Nella sua terra d’origine lo chiamano pak choy: in insalata o centrifugato, aiuta a superare quei fastidiosi disturbi ed è un ottimo tonico di primavera
Questo è il momento giusto dell’anno per gustare il Pak Choy, il cavolo cinese, una presenza consueta nelle pietanze di Cina e Giappone. Nonostante le varietà di cavolo cinese siano circa venti, quelle più utilizzate in Europa sono il Cavolo di Pechino o Pe-tsai, dalle foglie larghe di colore verde chiaro, e il Pak Choy o Bok Choy, la varietà cantonese, che ha uno stelo bianco e croccante e foglie color verde smeraldo. Le foglie hanno un sapore simile al cavolo nostrano mentre gli steli hanno un caratteristica consistenza succosa e un sapore dolce e rinfrescante, leggermente amarognolo. Ancora oggi in Cina il succo di Pak Choy è considerato un rimedio eccellente contro la febbre, le infiammazioni e il mal di gola, compreso quello favorito dagli sbalzi climatici di primavera.
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Secondo la medicina cinese, il Pak Choy ha un’energia leggermente Yin e serve a equilibrare la milza, i polmoni, il cervello, la vescica, migliora la minzione, rimuove le scorie stagnanti e stimola il metabolismo, soprattutto se centrifugato e bevuto con succo di limone e un pizzico di peperoncino. I vantaggi nutrizionali di questa varietà sono molti: favorisce una buona peristalsi perché ricco di fibra, soprattutto se consumato crudo, in insalata. La rilevante presenza di calcio e precursori di vitamina A lo rendono inoltre l’ortaggio da privilegiare durante la gravidanza, meglio se cotto al vapore. Elevato anche il contenuto di potassio e di glucosinolato, inibitore delle cellule tumorali. Nella cucine cinesi, oltre a impiegarlo per stufati, involtini e contorni di verdure, si usa scottarein acqua bollente le foglie verdi del Pak Choy e appenderle per farle asciugare. Una volta asciutte potranno essere consumate in inverno fino a marzo come integratori di minerali.
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Abituati, nei mesi primaverili, ad aggiungere un paio di foglie di Pak Choy a tutte le tue insalate: basta affettarle finissime e mescolarle a soncino, cicoria, rucola per ottenere un contorno fresco e rimineralizzante che contrasta la stanchezza e le infezioni tipiche di marzo. In più, grazie al suo elevato contenuto di fibre, il cavolo Pak Choy ripulisce l’intestino, regolarizza la peristalsi e vince la stitichezza.
Un efficace tonico per la pelle grassa si ottiene frullando un’infusione raffreddata di foglie di menta, timo, prezzemolo e salvia, con due fusti di Pak Choy, foglie comprese, sei cucchiai di acqua di amamelide e un cucchiaio di succo di limone: una volta filtrato, il tonico si applica sera e mattina su fronte, naso e mento, dove c’è una maggiore concentrazione di sebo. Si conserva in frigo, in un flacone di vetro scuro.