Questa radice è un elisir di lunga vita ricco di principi attivi che rafforzano gli occhi, la pelle e il sistema immunitario. Bevine il succo o aggiungile all’insalata
Dolci e croccanti, di un bel colore arancione intenso, le carote sono ortaggi composti di vitamine e sali minerali, fibre solubili, soprattutto pectina, e il 95% di acqua. Questa ricchezza di nutrienti ne fa un eccellente prodotto della terra con qualità antiossidanti, depurative e digestive. Scopriamole insieme.
La virtù principale delle carote è il concentrato di provitamina A (10 mg/100 g), detta anche betacarotene, un potente antiossidante combatte la formazione dei radicali liberi, i maggiori responsabili della degenerazione cellulare, in particolare per occhi e pelle. Proprio perciò, la carota è un insostituibile alleato del timo, la ghiandola che si “nutre” di vitamina A e che può affaticarsi nel periodo del cambio di stagione e del risveglio delle allergie, visto che governa la produzione dei globuli bianchi. La carota contiene anche vitamine C, PP e B1, acqua, fibre, potassio, calcio, fosforo e magnesio, ed è adatta a curare la cistite, le allergie, la stipsi, il colon irritabile e la gastrite che tendono ad accentuarsi in questa stagione. I carboidrati e i sali minerali presenti sono in grado di alleviare anche quelle forme di esaurimento psicofisico che affliggono in primavera e che sono tra i principali fattori di atrofizzazione del timo, che rimpicciolisce nei periodi di grande stress.
Considerata da sempre un ortaggio-farmaco, la carota apporta numerosi vantaggi alla salute. Li elenchiamo in questa tabella.
Un toccasana anche per il fegato | La carota possiede sali minerali, vitamine e fibre, che migliorano il metabolismo di intestino e fegato. Per chi soffre di colon irritabile, tale radice svolge un ruolo normalizzante riducendo le diarree e regolarizzando le evacuazioni. |
Ottime contro colite e reflusso | La carota è utile per contrastare i malesseri a livello gastrico e intestinale. La “farmacia” di vitamina A migliora la funzionalità e la struttura della mucosa, riducendo i disturbi legati al colon irritabile e proteggendo dalle aggressioni le pareti dello stomaco e dell’intestino. L’azione sulle mucose si estende anche a bocca, naso, gola e polmoni che, così “corazzate”, sono meno sensibili all’aggressione di germi patogeni e infezioni. |
Abbassano il colesterolo | Una piccola insalata di carote crude gustata come antipasto una volta al giorno regola l’attività del fegato e contribuisce a ridurre i livelli di colesterolo nel sangue. |
Utili per rigenerare la pelle | L’elevata quantità di betacarotene fa della carota un prezioso alleato della pelle: stimola la produzione di melanina e previene la formazione di rughe e la secchezza cutanea, inducendo una corretta crescita e riparazione dei tessuti. Per uso esterno l’impacco di polpa di carota schiacciata dopo cottura a vapore è un toccasana contro sfoghi cutanei, dermatiti, screpolature e avvizzimenti, anche dovuti a un’eccessiva esposizione al sole. |
Più il colore è intenso, maggiore è il contenuto di betacarotene. Quando acquisti le carote, accertati che siano sode e prive di macchie e provenienti da colture biologiche: è garanzia di una maggiore quantità di principi attivi e assenza di pesticidi. In tal caso, mangia anche la buccia, la parte più ricca di betacarotene.
In un sacchetto in frigorifero, le carote si conservano per 5-7 giorni. Cerca di consumarle subito appena tagliate o poco dopo la cottura: la cattiva o la lunga conservazione dopo la cottura può sviluppare nitrosamine, sostanze cancerogene.
Le carote si mangiano crude, tagliate a julienne nelle insalate o a fiammifero in pinzimonio. Sono ottime lessate, stufate con un battuto di cipolle, porri e pomodoro, e aggiunte nelle zuppe e nelle minestre. Attenzione: le carote si ossidano facilmente all’esposizione di luce e aria e diventano scure. Per evitare ciò (e mantenere inalterati colore e vitamine) è indispensabile condire le carote con un po’ di olio d’oliva e limone.
Al mattino prepara un bicchiere di centrifugato di carota e bevilo a digiuno, se vuoi allungandolo con un po’ di succo di mela trasparente senza zucchero: ti assicuri un’ottima depurazione di colon, fegato e reni, fai il pieno di antiossidanti naturali che contrastano la formazione di rughe e favorisci il transito intestinale.
Una o due carote crude possono sostituire lo spuntino della mattina o del pomeriggio, poiché la loro consistenza appaga comunque la voglia di sgranocchiare e sazia.
Per favorire l’assorbimento della provitamina A contenuta nelle carote, è necessario consumarle insieme ad alimenti contenenti grassi, preferibilmente “buoni”, come l’olio d’oliva. In alternativa, puoi abbinarle all’avocado, l’unico frutto ad avere una composizione lipidica analoga a quella dell’olio (75% di grassi monoinsaturi, 15% di grassi saturi e 10% di polinsaturi Omega 6). Ecco la ricetta per preparare una crema da spalmare sul pane nero o da usare per il pinzimonio: taglia a pezzetti 250 g di carote lessate e mezzo avocado; poi metti il tutto nel mixer assieme a 125 g di yogurt naturale magro. Frulla bene gli ingredienti e gusta subito.
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Per un’azione rinforzante sul sistema immunitario, abbinale a una mela biologica con la buccia tagliata a fettine e insaporisci con olio d’oliva, sale marino e succo di pompelmo rosa.
Ingredienti per la ricetta (4 persone)
Preparazione della ricetta
Fai scaldare l'olio in una padella antiaderente e unisci le carote; falle cuocere per 15 minuti, mescolando e regolando di sale e pepe. Versale poi in una terrina e mescolale alla ricotta, alle uova e al parmigiano. Ricava un disco dalla pasta sfoglia, sistemalo in una teglia con il fondo ricoperto da carta da forno. Travasa dentro il ripieno e con i ritagli di pasta sfoglia forma le striscette per la decorazione. Spennella il bordo e le striscette con un po' di latte e cuoci in forno preriscaldato a 180 gradi per circa 30 minuti. Sforna la torta, lasciala riposare e servila in tavola.
La carota diffusa oggi fu creata nel Seicento dagli olandesi: attraverso degli incroci, gli orticoltori ottennero il colore arancio per omaggiare la famiglia reale d’Olanda, appartenente al casato d’Orange.