che viene addizionato a dentifrici e collutori, anche per le sue proprietà antibatteriche contro l’alitosi. L’olio essenziale di noce moscata viene utilizzato, miscelato ad olio di mandorla, in massaggi terapeutici per lenire dolori muscolari e articolari, ma anche per alleviare dai reumatismi. Inoltre ha effetto tonificante e riscaldante, soprattutto per chi pratica sport e ha bisogno di sciogliere i muscoli dopo un intenso allenamento.

La noce moscata è un buon rimedio per risolvere problematiche legate all’apparato gastro-intestinale, In passato, si preparavano decotti come cura contro nausea e indigestione, oltre che in caso di gastrite e diarrea. Un pizzico di noce moscata in un bicchiere d’acqua calda aiuta a digerire e a lenire il mal di stomaco, come pure a eliminare gas intestinali. Grazie alla sua azione disinfettante previene e cura eventuali infezioni dell’intestino. Anche un dolce massaggio su pancia e stomaco, con due gocce di olio essenziale di questa spezia facilita la digestione e dissolve il meteorismo, grazie alle sue proprietà carminative. La noce moscata ha anche un effettodepurativo su fegato e reni, poiché favorisce l’eliminazione delle tossine. Inoltre, a livello renale, previene i calcoli e aiuta a dissolverli, oltra ad agire come disinfettante delle vie urinarie, grazie alle sue proprietà antimicotiche e antibatteriche. La sua azione antisettica si svolge anche sulla pelle, elimina le impurità e riduce l’acne. Attenzione a non esagerare però e a non usarlo puro, ma sempre miscelato a oli specifici per la pelle. Una goccia di olio essenziale nello shampoo, purifica e normalizza il cuoio capelluto, oltre a rafforzare e rendere lucidi i capelli.

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Controindicazioni

La noce moscata è da prendere a piccole dosi, massimo 2 grammi al giorno. Ad alte dosiè tossica, meglio non esagerare quindi. Sopra i 5 grammi può provocare avvelenamento, determinando prima febbre e vomito, fino palpitazioni e perdita di concentrazione, oltre i 7 grammi causa disturbi psichici, come eccitazione nervosa e allucinazioni. Sconsigliatissima in gravidanza, anche in piccole quantità, poiché può causare aborto. Evitare anche in caso di epilessia e altre problematiche neurologiche. In generale, affidarsi sempre al parere medico per il suo utilizzo a scopo terapeutico ed evitarla assolutamente se si assumono psicofarmaci o antidepressivi.

 

In cucina

La noce moscata è largamente utilizzata in ricette di cucina fin da tempi antichi, per arricchire il sapore di svariate pietanze con il suo particolare aroma dolce e pungente al tempo stesso. Ingrediente fondamentale di molte salse, come la besciamella, è ottima per insaporire zuppe, verdure stufate e purè di patate. La noce moscata è nell’impasto di ravioli, tortellini e cannelloni, Viene spolverata su carni, pesce, uova e formaggi, soprattutto nei Paesi del Nord-Europa. Utilizzata anche per preparare dolci al cucchiaio come budini e creme, ma anche su frutta cotta e nell’impasto di torte, come lo strudel. Ingrediente che non deve mancare per aromatizzare bevande alcoliche come vin brulè e punch. Conservata intera all’interno di vasetti di vetro o alluminio a chiusura stagna, con una piccola grattugia da usare solo per lei. È venduta anche in polvere, ma così perde in fretta la sua profumazione e le virtù terapeutiche delle sostanze benefiche in essa contenute. La noce moscata va grattugiata in piccola quantità al momento dell’uso, per preservarne l’aroma e le proprietà organolettiche.

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