Le allergie sono sempre più diffuse: sapere come e perchè si scatenano aiuta ad affrontarle nel modo corretto
Negli ultimi decenni, la percentuale di popolazione colpita da una manifestazione allergica è aumentata esponenzialmente, arrivando a sfiorare, nei bambini e negli adolescenti, punte del 25% - un boom di allergie tale da farle considerare oggi una vera e propria malattia sociale. Nessuna tra le numerose teorie avanzate per spiegare le cause di questo fenomeno ha saputo fornire una risposta definitiva, anche se non c'è dubbio che l'inquinamento, la sofisticazione dei cibi, l'abuso di farmaci e la proliferazione di sostanze chimiche più o meno tossiche nell'ambiente siano largamente coinvolti nel problema.
Resta il fatto che l'allergia è una risposta anomala del sistema immunitario all'ambiente ed è quindi nella relazione tra l'uomo e il suo ambiente che va cercata la risposta al problema, una relazione che non comprende solo aspetti fisico-chimici ma anche aspetti psico-emotivi. Ma che cos'è l'allergia?
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Per proteggersi dalle aggressioni del mondo esterno, il nostro organismo ha a disposizione un sistema di difese articolate, messe in campo da una complessa rete di cellule, mediatori chimici, tessuti, organi, presenti in ogni distretto corporeo. Una rete nota come sistemaimmunitario. Dal punto di vista operativo, il sistema immunitario, funziona come una sorta di "pattuglia militare circolante" composta da anticorpi specializzati, incaricata di sorvegliare il territorio e proteggerlo da pericolose intrusioni. Qualunque sostanza penetri nel corpo viene agganciata dal sistema, indagata, fotografata e messa in memoria.
Se la ritiene pericolosa, il sistema parte all'attacco con un fuoco di sbarramento - l'infiammazione - che ha il compito di bloccare provvisoriamente l'intruso. Intanto mette in cantiere una batteria di armi studiate su misura per lui - gli anticorpi specifici - che poi rimangono in circolo: quando l'intruso si ripresenterà, verrà subito riconosciuto e distrutto dalle armi già pronte. Questo sistema di difesa si chiama immunitàacquisita e ci evita di ricadere sempre nelle stesse malattie. In alcuni casi però il sistema sembra andare in confusione, e parte all'attacco di sostanze del tutto inoffensive, come il polline o il pelo del nostro micio, col risultato di sconquassare il campo di battaglia, cioè l'organismo stesso. Un comportamento anomalo che si chiama allergia, dal greco allos (diverso) ergos (reazione).
L'arsenale del sistema immunitario comprende anticorpi di vario tipo, tra cui:
Alcune persone nascono con una predisposizione ereditaria all'allergia, perché il loro sangue contiene un numero di immunoglobine E più alto della norma: è il cosiddetto terreno atopico. Ma il terreno non basta a spiegare l'allergia perché non tutte le persone "atopiche" diventano allergiche, mentre chiunque può sviluppare improvvisamente una reazione allergica, a qualsiasi età e senza precedenti familiari. In assenza di terreno atopico le allergie possono essere innescate dall'esposizione intensa e continuata a sostanze che l'organismo è in grado di metabolizzare solo in piccola quantità, come nelle allergie professionali.
Più spesso sono legate all'abuso di farmaci, che danneggiano il fegato e le cellule immunitarie delle mucose gastroenteriche, a fumo, inquinanti volatili di vario tipo. Talvolta però l'allergia può essere la conseguenza del vivere in un contesto emotivo-affettivo che minaccia di soffocare l'identità della persona. In questi casi il sistema immunitario, che dell'identità psicosomatica è il garante, chiude le porte all'invasione delle "tossine relazionali" scatenando una crisi asmatica.
Quando l'organismo si è sensibilizzato ad uno specifico allergene, nel sangue circolano immunoglobine E studiate su misura per la sostanza incriminata. Non appena il soggetto incontra di nuovo l'allergene, l'immunoglobulina dà fuoco alle polveri innescando i mastociti, vere e proprie "bombe" farcite di varie sostanze infiammatorie, che esplodono scaricando l'istamina contro l'allergene. L'istamina dilata i capillari, arrossa e riempie di ponfi la pelle, congestiona le mucose aumentandone le secrezioni. Da qui l'abbondante lacrimazione degli occhi e il muco che intasa le vie respiratorie.
I sintomi si presentano subito dopo l'esposizione all'allergene e secondo la localizzazione dell'infiammazione, traducendosi in asma bronchiale, rinite allergica, dermatiti, orticaria, fino ad arrivare allo shock anafilattico nelle allergie alimentari gravi o in quelle causate da sostanze chimiche e veleni animali.
Per contrastare i sintomi allergici in genere le persone usano assumere antistaminici di sintesi come automedicazione, ma questi farmaci non hanno nessuna capacità di risolvere o prevenire la reazione allergica. Inoltre, soprattutto quelli di prima generazione - possono avere pesanti effetti collaterali. L'istamina peraltro non è l'unica sostanza coinvolta nella risposta allergica: ce ne sono altre, responsabili dei sintomi più gravi come le crisi d'asma e lo shock anafilattico, sulle quali l'antistaminico non ha alcun effetto e che possono essere gestite solo con un trattamento medico mirato.
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La medicina naturale offre una vasta gamma di rimedi mirati e privi di effetti collaterali, utili sia per la prevenzione che per tenere sotto controllo i fenomeni allergici più comuni, tra cui l'oligoterapia, che può essere un valido aiuto per chi soffre di allergia ai pollini. La prevenzione va iniziata un mese prima dell'arrivo dei pollini responsabili dell'infiammazione, assumendo tre oligoterapici a giorni alterni:
Tra le erbe possiamo scegliere l'estratto fluido di Rosa Canina - ricchissimo di vitamina C e flavonoidi dalle proprietà astringenti, antinfiammatorie e antistaminiche - utile anche nelle allergie alimentari per modulare le difese, sfiammare l’intestino e favorire l’eliminazione delle tossine. Se ne assumono 30 gocce in poca acqua tre o quattro volte al giorno, per due mesi.
Ottimo come preventivo è anche il macerato glicerico di Ribes Nero, un'erba antinfiammatoria dall'azione simil-cortisonica paragonabile a quella dei farmaci di sintesi ma totalmente priva di tossicità, che la rende il miglior rimedio naturale delle allergie respiratorie, e nelle pollinosi in genere. Se ne assumono 50 gocce una o due volte al giorno diluite in poca acqua, iniziando almeno un mese prima e proseguendo per 4 mesi.
L’omeopatia propone dei "vaccini" contro le allergie da polline, preparati con estratti ultra diluiti dei pollini responsabili dell’allergia. Questi vaccini possono essere preparati direttamente dall'omeopata, ma in commercio si trovano anche quelli già pronti a base di un mix di pollini specifico per le diverse famiglie di piante allergizzanti. In entrambi i casi si assumono 2/3 volte la settimana per due mesi, da dicembre a gennaio.
Per chi soffre di allergie respiratorie la stagione dei pollini è un vero incubo: naso e gola prudono e si gonfiano mentre un rivolo d'acqua chiara comincia a scorrere dalle narici, irritando la pelle tutto intorno, segno caratteristico del raffreddore allergico che lo distingue facilmente da quello virale. La congestione delle mucose produce una sensazione di ostruzione costante, il naso tappato impedisce di dormire, la bocca brucia, la testa duole, il palato pizzica, gli occhi si infiammano e lacrimano: un vero tormento che può protrarsi per mesi, perché la stagione dei pollini decolla presto e finisce tardi.
In Italia si comincia con gli alberi: il nocciolo, l'olmo, il salice, il pioppo che fioriscono nell'ordine da febbraio a marzo.
Da marzo ad aprile è la volta del frassino, della quercia, del platano, mentre nelle regioni mediterranee sono i cipressi, i frassini e i platani le piante che creano maggiori problemi.
Subito dopo gli alberi, tra maggio e luglio, si liberano i pollini delle graminacee, di cui fanno parte i cereali: grano segale, mais, avena etc.
La stagione si conclude con le erbe come il tarassaco, l'ambrosia, l'ortica, il trifoglio, che pollinizzano tra luglio e ottobre o novembre secondo il clima.
I rimedi più efficaci contro la pollinosi comprendono, oltre al Ribes Nero di cui abbiamo detto poco sopra, due rimedi omeopatici da scegliere in base alla sintomatologia prevalente:
Gli allergeni volatili come il polline o i peli animali penetrano nell'organismo attraverso le vie respiratorie e viaggiano fino a raggiungere i bronchi, scatenando una reazione immediata: la parete bronchiale si contrae in uno spasmo difensivo, bloccando all'interno l'aria contenuta nei polmoni. Lo sforzo per espellerla produce un sibilo caratteristico, causato dal passaggio dell'aria attraverso i canali bronchiali serrati. È la crisi asmatica. Una crisi importante richiede un immediato trattamento medico, nei casi meno gravi possiamo ricorrere a Ribes Nigrum, 50 gocce di macerato glicerico la mattina in poca acqua, più la tintura madre di Ammi visnaga, 15 gocce, 3 volte al dì o al bisogno, indicato nel trattamento dell’asma bronchiale e della bronchite asmatica.
Tra i rimedi omeopatici sceglieremo Poumon-histamine, specifico dell'asma allergico, a cui andrà associato, in base ai sintomi: Arsenicum album nelle crisi d'asma che compaiono tra l'una e le tre del mattino, con alternanza di dermatosi e asma. Natrum sulphuricum negli violenti attacchi tra le quattro e le cinque del mattino, con espettorazione copiosa. Tutti i rimedi vanno assunti alla 15CH: 5 granuli, anche ogni 10 minuti, diradando le somministrazioni in base al miglioramento.